Buongiorno, mia figlia ha 15 e ha fatto richiesta di andare da uno psicologo vista la crisi adolescenziale e la separazione mia e di mio marito da affrontare. Il padre biologico ci ha lasciato quando la bambina aveva 6 anni e non abbiamo più notizie se non che si barcamena tra carcere e comunità.
La domanda è: è obbligatorio il consenso di entrambi i genitori per la presa in carico della ragazza?
Vi ringrazio di cuore per l’attenzione.
Samanta
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25 OTT 2018
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Buongiorno samantha,
Capisco e comprendo l'esigenza ed il bisogno di sua figlia, ma le prestazioni professionali a persone minorenni sono subordinate al consenso di chi esecita la potestà genitoriale o tutela. Quindi a meno che il padre abbia perso la potestà è necessaria la firma.
Tuttavia, il professionista che, in assenza del consenso, giudichi necessario l'intervento, è tenuto ad informare l’Autorità Tutoria dell’instaurarsi della relazione professionale.
Resto a disposizione per eventuali chiarimenti Cordiali saluti
Dott.ssa Alice Noseda
27 OTT 2018
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Si, signora è necessario il consenso dei genitori se entrambi conservano la patria potestà.
Nel caso in cui uno dei due genitori (ha il diritto e dovere di curare il proprio figlio nei suoi bisogni di cura) neghi o sia di difficile reperimento allora può rivolgersi al giudice minorile (tramite un avvocato) che indicherà la strada migliore per rispondere al bisogno del minore.
26 OTT 2018
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Buongiorno Samanta.
Va bene che sua figlia abbia scelto di ricevere un sostegno da parte di un professionista, ma è necessario il consenso firmato da parte di chi ha la tutela della minorenne. Sarà lo stesso specialista a fornirle la relativa documentazione da firmare e consegnare allo stesso. Spero di essere stata chiara.
Dott.ssa Stefania Cantone, Psicologa e psicoterapeuta. Casavatore (NA)
26 OTT 2018
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Buon giorno, si solitamenre è necessaria essendo minorenne vi è il bisogno del consenso dei genitori o di chi ne fa le veci. Non conosco però, la vostra situazione. Mi scusi ma non è chiaro da chi lei si stia separando, luomo di cui parla ha cresciuto la bambina con lei?. La bambina è affidata solo a lei o anche a lui? Perché in questo caso le cose potrebbero essere diverse.
Saluti.
Dott.ssa Barbara De Luca
25 OTT 2018
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Gentile Samantha,
secondo il Codice Deontologico degli Psicologi per prendere in carico un minorenne per un percorso di psicoterapia occorre il consenso di entrambi i genitori o, in mancanza, dell'autorità tutoria.
Ritengo sia da apprezzare il fatto che sia partita dalla ragazza stessa la richiesta di aiuto psicologico quando dovrebbero essere i genitori a preoccuparsi del benessere psicofisico dei figli minorenni.
L'ideale sarebbe una psicoterapia di famiglia ma, se nel suo caso ciò non è possibile, forse potrebbe iniziare un percorso di psicoterapia lei stessa insieme a sua figlia informandosi
su quale procedura legale occorre seguire qualora sua figlia desideri un percorso individuale o questo sia ritenuto necessario dal terapeuta.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
25 OTT 2018
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Buongiorno Samantha,
per lo svolgimento di una consulenza psicologica per minori è indispensabile il consenso di entrambi i genitori, a meno che uno dei genitori non abbia più la potestà e in caso di affido esclusivo. Provi a rivolgersi alla terapeuta che seguirà sua figlia e saprà orientarla sulla gestione del consenso.
Cordialmente,
25 OTT 2018
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Confermo totalmente e senza riserve i consigli della Collega. Diciamo che senza il consenso di un genitore questi potrebbe denunciare lo psicologo. Spesso le madri sono più premurose ed attente, e non di rado ho perso una famiglia per l'opposizione del padre.