Le Credenze di Base: idee distorte su noi stessi e gli altri

Le credenze di base, sono delle idee di fondo o delle filosofie di vita profondamente radicati in noi all’interno di schemi mentali più vasti.

29 OTT 2014 · Tempo di lettura: min.
Le Credenze di Base: idee distorte su noi stessi e gli altri
Le credenze di base, sono delle idee di fondo o delle filosofie di vita profondamente radicati in noi all’interno di schemi mentali più vasti, che ci portano a vivere o a vedere la vita in maniera univoca o seguendo un’unica direzione.

Affermazioni tipo: “sono fatto così” “sono un mediocre” “il mondo è cattivo” “faccio schifo” “sono un fallimento” “nessuno mi ama” “rimarrò solo” “sono un incapace” “c’è qualcosa in me che non và”, “sono inferiore”, ecc. Potrei elencarne un’infinità.

In realtà, non sono quasi mai vere. Si tratta di distorsione di pensiero, spesso frutto di esperienze negative (spesso infantili) generalizzate. Queste idee apprese su noi stessi, gli altri o il mondo, danno vita ad una visione globalistica e negativa dell’intera esistenza, il tutto avviene in maniera automatica, si ricorda e si dà peso solo all’aspetto negativo e non a tutto ciò che di positivo ci accade.

La vita viene vissuta attraverso un filtro, lasciamo entrare solo le cose che confermano l’idea negativa che abbiamo di noi stessi.

Si crede a quell’idea negativa, risulta scontata, ovvia, come lo è il colore dei nostri occhi o la nostra altezza, sono fatto così, sono sbagliato non posso farci niente.

Non è vero, è sbagliato!

Molto spesso non si ricorda l’origine della credenza, a volte invece, ha un origine ben precisa in qualche esperienza negativa vissuta in infanzia o in adolescenza. Ciò che accade poi, è una sorta di automatismo, in seguito all’evento nasce una nuova idea che gli dà significato ma questa è distorta, viene generalizzata all’intera persona e al mondo e decontestualizzata dalla situazione specifica.

E’ importante perciò identificarle, interrompere l’automatismo e la generalizzazione, una persona che afferma: “sono cattiva” oppure: “mi odio” “non valgo nulla” “sono la delusione dei miei genitori” non dice mai una cosa vera, sta semplicemente interpretando tante situazioni diverse come se fossero la stessa, sta cioè generalizzando, in maniera pessimistica oltretutto.

Se poi, si scopre che quella credenza è vera, cioè che realmente si è cattivi, incapaci, non amabili o difettosi, si può sempre provare a cambiare, se stessi, il proprio mondo e i propri comportamenti.

E’ leggermente più difficile ma non impossibile.

 

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Scritto da

Studio Genesis, Dott. Lupo e coll.

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