Il Disturbo Ossessivo Compulsivo da Relazione

Questo disturbo riduce notevolmente la qualità della vita non solo della persona che ne soffre ma anche della coppia.

14 GIU 2016 · Ultima modifica: 4 SET 2019 · Tempo di lettura: min.
Il Disturbo Ossessivo Compulsivo da Relazione

Quando in una coppia l'ansia e lo stress legati alla relazione diventano eccessivi potremmo essere di fronte al cosiddetto Disturbo Ossessivo Compulsivo da Relazione.

Durante una relazione di coppia, è naturale che la storia sia caratterizzata da alti e bassi. Incertezze, paure e ansie possono marcare alcuni periodi. Questo disagio si può avvertire soprattutto in alcune fasi di assestamento della coppia. Tuttavia, se questi sentimenti sono all'ordine del giorno e diventano eccessivi, è possibile che uno dei due partner soffra di Disturbo Ossessivo Compulsivo da Relazione.

Cosa s'intende per disturbo ossessivo compulsivo?

In generale, si manifesta attraverso un'ossessione legata a un determinato aspetto della vita. A sua volta, questo disagio si rivela attraverso delle "compulsioni", ossia dei comportamenti sistematici che il soggetto utilizza per neutralizzare l'ossessione. Gli eventi scatenanti del disturbo sono molteplici e possono riguardare anche le relazioni affettive, ad esempio il rapporto con i genitori o con i propri figli. Negli ultimi anni, gli studi si sono focalizzati specialmente sulle relazioni di coppia.

Cosa succede quando il disturbo riguarda la coppia?

Solitamente, non bisogna confondere ansie e preoccupazioni legate al rapporto di coppia con una patologia. Tuttavia, se queste emozioni riescono a sovrastare la relazione, probabilmente si è in presenza di un DOC da relazione.

Questo disturbo si può sviluppare attraverso pensieri intrusivi centrati sulla relazione (relationship-centered) o centrati sul partner (partner-focused).

  1. Nel primo caso, l'ossessione si concentra sulla relazione in sé e sui sentimenti verso l'altra persona (Sono innamorato/a? È la relazione giusta per me? Lui/lei mi ama davvero?).
  2. Nel secondo caso, invece, le ossessioni prendono di mira l'aspetto fisico, morale o intellettivo del partner. In alcuni soggetti, l'ossessione può riguardare sia il partner che la relazione nel suo insieme. Questi pensieri intrusivi hanno come conseguenza quella di abbassare notevolmente la qualità della vita non solo della persona che ne soffre ma anche della coppia.

Per poter neutralizzare le fissazioni, esattamente come nel caso del disturbo ossessivo compulsivo più in generale, il soggetto mette in atto i già citati comportamenti sistematici o compulsioni che possono essere di diverso tipo. In alcuni casi, ad esempio, si tende ad analizzare costantemente i propri sentimenti e lo stato di salute della relazione; in altri, si compara continuamente il proprio rapporto con quello di altre coppie. Le compulsioni hanno conseguenze su tutti gli aspetti della vita del soggetto che le mette in atto. Anche il partner, inoltre, subisce pressioni continue per alleviare i sintomi causati dalle ossessioni del compagno.

La terapia

Solo un terapeuta può riconoscere la presenza del disturbo. Nonostante ciò, spesso, è di difficile individuazione perché si accompagna e si confonde con altri problemi psicologici come la depressione o gli attacchi di panico. Innanzitutto, è necessario impostare un percorso psicoeducazionale che permetta al paziente di comprendere il disturbo e le conseguenze che scatena a livello personale e relazionale. Solo in questo modo sarà possibile sradicare alcuni schemi mentali che mantengono vive le ossessioni.

Può essere necessario, inoltre, potenziare l'autostima e le capacità comunicative per evitare la paura dell'abbandono e migliorare la capacità di risoluzione dei conflitti. Se il terapeuta lo ritiene opportuno, infine, può essere utile intraprendere una terapia di coppia per aiutare il soggetto a ridurre i sintomi e per evitare che i due partner si danneggino reciprocamente.

Se vuoi ricevere maggiori informazioni sul tema, puoi consultare il nostro elenco di professionisti esperti in disturbo ossessivo compulsivo.

Si prenda in considerazione il fatto che quanto scritto è frutto dell'esperienza clinica, non ha una valenza statistica.

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Scritto da

Dott. Matteo Agostini

Sono il Dott. Matteo Agostini, laureato in Scienze Psicologiche Applicate e con Laurea Magistrale in Psicologia Clinica. Ho acquisito competenze nell’ambito della psicologia clinica, della neuropsicologia clinica, e della psico-sessuologia. Sono Tutor per bambini e ragazzi con ADHD/DSA presso il CCNP San Paolo di Roma e consulente sessuale e nutrizionale.

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Commenti 1
  • Rosaria Busiello

    Mio marito sono 4 anni che ha questo disturbo convincendosi addirittura che io lo tradisco attraverso i social ero esausta ma lo amo molto ed oggi ho scoperto che mi tradiva da 2 anni sconvolgendomi la vita e se le sconvolta anche lui perché a capito che io lo amavo e che aveva fatto una cavolata ma adesso siamo un po in crisi e lui soffre ancora di questa patologia cosa posso fare? aiutami

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