Richiesta bimba 3 mesi

Inviata da Laura · 23 mar 2023 Psicologia infantile

Gentili dottori, ho una bambina di 3 mesi non ancora compiuti che da qualche giorno quando vede la nonna paterna piange, io ho avuto l'impressione che lo faccia per essere presa in braccio da lei, purtroppo a me questo dà fastidio:1) perché io accudisce mia figlia esclusivamente 2) ho avuto altri due bambini che nonostante accuditi solo dà me, preferivano da piccoli la nonna a me. È una donna morbosa ed io ho molto sofferto questa preferenza dei miei bambini per lei, sbaglio io nel rapporto con i miei figli? Grazie della risposta

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Miglior risposta 28 MAR 2023

Cara Laura, grazie per aver condiviso con noi la sua esperienza.
Per prima cosa mi sento di tranquillizzarla sul comportamento della sua bambina: a quell'età è assolutamente normale non aver ancora sviluppato un legame di attaccamento esclusivo e prioritario, questo è ancora in fase di costruzione con lei che è la sua mamma. A pochi mesi di vita i bambini sono molto poco selettivi da questo punto di vista, sicuramente nei prossimi mesi assisterà ad un incremento delle richieste della bimba di essere presa in braccio da lei e a una sua rimostranza nei confronti degli altri e soprattutto degli estranei. Questo è un processo assolutamente normale e fisiologico dello sviluppo.
Per quanto riguarda la difficoltà che ci racconta nei confronti del riuscire a stabilire dei confini e a non subire l'invadenza della nonna paterna, sicuramente questa è una tematica su cui poter lavorare con un supporto psicologico volto ad aumentare la sua assertività e la sua capacità di chiedere e porre dei confini nei suoi confronti.
E' sicuramente bellissimo che i suoi figli possano viversi la nonna e l'affetto che solo un nonno può dare, ma è altrettanto importante che tutto ciò avvenga con la serenità e il permesso della madre e che avvenga, soprattutto, alle condizioni della mamma.
Ricordiamo infatti che il ruolo che lei ha nei confronti dei suoi bimbi è un ruolo che impone una maggiore ristrettezza, più improntato all'educazione oltre che all'affetto e all'amore. Alla mamma tocca un pò il ruolo del cattivo in molte occasioni, a differenza invece di un nonno o una nonna che non devono preoccuparsi di queste cose e possono pensare esclusivamente ad accontentare i nipotini.
Affrontare e comprendere queste tematiche in uno spazio sicuro dove non sentirsi giudicati per i propri pensieri e le proprie preoccupazioni è fondamentale.
Spero di esserle stata di aiuto e rimango a disposizione per qualsiasi cosa, un abbraccio.
Dott.ssa Annalisa Magnaneschi

Dott.ssa Annalisa Magnaneschi Psicologo a Roma

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28 MAR 2023

Cara Laura mi pare di capire che la gelosia nei confronti della nonna ti fa soffrire moltissimo.
Sarebbe utile che tu decidessi di lavorare su te stessa per diventare serena nei confronti della nonna e delle altre persone che ti circondano.
Se decidi che qualcuno possa tenere qualche volta i bambini potresti essere più rilassata e per questo anche preferita dai tuoi bambini poichè essi apprezzerebbero tantissimo il tempo sereno che potresti passare con loro.
Lo so che non è facile cambiare atteggiamento poichè i tuoi tormenti dipendono da qualcosa di profondo che deriva dai tuoi vissuti passati ed è per questo che sarebbe estremante utile che ti facessi aiutare da una/o psicoterapeuta.

Dott.ssa Antolini Lucia Psicologo a Verona

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27 MAR 2023

Ciao Laura
mi sento di dirti subito che non c'è un giusto o sbagliato e che i genitori non sono perfetti, ma se riconoscono delle difficoltà, si può migliorare. I bambini, specialmente da piccoli, hanno mille motivi per piangere, specialmente a 3 mesi perché rappresenta la loro unica forma di comunicazione. Hai descritto una situazione in maniera molto generica e mi piacerebbe capire quali sono i tuoi bisogni, le tue aspettative e che tipologia di vita conduci per poterti supportare in questo momento di difficoltà. Prenditi cura del tuo essere mamma e cerca di creare intorno a te risorse!
Noi professionisti siamo sempre a disposizione
Saluti
Hilary

Dott.ssa Hilary Locorotondo Psicologo a Sarzana

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27 MAR 2023

Buongiorno Laura,
credo che il problema dovrebbe essere visto da due punti differenti.
Il primo è che i suoi figli godono dell'affetto della loro nonna. Questo è una grande opportunità che deve essere ben accolta.
Il secondo punto è che forse esiste un attrito che connota la vostra relazione di suocera/nuora.
Il punto centrale è che nelle nostre relazioni con gli altri ci comportiamo e le viviamo sulla scia di nostri precedenti vissuti relazionali con le nostre figure genitoriali.
A causa di questi meccanismi non siamo così liberi di vedere le cose nel modo più oggettivo, ma le osserviamo con gli occhi delle nostre lenti deformanti.
Ciò può essere molto intralciante nello stabilire cordiali rapporti e può essere fonte di grande sofferenza.
La competizione che lei vive nei confronti della suocera la fa star male e l'ha fatta soffrire anche in passato.
Per superare questo scoglio le consiglio di rivolgersi ad un professionista, che saprà aiutarla.
Sia affidi con fiducia
un augurio
Giordana Milani

Dott.ssa Milani Giordana Psicologo a Biella

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24 MAR 2023

Gentile Laura,
mi sembra di aver risposto ad un'altra sua domanda in piattaforma, ma in questa domanda ha inserito delle ulteriori informazioni, pertanto, ora che ho un quadro della situazione ancora più ricco, credo che il problema non risieda tanto nella reazione della bambina, quanto invece nel rapporto che c'è tra lei e la nonna paterna, alla quale, forse, lei vorrebbe mettere dei paletti per non farle invadere il suo sistema educativo e di cura dei suoi figli.
Pertanto il mio suggerimento è quello di approfondire la questione con il supporto di un professionista, che l'aiuti a delineare i giusti confini, evitando soprattutto che la bambina sia l'oggetto di contesa dei conflitti tra adulti.
Spero di esserle stata utile e resto a sua completa disposizione per un'eventuale consulenza psicologica, anche online.
Un saluto.
Dott.ssa Deborah De Luca

Dott.ssa Deborah De Luca Psicologo a Monterotondo

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24 MAR 2023

Cara Signora, Vorrei sottolineare che il comportamento della sua bambina è del tutto normale e comune nei neonati e nei bambini piccoli. Quando i bambini sono molto piccoli, sviluppano un forte legame con le figure di attaccamento primarie, ovvero coloro che si prendono cura di loro regolarmente, come la madre o il padre. Tuttavia, questo non significa che non possano avere un rapporto positivo e affettuoso con altre figure familiari, come i nonni. È importante ricordare che l'affetto di un bambino non è limitato e non è una risorsa finita. I bambini sono in grado di amare molte persone e di avere relazioni positive con diverse figure familiari. Non dovrebbe essere un problema se la sua bambina vuole stare con la nonna paterna di tanto in tanto. Potrebbe essere una buona occasione per farle conoscere nuove persone e vivere nuove esperienze.
Tuttavia, capisco che la sua esperienza personale abbia influito sulle sue preoccupazioni. È comprensibile che abbia sofferto per la preferenza dei suoi altri figli per la nonna paterna. Tuttavia, è importante distinguere tra il comportamento dei bambini e la nostra reazione emotiva ad esso. Se ci sentiamo feriti o trascurati, potremmo trasmettere questi sentimenti ai nostri figli, il che potrebbe influenzare negativamente la loro relazione con noi e con gli altri membri della famiglia. Quindi, il mio consiglio è di cercare di gestire le sue emozioni e di non trasmetterle alla sua bambina. Cerchi di rimanere aperta e comprensiva verso i legami che sua figlia potrebbe sviluppare con altre persone, senza sentirsi minacciata. Cerchi di apprezzare e valorizzare la sua relazione con sua figlia, che è unica e speciale, e non confrontarla con le relazioni che ha avuto con i suoi altri figli.
In ogni caso, se i suoi sentimenti riguardo alla situazione continuano a preoccuparla, potrebbe essere utile parlare con uno psicologo per esplorare questi problemi in modo più dettagliato e trovare strategie per gestirli in modo più efficace.


Dott.ssa Nicoleta Senni Pop-Span Psicologo a Asti

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24 MAR 2023

Gentile Laura,
il mio consiglio è di non vivere il rapporto con la nonna in maniera competitiva. Si tratta di due ruoli diversi, il suo genitoriale e quindi anche più normativo, quello della nonna più affettivo e trasgressivo. Se comunque questo confronto la fa soffrire, può sempre approfondire il suo ruolo di genitore e la relazione che sta costruendo con i figli, parlandone in privato con uno psicologo. Può essere senz'altro una preziosa occasione per lei.
Rimango a disposizione se ha piacere anche a distanza.

Cordialmente
Serena Costa psicologa dell0infanzia e blogger di Connettiti alla psicologia dei bambini

Dott.ssa Serena Costa Psicologo a Giovo

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