Salve sono un ragazzo di 26 anni, da un po' di tempo dopo essermi laureati ho iniziato ad avere molte paure che mi stanno facendo dormire poco la sera, da 6 ore fino a 2 ore, una di queste e quella di morire, ieri ad esempio ho fatto resistenza a dormire, per paura di non svegliarmi più, io sono un ragazzo che non ha problemi nella vita quotidiana e non ho nessuna patologia, ma ha causa di questi disturbi ho la sensazione che mi sto spegnendo poco a poco, mi sento debole, i miei genitori dicono che e' un seggio di immaturità e dicono che passerà, ma intanto io mi trovo nel terrore, cosa devo fare.
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20 MAG 2024
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Gentile Peppe,
aver paura di qualcosa non è assolutamente una questione di maturità. Ognuno ha una o più paure ed è del tutto normale. La paura è un'emozione che proviamo in quanto esseri umani. Quando però questa ci limita, diventa intensa e frequente e altera il nostro normale modo di funzionare allora è il momento di chiedere aiuto.
Le consiglio di iniziare un percorso per lavorare sulla gestione della sua paura. La invito per un primo colloquio conoscitivo online completamente gratuito in cui ho l'occasione di conoscerla meglio ed eventualmente individuare le aree di lavoro insieme.
Un caro saluto
Dott.ssa Vita
21 MAG 2024
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Buonasera Peppe, essere terrorizzati va oltre la più gestibile paura. Il sintomo ma soprattutto come lo sta vivendo hanno bisogno di essere esplorati ma soprattutto contestualizzati nella sua quotidianità che per quanto normale trova il suo peggior epilogo di notte. Prendersene cura è importante. Si ritagli uno spazio di terapia personale. Un caro saluto e a disposizione anche on line, Maria dr. Zaupa
21 MAG 2024
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Buongiorno,
all'apparenza quello che descrive sembra essere un insieme di ansia e paura che la influenza profondamente.
Consideri di parlare con uno psicologo o uno psicoterapeuta, perchè anche senza una patologia diagnosticata, l'ansia e le paure che descrive possono essere trattate efficacemente con l'aiuto di un professionista. Potrebbe difatti essere aiutato a identificare le cause delle sue paure e vedersi forniti gli strumenti per gestirle al meglio.
Si può difatti ricorrere ad esempio a tecniche di rilassamento, a un maggior riguardo verso l'igiene del sonno e all'attività fisica (diminuzione dei livelli di cortisolo e dell'ansia), ma parlarne con un professionista le darebbe l'opportunità di non farle affrontare tutto questo da solo. Potrebbe così esplorare le sue paure e a esprimere le sue emozioni in modo sicuro.
Ricordi che chiedere aiuto è un segno di forza, non di debolezza. Trovare un professionista con cui parlare può fare una grande differenza nel migliorare la sua qualità di vita e aiutarla a superare queste difficoltà.
21 MAG 2024
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Gentile Peppe,
io credo che sia normale quello che stai vivendo dopo la laurea: il senso di vuoto, il riprogettarsi senza obiettivi e tempi stabiliti, la ricerca e la paura dell'autonomia, l'angoscia di morte per il vuoto che ti sta terrorizzando. Non penso che tu sia immaturo, già che senti il bisogno di un aiuto per comprendere questa nuova fase di vita. Questa nuova fase che è passaggio profondo e spaventoso, a tratti, dalla giovinezza dello "studente" figlio, al voler emanciparti con molte paure, scoprire il mondo con un tuo progetto da definire.
Il consiglio che ti darei è intraprendere in questo momento un percorso terapeutico trattando come primo punto il passaggio dal "pieno" dell'Università al "vuoto", perchè senza paletti del costruirsi un futuro. A partitre dal comprendere questa angoscia, che forse è antica, potrai esplorare le parti fragili di te stesso, più profonde, per poi riconoscere anche la forza che ti darà la spinta per progettarti come uomo sia nel mondo affettivo, sia nelle relazioni sociali, sia professionalmente.
Stai con le tue emozioni, un caro saluto
Dott. Carlo Maria Cananzi
21 MAG 2024
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Salve Peppe
provare paura di fronte alla morte ci rende umani, ci mette di fronte ai nostri limiti, a ciò che non possiamo conoscere.
Tuttavia, come mai questa paura si manifesta proprio ora nella sua vita? Cosa è cambiato o sta cambiando rispetto al passato?
Incontrare la sua paura e accoglierla piuttosto che scacciarla o combatterla, può fargliela vedere da un differente punto di vista. Forse non è possibile eliminare completamente la paura della morte ma si può imparare ad essere più coraggiosi.
Non crede?
21 MAG 2024
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Salve Beppe, i genitori a volte utilizzano delle espressioni che ci danneggiano ma non lo fanno con cattiveria. Sta affrontando un cambiamento e non riesce ad utilizzare le sue risorse al meglio. Le consiglio di farsi aiutare per valorizzare la sua persona e riprogrammare la sua quotidianità e combattere le sue paure. Se volesse provare un percorso su misura per lei mi contatti senza impegno, la saluto.
Marina
20 MAG 2024
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Buongiorno Peppe,
spesso quando si raggiungono obiettivi importanti come la laurea può accadere che si senta il vuoto rispetto al futuro, questo può creare uno stato di allarme e paura. Non penso si tratti di immaturità, ma una paura generalizzata che sarebbe bene approfondire attraverso una psicoterapia per poter esplorare maggiormente il sintomo.
20 MAG 2024
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Buongiorno Peppe,
da quello che leggo lei si è appena laureato e al momento sono insorte tutta una serie di fobie che stanno rendendo le sue giornate molto faticose, tanto da non farla dormire durante la notte e da farle sentire questa sensazione di debolezza.
Lei ha 26 anni e sta intraprendendo la sua vita di giovane adulto, si è laureato e adesso va incontro a un mondo totalmente nuovo, fatto di scelte, compromessi e la gestione di situazioni a volte non chiare.
In questo momento nella vita è fisiologico sentirsi affaticati, dubitare di se stessi e aver paura di quello che ci circonda . Affrontare le difficoltà di questa fase della vita con tutto questo bagaglio di paure, deve essere molto difficile, per questo motivo ritengo che l’aiuto di un professionista potrebbe aiutarla e far luce sulle sue difficoltà ,ad analizzarle e ad affrontarle correttamente.
Rimango a disposizione per ogni dubbio,
un saluto,
dott.ssa Bianchi Eugenia.
20 MAG 2024
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Salve, capisco il suo disagio, mi dispiace. Un buon percorso di psicoterapia la potrebbe aiutare a capire cosa è davvero importante fare per la salute e cosa no, come rimurginare sul futuro ad esempio. Sono a disposizione. Un abbraccio
20 MAG 2024
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Buongiorno Peppe
lei sta attraversando un periodo che comporta, probabilmente, il prendere in esame cosa fare della sua vita, ora che é uscito dalla posizione di studente e se ha già trovato la attività che voleva, forse, questa non la soddisfa appieno. Naturalmente queste sono ipotesi che dovrebbero essere confermate in sede di incontro terapeutico, perciò le prenda come elemento sul quale eventualmente riflettere.
Occorrerebbe sapere quali altre paure la disturbano e vedere, per ognuna di esse, il modo migliore per affrontarle e risolverle.
Non é un segno di immaturità ma anzi una presa di coscienza di se stesso e cosa fare della sua vita. Quali sono i suoi desideri, le ambizioni, le sue urgenze, cosa la fa sentire vivo, cosa ha timore di perdere ecc.. Che responsabilità si sente addosso o aspettative proiettate su di lei da altre persone (tipo i familiari) e che ha timore di non realizzare. Per quanto riguarda la debolezza che sente, ne può parlare con il/la suo/a medico curante,poichè può essere dovuta a qualche mancanza vitaminica o proteica. Per i pensieri intrusivi che non la fanno dormire ne può parlare in sede di terapia, ove può trovare uno spazio che la accoglie e la ascolta, un dialogo che le permette di far emergere la possibilità di affrontare, insieme e non da solo, la questione che presenta.
nel frattempo ,in cui trovare la figura professionale che la segua, si tenga un diario ove scrivere tutto ciò che le passa per la mente o ha affrontato nella giornata. Non importa se ciò che scrive abbia un senso o no, l'atto stesso di scrivere la porterà a scaricare, per una parte, il peso di ciò che vive dentro di lei. Scriva tutte le paure i terrori che la angustiano e ciò che le ho suggerito sopra ,dimodochè queste cose non rimangano solo in testa ma vengano alla luce su carta. Saranno anche un ottima partenza per una terapia, anche breve, psicologica.
Se valuta che le possa essere d'aiuto, mi contatti pure tranquillamente, opero anche online e può chiedere qualunque chiarimento
sul mio modo di lavorare e interagire o quant'altro ritenga necessario
Cordialmente
dott. Giancarlo Mellano
20 MAG 2024
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Buongiorno Peppe,
Bisogna capire da cosa sono scaturite queste paure che lei manifesta. E bisogna anche valutare tanto quando si manifestano e se iniziano a diventare invalidanti per lei e la sua vita.
Le consiglierei un consulto con uno specialista che, analizzando la situazione sia in grado di affrontare il problema con lei e successivamente superarlo.
un saluto
Dott.ssa Martina Romano
20 MAG 2024
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Egr sig Beppe, non credo sia possibile indicarle cosa fare in uno spazio così limitato, avendo a disposizione informazioni generiche. Posso solo invitarla a riflettere sull'inutilita' nel tentare di tenere sotto controllo un evento così naturale e spesso imprevedibile come la morte. Continuare a pensare a ciò che ci fa paura non impedisce che accada. E come lei stesso dice, sente che invece così facendo, si sente spegnere. Viviamo tutti giorno x giorno e affrontiamo le avversità, quando sono reali. Cordialità.
Dr Cristina Vanoli
20 MAG 2024
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Salve Peppe, capisco il suo terrore, è ovviamente una sensazione molto forte e non facile.
Mi chiedo, come mai associa l’esordio di questo pensiero alla sua realizzazione professionale? Potrebbe partire da lì, cercando di scavare cosa ha significato per lei questa laurea, se c’è altro, o se è solo una associazione tempistica. Sicuramente c’è bisogno di un supporto psicologico che la aiuti a intraprendere una ricerca approfondita della causa di questo pensiero ricorrente.
Saluti
20 MAG 2024
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Gentile Peppe, ha pensato a che cosa cosa secondo lei avrebbe scatenato queste paure? Che idea si è fatto a riguardo, al di là di quello che dicono i suoi genitori? Come ha vissuto la laurea e l'entrata "ufficiale" nel mondo del lavoro?
Dal suo racconto, mi sembra di capire che queste paure costituiscano per lei degli ostacoli allo svolgimento di normali attività come dormire, per questo le suggerisco di approfondire la natura e le cause dei suoi sintomi ansiosi con uno specialista al fine di migliorare la sua qualità di vita.
In bocca al lupo, rimango a disposizione
Dott.ssa Francesca Gastaldo
20 MAG 2024
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Buongiorno,
mi dispiace sapere che stai attraversando questo periodo difficile. La paura della morte è un tema complesso e comune, che può emergere in diversi momenti della vita.
La tua difficoltà nel dormire e la sensazione di debolezza sono segnali importanti che il tuo corpo e la tua mente stanno lottando con queste paure. È comprensibile che questa situazione ti faccia sentire vulnerabile e spaventato. Anche se i tuoi genitori interpretano queste paure come un segno di immaturità, è importante riconoscere che le tue preoccupazioni sono valide e reali per te.
Ci sono diverse strategie che possono aiutarti a gestire queste ansie. Una delle prime cose da considerare è parlare con un professionista della salute mentale, come uno psicoterapeuta, che può aiutarti a esplorare le radici delle tue paure e a sviluppare strategie per affrontarle. La terapia cognitivo-comportamentale, ad esempio, è molto efficace nel trattare l'ansia e le paure. Potrebbe anche essere utile stabilire una routine di rilassamento prima di andare a letto, che potrebbe includere tecniche di respirazione, meditazione o lettura di un libro rilassante. Evitare l'uso di dispositivi elettronici almeno un'ora prima di coricarsi può aiutare a migliorare la qualità del sonno.
La sensazione di debolezza e il timore di "spegnerti" possono essere affrontati migliorando la tua igiene del sonno e la tua routine quotidiana. Assicurati di seguire una dieta equilibrata, fare esercizio fisico regolare e trovare attività che ti rilassino e ti diano piacere.
Non esitare a cercare il supporto che meriti. Affrontare le proprie paure è un segno di grande forza e maturità. Resto a tua disposizione per ulteriori chiarimenti o supporto.
20 MAG 2024
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Caro Peppe,
dalle sue parole si evince l'angoscia che prova in questo periodo della sua vita e penso che i sintomi che descrive, vadano certamente approfonditi all'interno di un percorso psicoterapico, dove possa provare a comprenderne il significato e di conseguenza, chiarirsi.
Eventualmente, sono disponibile anche per consulenze on line.
Si prenda cura di se stesso.
Un caro saluto,
Dott.ssa Giada Abbas.