Perché sogniamo? 7 ragioni

Nel terzo millennio D.C i re della Mesopotamia interpretavano i loro sogni su delle tavolette di cera. Mille anni dopo, gli egiziani avrebbero scritto un libro dei sogni in cui venivano elen

2 DIC 2020 · Tempo di lettura: min.
Perché sogniamo? 7 ragioni

Perché sogniamo ?

Nel terzo millennio D.C i re della Mesopotamia interpretavano i loro sogni su delle tavolette di cera. Mille anni dopo, gli egiziani avrebbero scritto un libro dei sogni in cui venivano elencati migliaia di sogni comuni e il loro relativo significato.

Ancora oggi, ci chiediamo perché sogniamo. Molte ricerche sono state fatte con supporto di tecnologie avanzate ma le risposte alle nostre domande non sono ancora state date, tuttavia, vigono teorie interessanti a riguardo.

1) Sogniamo per appagare i nostri bisogni

Inutile dire che parlare di sogni, nel gergo comune, rimanda facilmente al padre della Psicoanalisi Sigmund Freud. Secondo il noto medico austriaco, sogniamo per appagare i nostri bisogni. Dunque, se è vero che i nostri sogni, inclusi i nostri incubi, sono una sorta di raccolta di immagini della nostra quotidianità cosciente, è anche vero che questi ultimi hanno un significato simbolico collegato all'appagamento dei desideri del nostro subconscio.

Freud avrebbe ipotizzato che ogni cosa che ricordiamo, una volta svegli, dei nostri sogni, costituisce una rappresentazione simbolica dei nostri pensieri inconsci, dei nostri desideri, dei nostri impulsi. Freud credeva che analizzando gli elementi che ricordiamo dei nostri sogni potesse essere possibile rivelare il contenuto inconscio del sogno alla nostra coscienza e al contempo i problemi psicologici derivati dalla sua repressione potessero essere elaborati e risolti.

2) Sogniamo per ricordare

Pare che dormire sia funzionale al fine di migliorare la performance in alcuni compiti mentali, ma sognare durante il sonno costituisce un ulteriore vantaggio per favorire il consolidamento delle tracce mnestiche.

Da una ricerca del 2010, si è evinto che i soggetti miglioravano la performance nel percorrere un labirinto virtuale 3D se schiacciavano un pisolino in cui sognavano di percorrere il labirinto prima di eseguire il compito per la seconda volta. La prestazione migliorava ben dieci volte di più rispetto ai soggetti che avevano solo pensato al percorso del labirinto senza schiacciare un pisolino tra le varie prove e rispetto a coloro che pur avendo dormito, non avevano sognato il labirinto. I ricercatori ipotizzano che alcuni processi di memoria si verificano soltanto quando dormiamo e ipotizzano che i sogni siano degli indicatori che tali processi sono attivi.

3) Sogniamo per dimenticare

Ci sono almeno 10 trilioni di connessioni neurali all'interno della nostra architettura cerebrale. Tali connessioni si formano a partire da quello che pensiamo e quello che facciamo. Secondo la teoria neurobiologica del sogno sviluppata nel 1983, chiamata apprendimento inverso, mentre dormiamo e in particolare durante la fase REM, la nostra neocorteccia revisiona le connessioni neurali eliminando quelle inutilizzate. Senza questo taglio, che si verifica nel sogno, il nostro cervello potrebbe finire sovraccaricato da connessioni inutili lasciando che pensieri improduttivi intralcino il normale processo di pensiero.

4) Sogniamo per mantenere il nostro cervello in attività

La teoria dell'attività continua del sogno sostiene che i sogni sono il risultato della necessità costante del cervello di consolidare e creare nuove memorie a lungo termine per funzionare adeguatamente. Quando dormiamo, il nostro cervello attiva automaticamente la generazione di informazioni dagli archivi di memoria, che a noi vengono mostrate sotto forma di pensieri e stati emotivi che viviamo nei sogni. In poche parole, i sogni sono una sorta di screensaver che il cervello fa partire quando dormiamo in modo da non spegnersi del tutto.

5) Sogniamo per poter esercitarci

I sogni a contenuto minaccioso e spaventoso sono abbastanza comuni nel nostro repertorio onirico.

La primitive instinct-rehearsal theory sostiene che il contenuto di un sogno è funzionale al suo scopo. Che si tratti di una fuga spaventosa da un orso nei boschi, o di una lotta con un esperto di arti marziali, i sogni ci consentono di mettere in pratica la nostra reazione istintiva di attacco-fuga nelle situazioni di pericolo, per essere pronti a riutilizzarla qualora ci servisse nella vita reale.

Non si deve per forza trattare soltanto di stimoli minacciosi, ad esempio fare un sogno erotico, può in qualche modo mettere in pratica i nostri istinti sessuali.

6) Sogniamo per guarire

I neurotrasmettitori dello stress risultano molto meno attivi durante la fase REM del sonno, anche se stiamo sognando esperienze traumatiche. Per questo motivo, è stato ipotizzato che uno degli scopi del sogno è proprio abbassare lo stress collegato all'esperienze dolorose, consentendo il processo di guarigione.

Rivivere eventi traumatici all'interno del sogno con una soglia ridotta di stress permette una prospettiva più chiara e aumenta la possibilità di integrare la memoria traumatica all'interno di un processo narrativo coerente in maniera funzionale. Soggetti affetti da disturbi dell'umore e da disturbo post-traumatico da stress fanno fatica a dormire, questo ha fatto ipotizzare che la mancanza del sogno potrebbe essere un fattore che contribuisce al mantenimento della loro sintomatologia.

7) Sogniamo per risolvere problemi

Essendo svincolati dalla realtà e dalle regole convenzionali della logica, nel mondo onirico si possono creare infiniti scenari plausibili per aiutarci nella risoluzione dei problemi e accedere a soluzioni a cui non penseremmo da svegli.

John Steinbeck lo ha definito il "Consiglio del Sonno", e la ricerca ha dimostrato l'efficacia del sogno sul processo di problem-solving. Non a caso, si dice che la migliore soluzione ad un problema, a volte, è dormirci sopra.

Queste sono le teorie più note sui sogni. Con l'incremento della tecnologia è sempre più facile accedere a nuove informazioni sul funzionamento del nostro cervello. È possibile che un giorno saremo in grado di fornire le risposte assolute ai nostri quesiti sul perché sogniamo.

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Scritto da

Dott.ssa Maria Teresa Caputo

La dott.ssa è Psicologa e Psicoterapeuta ad indirizzo Cognitivo-Comportamentale, iscritta all'ordine degli Psicologi della Regione Campania. Svolge la professione privatamente occupandosi di disturbi d’ansia, depressione, disturbo ossessivo compulsivo, lutto nell’ età evolutiva e nell’età adulta.

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Bibliografia

  • Crick, F. & Mitchison, G. The function of dream sleep. Nature 304, 111–114 (1983).
  • Freud, S. A Metapsychological Supplement to the Theory of Dreams. (1915)
  • Sopp, M. R., Brueckner, A. H. , Schäfer, S. K. , Lass-Hennemann, J. , & Michael, T. (2019). REM theta activity predicts re-experiencing symptoms after exposure to a traumatic film. Sleep Medicine , 54, 142–152.
  • Wamsley, E.J., Tucker, M., Payne, J.D., Benavides, J.A. & Stickgold, R. Dreaming of a learning task is associated with enhanced sleep-dependent memory consolidation. Curr. Biol. 20, 850–855 (2010).

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Commenti 1
  • Giancarlo Gattesco

    La parte di noi che genera i sogni è quella forza che ci permette di respirare mentre dormiamo, che ci fa pulsare il cuore o che ci fa guarire se ci procuriamo una ferita e quindi è quella volontà di vita che consente al corpo di svolgere tutte le sue funzioni autonome, si tratta della stessa energia vitale che vuole che il corpo del neonato si sviluppi fino a diventare adulto e poter procreare, è una forza istintiva che ha questo scopo e alla quale non possiamo dare ordini, in quanto non ubbidisce al nostra volontà. Questo istinto di sopravvivenza di cui è dotato il nostro corpo possiede molta energia quando siamo giovani e può urlare forte la sua sofferenza attraverso gli incubi, oppure attraverso patologie psicosomatiche o sindromi varie che, infatti, sono molto frequenti tra gli adolescenti. La componente vegetativa dell'essere umano è dotata di un'intelligenza consapevole e autonoma che ha la necessità di farci pervenire un messaggio per lei vitale, ma che avvenga attraverso il sogno o la realtà per lei non fa differenza, perché non possedendo la mente per lei esiste solo il tempo presente, per cui non può prevedere il risultato della propria attività. L'istinto di sopravvivenza, che è presente in ogni singola cellula del corpo, ha soltanto uno scopo che è quello di mantenerci in vita e quindi il disagio che ci dimostra in sogno è dovuto al fatto che invecchiamo e che poi la vita finisce. La morte è un accadimento che noi diamo per scontato, ma per il nostro istinto di sopravvivenza non è affatto un evento ineluttabile e i sogni hanno proprio lo scopo di informarci di questa realtà e vogliono metterci al corrente di questo anche se siamo ancora molto giovani e questo perché inconsapevolmente attraverso l'attività mentale produciamo un'energia che danneggia una parte energetica di noi stessi determinando l'invecchiamento del corpo. Quando nasciamo non possediamo la capacità di pensare, eppure sopravviviamo poppando il latte materno guidati dall'istinto e quando abbiamo bisogno di nutrimento per crescere è lo stesso istinto che ci fa piangere, perché così saremo accuditi, come fanno tutti i mammiferi, ma anche l'uccellino che spalanca il becco per essere imbeccato. L'attività mentale non è connaturata all'essere umano e durante il sonno il corpo assume il noto Respiro Circolare attraverso il quale cerca di depurarsi dall'energia pensiero/tempo che abbiamo prodotto durante il giorno. I pensieri infatti, essendo rivolti al ricordo di situazioni passate o proiettati nel futuro, producono l'energia-tempo che inquina una parte del nostro essere che non possiamo vedere ma che fa parte integrante dell'istinto di conservazione di cui è dotato il corpo e cioè l'Aura. Dell'importanza dell'aura e dei suoi riflessi sulla salute dell'uomo ci vogliono testimoniare tutti i miti, i simboli, i racconti biblici o i detti popolari legati al numero “sette” essendo l'aura composta da sette corpi sottili, cioè sette intelligenze fuse in una. L'aura è una vera e propria intelligenza consapevole di sé la cui energia viene destabilizzata dall'energia mentale che possiede una minore frequenza vibratoria. Purtroppo l'attività depurativa del sonno non è sufficiente e i sogni angoscianti, ma anche quelli che non lo sono, vogliono trasmetterci tutta la pena dell'aura per non riuscire a contrastare la continua emissione di energia mentale, infatti l'aura, per difendersi, cerca di ingabbiare l'energia mentale avvolgendola con la propria, ma questo lavoro la costringe a sacrificare parte di se stessa. I sogni molto comuni nei quali non riusciamo a raggiungere uno scopo o a compiere una qualche azione, come per esempio quello di non riuscire a guidare l'automobile (si sogna anche da adolescenti), di non poter superare l'esame di maturità o di non riuscire a telefonare, non sono altro che il riflesso del sentimento provato dall'aura che si trova nella frustrante situazione di dover arginare l'energia mentale che la inquinerebbe pur rinunciando irrimediabilmente a parte della propria energia. Il sogno di vedere la propria madre morta è uno dei più comuni perché l'energia istintiva di solito rappresenta se stessa sotto le sembianze di nostra madre, ma i sogni si riferiscono spesso direttamente all'aura, che in essi trova diversi paragoni, per esempio può essere paragonata all'acqua del mare, oppure ai capelli, essendo formata da filamenti invisibili, ma il suo paragone più ricorrente è ovviamente con l'abbigliamento, infatti tra i sogni che certamente tutti hanno fatto c'è quello di trovarsi poco vestiti o scalzi in un determinato contesto più o meno imbarazzati per questa situazione. Altro sogno molto comune legato all'abbigliamento è quello di vestire una divisa o di vedere personaggi che la indossano, questi sogni vorrebbero farci comprendere gli effetti subiti dall'aura che perde la propria capacità vibratoria per la presenza di energia mentale la quale, essendo più grezza, ne determina lo scadimento della flessuosità, cioè ne provoca un irrigidimento che viene simboleggiato dall'idea di ingessatura data dall'uniforme. A questo punto è facile comprendere che il sogno di essere anoressiche si riferisce allo “smagrimento” dell'aura che riduce il suo irraggiamento, un sogno che non trovando il destinatario pronto a ricevere il messaggio può somatizzarsi nel disperato tentativo che venga ascoltato, ma dando così anche origine ad una patologia piuttosto frequente nelle giovani donne. La sola terapia, sia per prevenire che per curare, consiste del prendersi cura del proprio onirico, ovviamente la meditazione, intesa come capacità di vivere con maggiore consapevolezza il momento presente, agirebbe in sinergia per una più pronta guarigione. Questi semplici accorgimenti sono ovviamente validi come cura per tutte le patologie psichiche in quanto la somatizzazione del messaggio onirico è all'origine di tutti i disturbi psicosomatici o psichici, come per esempio nella depressione post parto, infatti un sogno molto comune è quello di essere mamme, magari di bambini non desiderati o di partorire in situazioni irreali e anche in questo caso è facile capire che il bambino del sogno corrisponde alla presenza di energia inquinante alla quale noi stessi abbiamo dato vita e, come purtroppo sappiamo da fatti di cronaca, la forza istintiva può a dare l'impressione alla madre che potrebbe liberarsi dal suo stato di depressione liberandosi dal proprio bambino. L'essere umano viene purtroppo ancora considerato come una macchina biologica a disposizione del cervello, ma come sappiamo il primo organo che si forma nel feto è il cuore, inoltre, che nell'uomo vi sia una componente consapevole, ma che non è quella mentale, è scientificamente comprovato dalla parola latina “animus” che, avendo la stessa radice della parola “animal” cioè animale, ne vuole descrivere le caratteristiche comuni, che sono quelle di un'intelligenza consapevole, ma istintiva, in quanto vive solo nel presente non avendo la capacità di pensiero. Per l'anima lo scopo della nascita è quello di incarnarsi in un corpo che le consenta di dare vita a interscambi energetici con anime incarnate nel sesso opposto; l'attrazione che un uomo sente verso una donna, e viceversa, proviene da questa necessità dell'anima di cui il corpo è la parte visibile e l'aura quella invisibile, ma per poterlo fare il corpo deve rimanere giovane altrimenti perde la propria energia, invecchia e poi muore costringendo l'anima a doversi reincarnare. Mantenerci perennemente giovani e sani è una realtà che si potrà avverare solo quando saremo in grado di seguire la guida di un'intelligenza alla quale non siamo più connessi da quando abbiamo sviluppato la capacità di pensiero e la cui esistenza non potremmo mai percepire fintantoché non abbandoneremo la mente, è l'istinto della natura, lo stesso che guida la tartaruga che appena nata sbuca dalla sabbia e corre verso il mare, è una Coscienza Universale che non conosce i confini del tempo né dello spazio, è quell'energia che permette al seme di germogliare, è la forza vitale legante di tutti i processi del vivente nei Regni della natura, si trova in terra, in cielo e in ogni luogo, è al di fuori ma al contempo anche dentro di noi, è quella che ci guida quando nasciamo, prima che assaggiamo il frutto del bene e del male, cioè il giudizio che deriva dal pensiero... solo allora potremmo riscoprire il paradiso, quello terrestre, l'unico esistente. Giancarlo Gattesco

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