Ciò che non mi uccide mi fortifica
È proprio vero che ciò che "non mi uccide mi rende più forte?" Scopri la realtà dietro questa frase detta dal filosofo Frederich Nietzsche.
Questa è una delle frasi più famose del grande filosofo Friedrich Nietzsche nel suo libro "Ecce Homo. Come si diventa ciò che si è", che ha avuto tra i suoi estimatori anche Sigmund Freud, il quale esortò i suoi colleghi a vedere la profonda e sconvolgente lucidità di una persona che ha cercato di reinterpretare la sua vita. Noi siamo nati e programmati per resistere ad una serie di eventi, disgrazie e disavventure grazie alla capacità di sopravvivenza.
Perché ciò che non mi uccide mi rende più forte?
Non solo: siamo anche in grado di evolvere e arricchirci proprio partendo da quelle esperienze negative che ci avevano buttato così in basso ma che, con le adeguate risorse, possono ristrutturare e rendere ancora più efficiente il nostro funzionamento.
Se è vero che certe ferite non si rimargineranno mai completamente, qualunque trauma, se non vissuto passivamente come punizione o negazione della felicità, può rappresentare, nel suo accadere repentino e imprevedibile, un'occasione di realizzazione superiore, al pari della condizione del cigno che si è sviluppato a partire dal brutto anatroccolo della nota favola di Andersen (Cyrulnik, 2002)
E' quindi una reinterpretazione della nostra vita alla luce dei nuovi strumenti acquisiti al superamento di momenti particolarmente difficili. Questa capacità, è quella che in psicologia si definisce resilienza, ossia la capacità di far fronte in maniera positiva a eventi traumatici, di riorganizzare positivamente la propria vita dinanzi alle difficoltà, di ricostruirsi restando sensibili alle opportunità positive che la vita offre, senza alienare la propria identità.
Sono persone resilienti quelle che, immerse in circostanze avverse, riescono, nonostante tutto e talvolta contro ogni previsione, a fronteggiare efficacemente le contrarietà, a dare nuovo slancio alla propria esistenza e perfino a raggiungere mete importanti.
È possibile allenare "questo muscolo"?
Perchè sì, è come un muscolo che deve essere messo sotto sforzo, anche con delle micro lacerazioni, che servono a rendere sempre più efficace e reattiva questa abilità cognitiva. Ci sono strategie e tecniche che possono permettere alle persone di migliorare questa capacità e affrontare gli ostacoli in modo più sicuro: una di queste è il porre la nostra attenzione sul quì ed ora e sentirsi responsabili delle proprie azioni.
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