Ma è vero che in amore gli opposti si attraggono?

I detti nascondono sempre una certa saggezza storica e popolare, ma è proprio vero che gli opposti si attraggono? O le nostre relazioni sono in realtà con persone simili a noi?

21 APR 2021 · Tempo di lettura: min.
Ma è vero che in amore gli opposti si attraggono?

 Il detto completo recita gli opposti si attraggono ma i simili si amano. È proprio vero? Ricerchiamo nella persona che ci attrae ciò che non conosciamo o quello che ci suona famigliare? Alla base dell’attrazione ci possono essere tante motivazioni, tra cui messaggi di chimica e estetica, ma anche motivazioni legate a pattern comportamentali appresi e familiari che possono influenzare le nostre scelte e poi ovviamente la nostra personalità. Alcuni studi di psicologia hanno cercato di analizzare più da vicino i tratti caratteriali di alcune coppie o in generale gli schemi romantici di alcune persone per riuscire a definire meglio quali sono i tratti che più ci attraggono nelle persone.

Quali sono le affinità elettive che permettono a una coppia di stare insieme?


Molti studi psicologici hanno cercato di studiare quali sono le caratteristiche che attraggono le persone e se tali caratteristiche sono condivise da entrambi o tendono a differenziarsi. In particolare:

  • uno studio dell’Università di Stanford ha messo in evidenza come le persone tendono a sentirsi attratte da persone fisicamente uguali a loro. Lo studio, realizzato da 517 volontari che hanno analizzato diverse foto scattate negli anni di diverse coppie, ha messo in evidenza come l’attrazione e la chimica scatti con persone che ci assomigliano fisicamente (anche se poi negli anni questa somiglianza può attenuarsi. Sembra pertanto che i tratti somatici, le caratteristiche genetiche o meno comuni possono essere un motivo in più per scegliere il partner.
  • Sempre all’Università di Stanford è stato realizzato un altro studio per verificare il fatto che le persone simili, più che gli opposti si attraggano, sottolineando come in ambito psicologico sia stato evidente come si sia attratti dalle persone simili, ma gli studi fino ad oggi non sembravano confermare questa tesi. Pertanto hanno cercato un’altra metodologia per poter rafforzare la loro tesi: invece di somministrare un questionario a una quantità di volontari (che potrebbe rispondere in maniera soggettiva e in maniera contestuale) hanno cercato di analizzare tutti i big data dei social newtork, in particolare di Facebook, per poter analizzare i like, i commenti, le opinioni di alcuni utenti per delineare la loro personalità. Studiare le impronte digitali lasciate dalla persona, permette di avere dati più veritieri dal momento che la persona si comporta in una maniera più naturale (al contrario di quando accade quando vengono studiate come volontari, poiché potrebbero modificare i loro comportamenti). Da questo studio realizzato su un campione molto ampio di persone, il team di Stanford ha dedotto che, nonostante esistano casi in cui le persone sono attratte da opposti, nella maggior parte dei casi le persone tendono a interagire con altre persone simili a loro.
  • Altre ricerche hanno invece concentrato l’attenzione su come in alcuni casi la scelta tra opposti e simili dipenda da caratteristiche della personalità. In particolare sono stati studiati alcuni tipi di complementarietà che vengono scelti dalle persone a discapito della somiglianza: controllo (sottomissione vs dominanza) e affiliazione (persone fredde scelgono persone fredde, mentre persone più aperte e calorose scelgono persone più aperte e calorose). Secondo tale teoria tutte le persone tendono a scegliere persone con caratteristiche positive in generale, mentre si cercherebbero persone simili a noi dal punto di vista dell’affiliazione ma opposte a noi da un punto di vista del controllo. Tutti gli studi realizzati in questo senso hanno dato risultati contradditori, ma hanno messo in evidenza come in realtà queste dinamiche di complementarietà siano importanti nella comunicazioni e nelle interazioni, mostrando come più che le caratteristiche generali della personalità è importante come questi tratti vengono espressi, sia nelle questioni positive che negative. Ovvero in generale non è importante la complementarietà ma la comunicazione e una soddisfacente interazione che lascia spazio alla positività.

i  simili sono destinati a  stare  insieme

I simili sono destinati a stare insieme

In generale possiamo dire che gli studi tendono a mettere in risalto che le persone simili siano destinate in qualche modo a stare insieme, soprattutto quando queste somiglianze riguardano non solo caratteristica caratteriali, ma anche grado di istruzione, disponibilità economica e apparenza fisica. Normalmente siamo attratti da ciò che è familiare e conosciamo e per questo l’attrazione è strettamente connessa con la similitudine e il provare interesse verso un ‘altra persona. Se già l’attrazione si basa sull’affinità, anche le relazioni di coppia normalmente tenderanno ad realizzarsi tra persone che sono più simili tra di loro. Ma allora perché molto spesso si sente dire che gli opposti si attraggono?

Questo succede perché nonostante ci si senta attratti da persone simili, non si è mai davvero uguali in tutto e per tutto e con il tempo i conflitti possono convergere proprio su quelle differenze che caratterizzano la coppia.

Un altro punto da sottolineare è il fatto che nel tempo le coppie possono assumere ruoli complementari sulle caratteristiche simili: per esempio se entrambi i partner si sentono divertenti, ma uno si sente un po’ più divertente dell’altro, quest'ultimo assumerà il ruolo del divertente della coppia, mentre l’altro quello di “serio” della coppia. In questo modo è la coppia stessa che si definisce nella complementarietà e nella differenziazione per non creare conflitti su comportamenti troppo simili. La complementarietà pertanto sembra essere un caratteristiche che si sviluppa all’interno della coppia e non tanto qualcosa da cui siamo attratti.

L’idea che l’introverso sia attratto dall’estroverso o il contrario ovvero che le persone cerchino nell’altro una base solida per le proprie debolezze non sembra assolutamente verificata. Anzi normalmente veniamo attratti dalle persone (e normalmente ricadiamo sempre nello stesso tipo di partner e schemi comportamentali come vedremo meglio in seguito) per questi motivi:

  • ci attrae chi ci assomiglia: o meglio ci attrae persone che hanno atteggiamenti o caratteristiche famigliari, quindi o che assomigliano a noi o al nostro stile di vita o che magari ci ricordano qualcuno molto vicino a noi come per esempio un genitore.
  • La comunicazione: la comunicazione è una fonte di attrazione importantissima. Come hanno sottolineato alcuni studi che abbiamo citato non sono tanto le caratteristiche delle persone ad attrarci ma la comunicazione e l’interazione che abbiamo con loro, con la prevalenza di attrazione verso atteggiamenti positivi. Anche la seduzione in sé inoltre è una forma di comunicazione.
  • Le persone estroverse attirano di più delle persone introverse in termini generali, proprio perché puntano di più sulla comunicazione e sull’assertività (punti fondamentali nell’attrazione).
  • Siamo attratti da aspetti estetici, odori e caratteristiche sensibili che fanno vibrare i nostri gusti (e sensi). E come potrebbe essere il contrario?

Gli opposti si attraggono ma i simili si amano?

Ma se i simili si amano e danno vita a rapporti duraturi, è possibile che invece l’attrazione e la passione siano alla base della conquista tra opposti? In realtà potrebbe essere che gli opposti si attraggano più a livello di infatuazione che a livello di storia duratura, proprio perché potremmo essere attratti dalla novità e da qualcosa di sconosciuto (quindi qualcosa estraneo a i nostri modelli comportamentali, estetici, relazionali, etc.).

Anche se in realtà gli studi sembrano dimostrare che l’attrazione arrivi da almeno da canoni di familiarità o gusto simili… ma niente sembra essere certo! E probabilmente molto dipende anche dalla nostra predisposizione momentanea verso qualcosa di nuovo o meno.

siamo troppo diversi

Siamo troppo diversi?

Se per caso vi state chiedendo se siete troppo diversi per stare insieme, la risposta non è necessariamente si. Per prima cosa è importante capire se davvero siate così diversi. Le similitudini tra le coppie non sempre si vedono a prima vista, perché appunto è la coppia stessa che cerca complementarietà per arrivare a un accordo e spesso non si è cosciente delle caratteristiche simili perché magari coinvolgono diversi aspetti della nostra vita di cui non siamo completamente coscienti.

Quindi per prima cosa, provate ad analizzare quali sono i punti forti della coppia, quali sono i motivi che vi tengono insieme, e se queste differenze sono davvero così tante come pensate.

E in secondo luogo, le differenze possono essere superate attraverso la comunicazione, il rispetto e l’accettazione dell’altro per quello che è.

Le differenze possono rappresentare anche un punto di forza per la coppia e non necessariamente una rottura.

In ogni caso, all’inizio di una relazione è importante capire e conoscere chi ci troviamo di fronte, anche per sapere se lo stile di vita, i valori, gli obiettivi, etc sono compatibili con ciò che pensa l’altro e fino a che punto ci piacciono, e se ci sono delle differenze, fino a che punto siamo disposte ad accettarle.

persone che si  amano e attrazione

Schemi comportamentali, di attaccamento e attrazione

Normalmente, come abbiamo visto, sembra che gli studi tendano a confermare il fatto che siamo attratti e ci innamoriamo da persone molte simili a noi. In realtà oltre a questa definizione esistono anche dei motivi per i quali ci sentiamo attratti da determinate persone e non da altre, e che vanno al di là delle somiglianze o delle differenze, ma che hanno a che vedere con gli stili di attaccamento derivanti dai nostri genitori, dal nostro bagaglio esperienziale che abbiamo accumulato nelle relazioni precedenti e dai pattern comportamentali che abbiamo appreso.

Così per esempio le persone che hanno vissuto un rapporto sereno e sicuro con i proprio genitori (attaccamento sicuro) tenderanno ad avere relazioni solide, basate sul rispetto e sull’amicizia e sul essere sé stessi. Coloro che hanno avuto un rapporto complicato e con mancanze di diverse tipo (attaccamento evitante) tenderanno ad avere rapporti più superficiali e daranno più spazio ad altre sfere della vita. Mentre coloro che non hanno ricevuto le cure e l’amore adeguato da parte dei genitori (attaccamento ansioso), tenderanno a vivere relazioni dipendenti e passionali e non necessariamente di lunga durata.

Anche i pattern comportamentali acquisiti nelle relazioni precedenti, soprattutto se caratterizzati da comportamenti tossici, possono farci cadere sempre nello stesso tipo di relazione con lo stesso tipo di persona. Per esempio nel complesso di cenerentola si crea una sorta di schema nel quale uno dei due partner si aspetta di essere salvato dall’altro creando un modello di controllo e dipendenza affettiva che può continuare a ripetersi se non si riesce a uscire da questo schema comportamentale romantico.

L’attrazione è pertanto determinata in termini generali da similitudini, ma possono rientrare altre variabili nel contesto che ci possono fare scegliere un partner piuttosto che un altro.

Cos’è importante in una relazione

Per concludere solo una piccola riflessione su quello che è importante nella coppia. Dall’analisi fatta finora, sempre emergere che siamo attratti da persone più simili a noi e che in realtà le differenze tendono a delinearsi come qualcosa di marginale rispetto ai punti forti della coppia. Poi, non essendoci comunque risposte definitive, può anche essere che molte persone si sentano attratte da persone con caratteristiche opposte a loro e che queste coppie poi funzionino.

In ogni caso ciò che è importante risaltare è che all’interno della coppia ci deve essere comunicazione, possibilmente assertiva e di supporto, rispetto e amore. La coppia è l’insieme di due individui separati che decidono di percorrere un percorso insieme, per crescere, condividere degli obiettivi, amarsi e supportarsi. Le differenze e le similitudini in questo percorso potranno fungere entrambe da motore di crescita o di scontro, ma l’importante è che queste due persone trovino la maniera di andare avanti con rispetto e amore. 

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Bibliografia

  • Matthew D. Johnson- Great Myths of Intimate Relationships: Dating, Sex, and Marriage
  • https://psycnet.apa.org/record/1965-12050-001
  • https://www.nature.com/articles/s41598-020-73971-8
  • https://www.psychologytoday.com/us/blog/close-encounters/201502/do-opposites-attract-it-depends-how-they-interact
  • https://www.gsb.stanford.edu/insights/turns-out-opposites-dont-attract-after-all

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Commenti 1
  • Ivan Claudio Genovese

    scusate se ve lo faccio notare, ma in alcune parti del testo ci sono degli errori di distrazione

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