Buongiorno a tutti. Ringrazio l'esistenza di questo contatto, seppur minimo, con psicologi e psicoterapeuti, perché ne sento davvero il bisogno... scrivere, prima di confrontarmi de visu, mi aiuta ad aprirmi. Sono una ragazza di 28 anni e da qualche tempo soffro di un malessere psichico ed emotivo che non saprei definire con certezza (non ho mai avuto il coraggio di andare da uno psicologo). Sono sempre stata una persona lunatica, emotiva e molto sensibile, ma ultimamente sono peggiorata moltissimo. L'umore e le emozioni che provo in un dato momento mi condizionano in tutto ciò che intraprendo: amore, amicizie, lavoro, studio. Non riesco ad essere lucida e determinata nel portare a termine, nei tempi stabiliti, compiti e lavori assegnati. Le scadenze, le responsabilità, mi fanno molta paura e mi generano un'ansia tale che ci sono giorni in cui vorrei restare a letto e non fare nulla. L'impegno costante è un'utopia che cerco di raggiungere ma che, puntualmente, non perseguo. Sono pigra sia fisicamente (non facciò più sport, mangio in continuazione) che mentalmente. Ho un fidanzato che mi ama moltissimo e verso il quale, dopo oltre un anno e mezzo, non so ancora cosa provo: amore? stima? affetto? bisogno? Ho la sensazione che tutto ciò che richieda un impegno o il prendere una decisione definitiva mi mandi in crisi. Vi faccio degli esempi: ho cambiato facoltà dopo molti anni perché ero convinta che il mio malessere dipendesse dal fatto che stavo facendo qualcosa che non mi appagava; ora sto facendo una facoltà che mi piace molto di più, o almeno così credevo, ma non mi impegno minimamente per fare gli esami. La sola idea di dover studiare e scervellarmi sui libri per poi affrontare gli esami universitari, mi fa passare la voglia di fare qualsiasi cosa. Ho paura di fallire. La stessa insicurezza si trasmette alla mia relazione: non appena il mio compagno mi chiede di fare dei passi in avanti, di stare di più con lui e la sua famiglia o di passare più tempo con lui, cado nello sconforto e mi spavento al solo pensiero di dover fare tutte queste cose con lui. A volte mi domando perché sto insieme a lui e non so cosa rispondere. Credetemi se vi dico che sto male. Mi sento in colpa verso la mia famiglia e il mio fidanzato e mi ritengo una fallita. Sono sciatta e brutta e non ho la forza né la voglia di cambiare, mi sembra tutto troppo faticoso e troppo irraggiungibile... vorrei tutto in tempi brevi e questa cosa mi fa sentire frustrata. Ho un'età anagrafica che non corrisponde all'età della mia mente, che si sente come se avesse 16 anni. Mi rendo conto di avere un serio problema da risolvere e forse ciò che mi serve è uno sprone per cominciare il cambiamento, anche duro... ma non so davvero quale possa essere. Grazie mille, sfogarmi mi ha procurato un po' di sollievo.
Risposta inviata
A breve convalideremo la tua risposta e la pubblicheremo
C’è stato un errore
Per favore, provaci di nuovo più tardi.
Prenota subito un appuntamento online a 44€
Ricevi assistenza psicologica in meno di 72 ore con professionisti iscritti all’ordine e scegliendo l'orario più adatto alle tue esigenze.
Miglior risposta
2 LUG 2018
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Alma,
da quanto scrive emerge un problema di insicurezza e bassa autostima che produce danni sia dal punto di vista personale che relazionale e professionale.
Dal momento che anche a lei sembra ormai essere chiaro qual'è il suo problema e considerando che lo sfogo online non è sufficiente a risolverlo, non le rimane che rompere gli indugi e rivolgersi ad un bravo psicoterapeuta per intraprendere un percorso di crescita personale.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
2 LUG 2018
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Guarda....sembrerebbe proprio che a monte di tutto ci sia la paura che sbagliare abbia conseguenza terribili. Da qui, la paura di prendere decisioni ed i dubbi continui, con conseguente ansia e depressione. Probabile che abbia avuto almeno un genitore critico e punitivo che abbia ingenerato il tutto. Se ne esce, ma le occorre una psicoterapia
Ti è stata utile?
Grazie per la tua valutazione!
2 LUG 2018
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Alma,
le riporto alcune frasi sue: "vorrei tutto e subito", " L'impegno costante è un'utopia che cerco di raggiungere ma che, puntualmente, non perseguo". Porsi obiettivi che come lei definisce da sé, sono utopici, non giova certo all'auto-giudizio che poi arriverà. Non raggiungere un obiettivo e allora porsene uno ancora più grande (es. non ho passato un esame, ne darò due la prossima volta) non fa altro che innescare un circolo vizioso. Penso che andare per gradi possa essere la strategia vincente (come sempre, non solo nel suo caso). Faccia una lista di ciò che desidera e pianifichi dei sotto obiettivi, dei gradini che possano essere gratificanti anche indipendentemente dal raggiungimento dell'obiettivo finale (dare un esame, correre 10 minuti, mangiare un pochino più sano).
Per quanto riguarda la condizione clinica, non possiamo fare diagnosi perché non abbiamo abbastanza informazioni, e quelle che abbiamo non sono dettagliate come sarebbe necessario; certo è che un po' di endorfine potrebbero giovarle, mangiare meglio, fare un po' di moto, ridere, stare nella natura per qualche minuto al giorno.
Se dovesse perdurare lo stato, non si faccia problemi a contattare uno psicologo/a della sua zona, lo studio psicologico è il luogo adatto per riuscire ad aprirsi. Scelga il professionista che le sembra potrebbe fare di più al caso suo (maschio o femmina, giovane o anziano, l'orientamento che desidera di più) e si butti! Come vede ha trovato sollievo nello scrivere questa mail, ne troverà ancor di più dal vivo.
Cordiali saluti, e in bocca al lupo per il suo futuro,
2 LUG 2018
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentilissima Alma,
le sue parole mostrano tutta la difficoltà e la crisi che sta vivendo. La fatica che sente nel mettersi in moto e incominciare a prendere in mano le redini della sua vita è spiegata molto bene nella sua richiesta.
Credo che la componente positiva nelle sue parole sia la sua ricerca di uno sprone di uno stimolo per mettersi in moto.
Lo sprone di cui parla potrebbe essere quello di sostenere una psicoterapia.
Il primo passo del cambiamento è mettere in moto strategie e risorse. A ben guardare già questa sua lettera è una valida richiesta d'aiuto...
Spero che troverà la forza per prendere contatto con uno psicoterapeuta della sua zona e che riesca ad affrontare la situazione che sta vivendo!
In bocca al lupo!
Saluti
Dott.ssa Francesca Ponziani
2 LUG 2018
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Alma,
dal suo scritto emerge una sofferenza che probabilmente non è molto appariscente agli occhi di chi le sta intorno, ma si sente come la limiti e la condizioni nella sua vita quotidiana, negli impegni e nelle relazioni. Sembrano esserci una difficoltà di autostima e una forte insicurezza, che le impediscono di impegnarsi a fondo credendo di più un se stessa.
Ritengo che un percorso psicoterapeutico sia la strada migliore per conoscersi meglio e valorizzare le sue risorse. Ha già fatto un passo importante per chiedere aiuto rivolgendosi a questo portale, e ha provato sollievo solo scrivendo.. continui su questa via e cerchi un terapeuta nella sua zona, troverà uno spazio di ascolto e di non giudizio che la farà sentire ancora meglio.
Se lo desidera rimango a sua disposizione.
Un cordiale saluto,
drs Lucia Mantovani, Milano
2 LUG 2018
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Alma, lei chiede,forse supplica, di crederle come se stesse cercando di convincere persone per lei importanti che se non porta avanti i suoi obiettivi non è per pigrizia. Oppure potrebbe essere lei stessa che si giudica severamente e pensa che i suoi problemi non hanno motivo di esistere. Qualunque sia la sua percezione di sé fornisce una richiesta di aiuto che è sicuramente ascoltata. La realtà da quello che descrive sembra sovrastante e per lei opprimente. Sembra esistere una volontà al cambiamento ma anche una tendenza alla conservazione e questo può rafforzare insicurezza e ansia rispetto le decisione nel presente.
Il suo percorso psicoterapeutico potrà fornirle un compagno di viaggio (lo psicologo) verso l'individuazione di sé e aiutarla nella sua crescita personale.
Rimango a sua disposizione,
dott.re Lorenzetto Claudio
Psicologo psicoterapeuta
1 LUG 2018
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Car Alma, effettivamente la Tua situazione emotiva andrebbe investigata con maggiori informazioni sulla Tua vita, sulle Tue esperienze precoci di relazione con i Tuoi genitori attraverso più colloqui con Te.
Quello che si vede subito è un problema di autostima. ma si sente che c'è molto di più.
E' come se Tu fossi chiusa in una bolla da cui non riesci ad uscire.
Sarebbe molto importante che Tu cercassi l'aiuto e il sostegno di un bravo terapeuta,
;i spiace di non poter eserTi di maggiore aiuto con questa breve risposta. Ma resto a Tua disposizione e Ti saluto molto cordialmente.
Dr. Marco Tartari, Roatto Asti
