L’auto-sabotaggio: Quando siamo noi a impedirci di raggiungere i nostri obiettivi

L'auto-sabotatore interno è una parte di noi che ci impedisce di raggiungere ciò che desideriamo. Conoscerla è essenziale per stanarla e combatterla

4 MAG 2023 · Tempo di lettura: min.
L’auto-sabotaggio: Quando siamo noi a impedirci di raggiungere i nostri obiettivi

La personalità di ogni individuo di noi è composta da parti diverse, che non sempre si trovano in accordo fra loro. Queste parti possono non desirare le stesse cose, e dentro la personalità di un unico individuo può scatenarsi una guerra civile.

Una parte della nostra personalità può non volere quello che un'altra parte invece desidera fortemente, in questo caso la ostacolerà in ogni maniera possibile. Vi è mai capitato di aver fallito più volte, nel raggiungere un obiettivo che vi sembrava di desiderare molto? Di aver trascorso anni a lavorare per raggiungerlo, senza però aver compiuto mai un passo significativo in quella direzione?

Molte persone in casi come questi danno colpa alla sfortuna, al caso avverso, o ad altri fattori esterni a sé. Se la persona si convince di essere perseguitata dalla sfortuna o di non meritarsi ciò che desidera, diventa difficile spezzare il circolo vizioso dell'auto-sabotaggio.

Lo scopo dell'auto-sabotaggio è preservare la vostra integrità personale e la vostra autostima. La parte "sabotatrice" di una personalità si è formata negli anni dell'infanzia e vuole preservare i valori e le convinzioni di quando eravate bambini. A questa parte non interessa permettere alla persona di vivere nel modo più piacevole possibile, ma rimanere identica a se stessa. "Il sabotatore è un idealista radicale che impedisce determinati progetti perché la loro realizzazione rischia di minare le vostre convinzioni interiori" (Muthing, p.20). Il sabotatore è quindi il custode della vostra identità.

Come è possibile non accorgerci del nostro sabotatore interno?

Nel nostro cervello, sono presenti diversi meccanismi che ci impediscono di riconoscere gli autosabotaggi. Uno di questi è l'esternalizzazione. Esternalizzare significa cercare la giustificazione di un certo evento non in noi stessi, ma negli altri. Questo meccanismo di difesa si verifica perché vedere attaccata l'immagine di noi stessi è così doloroso per noi che cerchiamo in tutti i modi di non farlo. Cerchiamo di limitare i pensieri e le immagini sgradevoli trovando motivazioni al fatto di non essere stati bravi come credevamo. Ci convinciamo che i responsabili sono una situazione esterna, i nostri colleghi, i nostro partner, chiunque non si sia comportato come "avrebbe dovuto" affinché il nostro obiettivo andasse a termine. La difesa dell'esternalizzazione scatta in maniera istintuale, automatica. La sua funzione è quella di farci governare in maniera consapevole il dolore e di permetterci di conservare stima di noi stessi.

Come è possibile non accorgerci del nostro sabotatore interno?

Un altro meccanismo atto a mantenere il nostro autosabotatore interno è perseverare sulla strada che già abbiamo intrapreso pur di non riconoscere di aver commesso uno sbaglio. Un piccolo esempio di questo meccanismo può verificarsi in una discussione con gli amici: se abbiamo affermato più volte cosa ne pensiamo di un certo argomento, le opinioni divergenti dalla nostra avranno poca forza di cambiare la nostra idea. Potremmo arrivare a sostenere un argomento in cui non crediamo veramente, solo perché abbiamo speso tempo a difenderlo. Pur di non rinnegare le scelte di vita già prese, l'auto-sabotatore interno potrà tenerci in strade che non vanno più bene per noi.

Esistono molti tipi di sabotatori interiori: ci sono quelli che creano un ostacolo al successo, quelli che rovinano le relazioni, quelli ancora che ci fanno perseguire in comportamenti poco salutari per noi, come alcool o fumo.

Riconoscere di avere in noi una parte distruttiva, che ci ostacola, non è sufficiente a cambiare strada e fare ciò che è meglio per noi. Per gestire le nostre resistenze interiori è utile farci un'immagine mentale di esse. Gli esercizi di visualizzazione sono importanti in questi casi. Uno di questi, consiste nell'immaginarvi i vostri processi mentali come persone in carne ed ossa, sedute di fronte a voi, e iniziare a parlarci. Dare forma ai nostri processi inconsci li rende comprensibili, e questo ci permette di conoscerli meglio e di venire a patti con loro.

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Scritto da

Giada Finucci

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Bibliografia

  • Muthing, M. (2020) Il piccolo sabotatore dentro di noi. Come stanarlo e farselo amico, Feltrinelli.

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