Non riesco a trovare il coraggio di porre fine alla mia storia d'amore...

Inviata da Pasquale · 29 feb 2016 Terapia di coppia

Salve, sono un ragazzo di 27 anni e sono fidanzato da 3 anni e mezzo, il mio rapporto con lei sia dal punto di vista sentimentale che sessuale è sempre stato soddisfacente; tuttavia ora sono in crisi totale in quanto sono circa 3 mesi che sono fortemente attratto da una collega di lavoro... Con lei c'era un semplice rapporto amichevole, tra colleghi, ma iniziando a parlare più frequentemente si è venuto a creare un legame molto forte, sfociato poi in una costante voglia di vedersi, di sentirsi, cosa tra l'altro reciproca, al punto che col passare del tempo e dopo vari incontri al di fuori del lavoro, nel suo caso è sfociato tutto in un innamoramento. Nonostante avessi sempre un forte desiderio di baciarla, non l'ho mai fatto, un po perché non volevo tradire la mia ragazza (anche se aver agito in questo modo alle sue spalle, probabilmente rappresenta già un tradimento), un po perché non volevo -dopo aver provato le emozioni che può dare un bacio- incasinare ancora di più la situazione già molto delicata... Una volta resomi conto che una persona innamorata non avrebbe mai visto un'altra ragazza che non fosse la sua, ho iniziato ad avere il dubbio di stare con lei solo per abitudine e che forse l'amore che credevo di provare è andato lentamente svanendo...
A lei non ho detto nulla, ma dilaniato dai sensi di colpa ho comunque parlato con lei del nostro rapporto dicendole che probabilmente non ero più innamorato, che avevo perso l'entusiasmo, che non c'era più armonia... Lei non si capacita di tutto ciò, sono due mesi ormai che viviamo una situazione davvero difficile in cui abbiamo deciso in queste ultime settimane di stare lontani per fare in modo che io capissi cosa volessi fare e parlandone anche con la mia collega e spiegandole la situazione ci siamo trovati tutti d'accordo; in questo periodo ho pensato molto di più alla mia collega che alla mia ragazza, questo mi ha fatto capire che probabilmente la cosa migliore da fare sarebbe lasciare la mia ragazza; ma qui sorge il problema: io non riesco a trovare il coraggio di mandare all'aria 3 anni e mezzo di fidanzamento in cui sono stato comunque meravigliosamente con lei (ultimi 2-3 mesi a parte); oggi ho spiegato alla mia collega questa cosa, e l'ha presa malissimo, dicendomi che è stata stupida a pensare che io avrei avuto il coraggio di rischiare, che era delusa, amareggiata e che ci aveva sperato davvero che sarei stata la volta buona per lei, che si rammaricava perché probabilmente quello che prova è più forte di quanto pensasse e che ora aveva bisogno di stare sola con se stessa per trovare la forza di rialzarsi, ringraziandomi comunque per essere riuscito a farla sentire viva ed averle fatto provare cose che ormai non sentiva da tempo.
Tutto questo mi ha provocato un enorme sofferenza tanto da farmi sprofondare in un pianto, che mi ha spinto a chiedermi se sia stata la cosa giusta da fare; ne sento già una mancanza tremenda al pensiero di non sentirla più, ciò mi fa pensare che forse ho sottovalutato i miei sentimenti per lei... Cosa posso fare, è giusto soffocare un sentimento per la paura di sbagliare nel chiudere una storia di quasi 4 anni che mi ha sempre dato certezze?
Mi sono infilato in una situazione che si è ingigantita e per cercare una via d'uscita sto solo facendo del male a delle persone prima ancora che a me stesso...

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Miglior risposta 4 MAR 2016

Caro Pasquale,
comprendo la tua difficoltà che offre lo spunto per alcune riflessioni.
La prima è che, se nel proprio rapporto di coppia nasce qualche incomprensione o motivo di insoddisfazione se ne dovrebbe sempre poter parlare per sciogliere i nodi e mentenere elevata la qualità della relazione.
Questa dovrebbe essere sempre la cosa da preferire anzichè gettarsi d'impeto in altre relazioni sulla spinta dell' "attrazione".
Credo che solo quando tutti i tentativi di ripristinare il buon andamento nella propria relazione di coppia falliscono, segno di un malessere profondo e refrattario alle cure, sia lecito rompere una relazione a favore di un'altra.
Penso che questa tua collega non si è fatta troppi scrupoli ad intraprendere una relazione sentimentale con te pur sapendo che eri già impegnato ed ora, di fronte alla tua sofferta confusione, fa l'offesa e si irrigidisce.
Trovo invece più composto e corretto l'atteggiamento della tua ragazza che, pur avendone tutte le ragioni e pur soffrendone, non si è fatta prendere dalla rabbia e si è messa da parte lasciandoti la possibilità di riflettere.
Ne consegue che, a pelle, la mia simpatia va alla tua ragazza per cui ti consiglio di ripartire con lei trovando nuova linfa magari con l'aiuto di una psicoterapia di coppia.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo,psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno):

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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8 MAR 2016

Caro Pasquale
in una relazione consolidata e di lunga data ci sono certezze e c'è un amore profondo, mentre in una relazione iniziata un pò per gioco e un po' chissà perché...ci sono emozioni e coinvolgimenti ma certo anche tanti dubbi e l'altra persona non si conosce a sufficenza.
Tu hai sbagliato a buttarti a capofitto in una storia quando eri già fidanzato e non avevi motivo di cercare altro e la tua collega ha sbagliato ad accondiscendere alle tue attenzioni quando sapeva che tu eri impegnato.
La tua ragazza invece è stata tradita e, all'oscuro di ogni macchinazione, deve ora soffrire e questo non è bello.
Anche tu ora soffri e pure l'altra, però, la sofferenza più vera è quella della tua ragazza.
Si certo, nella vita si può sbagliare, però come dice un detto, ormai popolare, parafrasando Dante : "chi è causa del suo mal pianga se stesso".
Guardarsi dentro e comprendere a fondo che scelta fare.
Un caro saluto
Dott. Silvana Ceccucci Psicologa Psicoterapeuta

Dott.ssa Silvana Ceccucci Psicologo a Ravenna

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