Il bullismo tra i giovani

La cronaca recente ci mostra come questo fenomeno sia purtroppo in aumento.

18 SET 2019 · Tempo di lettura: min.
Il bullismo tra i giovani

Con la parola bullismo definiamo quel comportamento sociale che si manifesta solitamente nel periodo adolescenziale, nel quale singoli individui o gruppi di individui aggrediscono coscientemente dei compagni con l’intenzione di far del male, la violenza perpetrata può essere di tipo fisico o psicologico.

La cronaca recente ci mostra come questo fenomeno sia purtroppo in aumento, e non solo nel contesto scolastico o extra scolastico, casi di bambini picchiati da baby gang, studenti bulli che umiliano i professori,  ma soprattutto nel contesto mediatico. In questo caso è il media stesso che diventa strumento per esercitare il bullismo, escludendo,  umiliando e ferendo  ripetutamente una vittima.

Contesti come Watsh’app e You tube possono diventare vere piazze nelle quali il bullo può esaltare il suo operato, esaltare il proprio potere esibire le proprie gesta, cercando una ulteriore umiliazione per la vittima predestinata.

In questi particolari casi parliamo di cyber bullismo, e la violenza della diffamazione (ripresa video , foto ecc)  ha una velocità    di propagazione e  una ampiezza tale da  poter creare nei casi più gravi  una possibile induzione al suicidio

Ma cosa spinge un ragazzo a fare o meglio a diventare un bullo?

Frequentemente i bulli sono soggetti affettivamente deprivati che vivono ai margini della società e che dalla cultura di provenienza apprendono come l’unica via di riscatto sia quella della supremazia del forte sui deboli, illudendosi così di essere vincenti.  Ma è anche il contesto sociale attuale ad avere una parte di responsabilità’, l’incertezza del futuro,  la mancanza di una sicurezza lavorativa ed economica ,una società fortemente individualista ,indebolita nei valori e litigiosa, diventa terreno fertile per l’emergere di questi fenomeni.

Al bullo manca la possibilità di “mentalizzare” cioè la capacità di capire se stessi e gli altri in termini di emozioni, sentimenti e intenzioni. Solitamente è anche incapace di provare empatia e tende a sottovalutare le sue azioni non percependone  la gravità e non prevedendone le conseguenze future.

A livello più profondo per il bullo la vittima, attaccata con tanta determinazione, rappresenta la parte debole di sé, intollerabile, da umiliare ed eliminare dal mondo per lasciare il posto all’eroe nato dalle sue ceneri.

Quel tipo di eroe che con orgoglio   fa sentire grandi, forti e potenti e che che venisse “postato” riceverebbe purtroppo molti like.

La vostre Psicologa

Federica 

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Scritto da

Dott.ssa Federica Borroni

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