Come affrontare il bullismo?

Il potere dei bulli si nutre della fragilità e della sottomissione delle vittime.

9 MAR 2018 · Ultima modifica: 12 AGO 2021 · Tempo di lettura: min.
Come affrontare il bullismo?

Cos’è il bullismo

Per capire come difendersi dai bulli il primo passo è quello di capire cos’è il bullismo e come mai vengono messe in atto tali pratiche. Secondo gli autori americani Sharp e Smith, il bullismo si definisce come un’azione che non ha altro scopo se non fare del male e che può essere prolungata nell’arco temporale per diversi giorni o settimane o mesi.

La vittima che subisce tale violenza normalmente non è in grado di difendersi e subisce queste azioni in maniera inerme. Alla base di tale azione da parte del bullo normalmente vi è un desiderio di predominanza e potere che viene messo in atto con la violenza e l’intimidazione.

Esistono diversi tipi di bullismo e diverse forme e manifestazioni in cui si presenta ma tutte possiedono tali caratteristiche:

  • Intenzionalità: il bullismo non accade per caso, come abbiamo già accennato è un atto intenzionale e che mira a danneggiare l’altro.
  • La persistenza: il bullismo raramente è un atto isolato ma tende a durare nel tempo
  • Disuguaglianza: il bullismo implica una disuguaglianza tra bullo e vittima: il bullo normalmente è più forte della vittima, per età, fisicità o a livello sociale, mentre la vittima normalmente è più debole rispetto ai suoi pari.
  • Isolamento: la vittima normalmente viene isolata e non riceve sostegno dagli altri e pertanto si sente abbandonata. Allo stesso modo normalmente non riesce a chiedere aiuto per paura di ripicche e vendette.
  • Mina profondamente l’autostima della vittima: il bullismo mina l’autostima della vittima e se protratto nel tempo può portare anche problemi psicologici.

Il bullismo è un problema che esiste in vari ambiti, come quello lavorativo o femminile, ma viene studiato sopratutto il bullismo relativo all’ambiente scolastico, essendo appunto l’adolescenza una fase molto delicata di crescita e dove il bullismo può provocare forti danni.

caratteristiche del bullismo

I miti sul bullismo

Esistono alcuni miti sui quali è giusto spendere due parole per approfondire meglio il fenomeno del bullismo e non cadere  in luoghi comuni:

  • la psicologia del bullo: come vedremo meglio in seguito, il bullo non è sempre una persona ansiosa o con degli antecedenti traumatici.  Spesso è una persona con un’autostima molto alta e che vede nella reiterazione della violenza e della prevaricazione una maniera di avere successo e acquisire ulteriore potere, questo non vuol dire che sia anche una persona forte, in realtà mostra particolari debolezze.
  • Il bullismo è sempre esistito: nonostante il bullismo sia sempre esistito, non si può pensare che tale comportamento rientri nello sviluppo normale di crescita delle persone e che si debba affrontare. Eliminare i comportamenti volti solo a danneggiare gli altri e insegnare il rispetto ai bambini è fondamentale, se non si vuole crescere con l’idea che la violenza e la prevaricazione sugli altri siano giusti.
  • Difendersi da soli: collegato al punto precedente rientra l’idea che la vittima debba imparare a difendersi da sola. Il bullismo non è una prova di vita, ma un atto dannoso. È pertanto importante che i ragazzi si sentano protetti e che imparino a chiedere aiuto.
  • Il bullismo non è un fenomeno che riguarda le comunità più complicate come le periferie delle grandi città o le zone degradate. È un comportamento presente in tutte le classi sociali.
  • I bulli vanno evitati. Ovviamente è sempre meglio evitare certe compagnie, ma se vediamo che dei compagni vengono bullizzati, potrebbe essere importante chiedere aiuto.

Tipi di bullismo

Come abbiamo accennato esistono alcune caratteristiche comuni a tutte le forme di bullismo, come per esempio l’atto deliberato volto a nuocere l’altro e la durata nel tempo, ma esistono tipi di bullismo diverso sia per le modalità che per le vittime. In particolare per quanto riguarda la modalità esistono 3 tipi di bullismo:


Diretto verbale: questo tipo di bullismo si basa su offese, minacce, insulti e azioni violente verbali verso l’altro

Diretto fisico: questo tipo di bullismo riguarda invece la violenza fisica diretta, come prendere a pugni o a calci

Indiretto: Il bullismo indiretto è più difficile da identificare perché gli atteggiamenti volti a danneggiare l’altro sono meno evidenti e riguardano soprattuto situazioni volte all’isolamento, alla denigrazione e all’esclusione dal circolo sociale della vittima.

All’interno di questa schematizzazione si inseriscono anche altre forme di bullismo. In particolare:


Bullismo relazionale: che si basa sul fatto di isolare la vittima, attraverso l’attività di diffondere voci maligne

Bullismo sessuale: azioni aggressive che coinvolgono la sessualità della vittima, dalle molestia alla violenza.

Bullismo discriminatorio: il bullo cerca di isolare la vittima puntando sul fatto che non risponda ad alcuni canoni per lui intesi come accettabili (dall’orientamento sessuale al genere, dalla provenienza geografica o famigliare, etc)

In questo senso possiamo riconoscere che gli attori del bullismo non sono solo i bulli e le vittime, ma esistono anche gli spettatori che sono coloro che non intervengono direttamente alle violenze ma vi assistono o ne sono a conoscenza: il loro comportamento può aiutare a frenare o a far continuare l’atto del bullismo.

Il bullismo inoltre è un fenomeno tipico della scuola e dell’adolescenza, però può esistere anche in tutte quelle istituzioni in cui ci si ritrova in gruppo per lunghi periodi di tempo: quindi si può parlare di bullismo nello sport, nel lavoro o anche nei confronti di alcune fasce della popolazione come per esempio il bullismo femminile o discriminatorio. Esistono anche diversi tipi di bullismo per quanto riguarda il mezzo n cui viene perpetrato: Ultimamente è molto comune parlare di cyberbullismo che si realizza online e implica la diffamazione della vittima attraverso la rete, diffondendo informazioni false, calunnie, immagini private o altri dati che potrebbero danneggiare la persona.

tipi di bullismo

Episodi di bullismo

Episodi ed esempi di bullismo sono collegati ai diversi mezzi e modalità in cui viene perpetrato. Normalmente nel caso del bullismo scolastico vengono perpetrati durante l’orario scolastico, all’interno della scuola o nel tragitto casa/scuola e possono riguardare attacchi indiretti o diretti fisici e verbali e vengono perpetrati normalmente da compagni di scuola.

Alcuni esempi di bullismo più diffuso, riguardano offese e parolacce, commenti sull’aspetto fisico o sul modo di parlare o sul contesto familiare e sociale dal quale si proviene. A volte queste offese possono sfociare nella vera e propria diffamazione, diffondendo notizie che tengono a mortificare la vittima.


Il bullismo diretto fisico invece, avviene normalmente quando educatori e professori non possono vedere, quindi o negli spogliatoi, nei bagni o nel tragitto casa-scuola e può arrivare a violenza fisica vera e propria con spintoni, calci e pugni.

Mentre per quanto riguarda il cyberbullismo può coinvolgere qualsiasi fascia orari e qualsiasi utente online proveniente da qualsiasi parte del mondo.

Esempi di cyberbullismo riguardano per esempio il caso del revenge porn: ovvero la diffusione di video o foto intime della vittima. Ma potrebbero anche essere messaggi diffamatori inviati ai contatti delle vittime. È fondamentale riconoscere il bullismo e il cyberbullismo e chiedere aiuto.

Riconoscere il bullismo: alcuni segnali

Se siamo genitori non sempre è facile riconoscere se nostro figlio sia stato vittima di bullismo. Perché il bambino o l’adolescente si senta libero di chiedere aiuto, è fondamentale che si senta libero di esprimersi e pertanto è importante lavorare sulla comunicazione fin da piccoli.

Parlare della scuola e capire i comportamenti del bambino e del ragazzo, può essere un buon primo approccio a questa dinamica. Se per esempio il ragazzo tendesse a isolarsi o a cercare delle scuse per non andar a scuola o a fare sport, potrebbe essere un segnale che qualcosa non va.

Il primo passo per riconoscere e combattere il bullismo è far capire ai ragazzi che non sono da soli e che i genitori saranno sempre dalla loro parte. In secondo luogo è importante parlare anche con educatori e professori, una volta che il problema è venuto alla luce perché possano monitorare l’ambiente scolastico.

come difendersi dal bullismo

Come difendersi dal bullismo?

Come affrontare il bullismo?

"Da sempre il bullismo condanna l'elemento che è portatore di una differenza non intendendo la diversità come risorsa, ma come elemento da stigmatizzare e di cui ribadire l'estraneità al comune bisogno di normalità e normalizzazione", Alberto Pellai.

Il tema del bullismo, pur essendo un fenomeno sempre presente, sta acquistando sempre più visibilità dentro e fuori dalle scuole. Con questo termine si indica quell'insieme di comportamenti aggressivi (fisici e/o verbali) ripetuti nel tempo nei confronti di un'altra persona. Questo fenomeno si basa sullo squilibrio di potere fra un bullo e la sua vittima. Il bullismo non esiste solamente all'interno delle scuole ma colpisce anche gli adulti, sul posto di lavoro o anche all'interno del nucleo familiare.

Sono sempre di più i programmi scolastici che cercano di ridurre questo fenomeno. Non dimentichiamo anche le stesse vittime possono fare qualcosa per arginare il bullismo e sconfiggerlo.

Il bullismo in psicologia: Perché il bullo si comporta così

Ma proviamo ad analizzare quale può essere il contesto psicologico un cui si sviluppa il bullismo e perché il bullo si comporta così.

Abbiamo già accennato che il bullismo non è una questione di ceto sociale e non è sempre legata a un vissuto familiare traumatico, ma sì che affonda le sua basi nell’educazione familiare.

Per anni si è infatti ritenuto che i bulli arrivassero da un contesto di violenza familiare o trascuratezza, con problemi di autostima e un’aggressività molto alta, ma ultimamente è stato riconosciuto anche un altro tipo di profilo psicologico del bullo.

Questo tipo di profilo psicologico rappresenta un ragazzo dalle ottime capacità sociali, che riesce a far colpo anche sui professori e sugli adulti, grazie al suo carisma. Sono persone dominanti, con una buona autostima, che vogliono avere successo ed essere leader, spingendo gli altri coetanei verso il fondo di una scala gerarchica dettata dal contesto sociale.

Questi tipi di bulli sono più difficili da identificare proprio perché, grazie alle loro capacità sociali sono in grado di cambiare atteggiamento o di mostrare il lato che preferiscono a seconda della situazione in cui si ritrovano.

come affrontare un bullo

Alcuni consigli per affrontare un bullo

Ecco alcuni consigli per riuscire a reagire e a stroncare questi atteggiamenti fin dall'inizio.

Non avere paura, sii sicuro

Non esiste un profilo specifico del bullo. Nonostante ciò, si tratta di una persona che si sente potente e riconosciuta dagli altri attraverso l'utilizzo dell'aggressività e la sottomissione di altri individui. Si tratta, dunque, di una maniera di attirare l'attenzione, soprattutto se, a loro volta, gli aggressori sono stati vittime di violenza o di fallimenti. Il potere dei bulli, quindi, si nutre della fragilità e della sottomissione delle vittime.

Invece di permettere che mettano a repentaglio la tua sicurezza, mostrati sicuro senza rispondere in maniera altrettanto aggressiva. Utilizza il linguaggio non verbale anche per dimostrare che sei sereno e tranquillo.

Comunica in maniera diretta

Per mostrarti sicuro di te stesso, devi saperlo comunicare anche al bullo. Per questo, essere assertivi e non aggressivi è la migliore arma che hai a disposizione. Non c'è bisogno di sfidare il bullo, soprattutto fisicamente: è preferibile combattere nel campo della comunicazione. Rispondere agli insulti e alle minacce dell'aggressore con freddezza e senza accogliere la sfida è il miglior modo per "smontare" la sua aggressività.

Non affrontare il bullo da solo

Nella maggior parte dei casi, il potere del bullo proviene anche dalla sua alleanza con altre persone del gruppo che, per mancanza di empatia o per la diffusione della responsabilità, tendono a non intervenire a favore della vittima o, addirittura, partecipano direttamente alla sua sottomissione. Cerca di creare una rete di alleanze con i tuoi amici, con i tuoi colleghi o anche con professori, se sei uno studente. In questo modo, spezzerai il circolo di omertà e il bullo si sentirà meno protetto.

Non aspettare

Tutti questi consigli devono essere messi in atto fin da subito per spezzare il potere del bullo o si rischierà che le cose peggiorino. L'aggressione dev'essere subito spenta sul nascere altrimenti assumerai, in poco tempo, il ruolo di vittima. Ovviamente, non tutte le situazioni possono essere affrontate da soli o solamente con l'appoggio dei propri amici. Nel caso in cui il bullo diventi pericoloso è indispensabile rivolgersi direttamente ai responsabili della scuola o alle forze dell'ordine.

Se vuoi ricevere maggiori informazioni sul tema, puoi consultare il nostro elenco di professionisti esperti in bullismo.

Bullismo tra adulti

Ma quando il bullismo si verifica tra gli adulti come fare?


In età adulta il bullismo può esistere ancora anche se viene denominato con altri termini e rientra in quelle sfere dove la pressione sociale è più forte per esempio sul lavoro, nello sport o in amore.

Il problema del bullismo in età adulta è che è normalmente più cattivo, subdolo e meno palese: i bulli adulti sono coscienti di quello che fanno e sanno qual è il limite della legalità e pertanto si mantengono sempre sul filo del rasoio, ma con molta più cattiveria. Allo stesso tempo le vittime non sono protette molto spesso dall’ambito famigliare o da altri responsabili, perché si è appunto adulti.

Pertanto il bullismo da adulti può apportare grossi danni e problemi.

Per esempio, è  di qualche anno fa la notizia di un gioco malvagio (pull a pig) che prevedeva di corteggiare una ragazza non troppo avvenente o in sovrappeso, ma al momento dell’incontro darle poi buca o semplicemente sparire con un messaggio per poi deriderla con gli amici. Questo tipo di bullismo femminile è solo un esempio di bullismo per adulti che può portare dolore e danneggiare l’autostima nonostante l’età.

I consigli per superare questo tipo di bullismo sono gli stessi per il bullismo da adolescenti, ma la cosa più importante rimane sempre parlare e chiedere aiuto per avere un supporto sia psicologico che pratico per quello che sta succedendo.

Conseguenze bullismo

Le conseguenze del bullismo possono essere molto gravi, soprattutto per la vittima, ma paradossalmente anche per il bullo.

In particolare per la vittima il bullismo potrebbe causare stress, ansia, paura, problemi di autostima, difficoltà nello studio, problemi relazionali che potrebbero sfociare da un lato in problemi psicopatologici e dall’altro, attraverso la somatizzazione, anche in problemi fisici, come mal di pancia, mal di testa, etc Nei casi più gravi il bullismo ha portato anche a casi di depressione e suicidio.

È fondamentale cercare di individuare il prima possibile i casi di bullismo e fermarli, soprattutto con l’aiuto degli adulti nel caso del bullismo scolastico o cyberbullismo.

Anche il bullo nel lungo periodo potrebbe arrivare a presentare delle conseguenze per il suo atteggiamento, tra cui problemi nella sfera delle relazioni interpersonali, problemi di aggressività, calo del rendimento scolastico e problemi collegati alla sfera della personalità e dell’autostima.

Considerazioni sul bullismo: cosa si può fare?

Dopo queste considerazioni sul bullismo rimane evidente che il primo passo per combattere questa pratica è cercare di comunicarlo e chiedere aiuto. Inoltre è fondamentale che l’educazione nelle famiglie sia diretta al rispetto e al coinvolgimento sociale dell’altro e non alla prevaricazione.

In Italia il bullismo è un reato che può essere pertanto denunciato, ed esistono numeri verdi e siti di supporto per poter parlar o richiede aiuto. 

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Scritto da

Dott. Matteo Agostini

Sono il Dott. Matteo Agostini, laureato in Scienze Psicologiche Applicate e con Laurea Magistrale in Psicologia Clinica. Ho acquisito competenze nell’ambito della psicologia clinica, della neuropsicologia clinica, e della psico-sessuologia. Sono Tutor per bambini e ragazzi con ADHD/DSA presso il CCNP San Paolo di Roma e consulente sessuale e nutrizionale.

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Bibliografia

  • School Bullying: Insights and Perspectives - Sonia Sharp, Peter Smith 
  • https://www.miur.gov.it/bullismo-e-cyberbullismo
  • https://www.healthline.com/health-news/bullying-affects-victims-and-bullies-into-adulthood-022013
  • https://www.healthline.com/health/how-to-stop-bullying

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Commenti 2
  • Katia Palagi

    Continuate ad inviarmi articoli su vari argomenti. Sono interessanti!

  • Francagranito@libero.it

    Trovo l'argomento interessante e attuale!

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