Perché mi tratta con sufficienza?
Buongiorno, mi chiamo Sara ho 40 anni e sono una persona abbastanza determinata, con un carattere che molti definiscono “forte” e “polemico”, in realtà io penso di essere molto emotiva, empatica e che, si, mi faccio tante domande e spesso quando qualcosa non mi torna e non risponde con sufficienza ai miei dubbi tendo a snócciolare e a far presente, forse si chiama polemica ma non saprei.
Il dubbio che mi porta a scrivere qui è che vorrei sapere come gestire la sufficienza con la quale, da ormai 25 anni ovvero dalla mia adolescenza, mio fratello adopera su di me. Lui è più grande di 3 anni e mi ha sempre trattata con sufficienza e con aria di superiorità, me ne rendo conto quando cerco di affrontare qualsiasi argomento con lui, dal più banale al più complesso e trovo sempre un muro davanti. Se porto un racconto la sua prima risposta seguita da una risata è sempre : ma sei sicura ? Ma chi te L ha detto? Oppure dove lo hai letto ? Ma cosa stai dicendo ? Se manifesto un dissenso per alcune cose che mi vengono dette o fatte sono esagerata E così via.. io secondo lui ricordo male le cose accadute ho informazioni errate al riguardo oppure ho capito quasi certamente una cosa per un altra. E devo puntualmente portare delle prove concrete per farmi valere oppure lasciar perdere L argomento. Volevo capire perché secondo voi lui ha questo modo di approcciare con me, c è da dire che lo stesso atteggiamento ma più marcato lo usa anche con mia mamma, a lui piace a mio avviso la mia presenza ma silenziosa senza attirare troppo l’attenzione, qualità che ho notato nella personalità di sua moglie che lui infatti adora, Al contrario invece con gli altri è una persona molto cordiale aperta e simpatica. E quando gli faccio presente questa frustrazione che mi trasmette mi dice che stava scherzando o che mi scaldo facilmente e che non so comunicare. Sapreste darmi un consiglio/ parere e perché no avere una soluzione per gestirlo, grazie