Non mi sembra di aver frequentato l'università

Inviata da nomeutente · 24 ago 2023 Orientamento scolastico

Buongiorno,
sono una studentessa di 23 anni che è quasi giunta al termine della Laurea triennale. Ho sostenuto tutti gli esami del mio corso di laurea e al momento devo solo scrivere la tesi.

Il problema è che, come da titolo, non mi sembra di aver frequentato l'università e anzi sento di essere regredita in questi anni. Ho frequentato un liceo scientifico da cui mi sono diplomata con buoni voti e ho scelto di studiare traduzione e interpretazione all'università. Non c'è mai stata una materia che mi ha appassionato più delle altre, e sono molto soddisfatta del liceo scientifico perché malgrado il nome ha un ottimo equilibro tra materie umanistiche e scientifiche. Durante le scuole superiori ho anche ottenuto una certificazione di inglese C1 e avevo un interesse per le lingue già prima di iscrivermi all'università.

Mi sono diplomata nel 2019, iniziando il mio primo anno universitario appena prima dell'arrivo del COVID. Le lezioni in presenza sono durate fino a febbraio 2020, dopo di che è stato necessario usare la didattica a distanza e ho terminato la mia breve esperienza di fuori sede. Il secondo anno si è svolto tutto a distanza e per il terzo invece le lezioni sono tornate in presenza e io sono stata di nuovo fuori sede. Do queste informazioni contestuali che potrebbero servire a capire meglio la mia situazione.

I primi mesi ero abbastanza soddisfatta anche se non avevo ancora un'idea ben chiara della facoltà, ma già al termine del primo anno mi sono resa conto che non stavo imparando molto. Il mio livello di inglese non era migliorato, un'altra delle mie lingue di studio la conoscevo abbastanza e con la terza, per cui partivo da zero, ho fatto molta fatica. Dopo i primi due mesi del primo anno non è più possibile cambiare lingue di studio, per cui sono stata costretta a tenere quelle selezionate all'inizio. Alla fine del secondo anno avevo capito che questa università non faceva assolutamente per me e non solo non avevo imparato niente, ma anzi le mie conoscenze e capacità diminuivano. Non credo che adesso sarei in grado di superare l'esame di inglese di livello C1 che avevo sostenuto quando andavo al liceo. Il terzo anno sono andata avanti per inerzia, frequentando solo le lezioni strettamente necessarie e quelle della lingua in cui avevo difficoltà. Giunta al termine del terzo anno in teoria dovrei avere un livello C1+ in due lingue di studio e B2 nell’altra, ma la verità è che la conoscenza delle lingue che già sapevo non è per niente migliorata e la terza continuo a non capirla né saperla parlare (in pratica ho terminato tutti gli esami in una lingua che non conosco e quando consegnerò la tesi sarò laureata in qualcosa di cui non so niente). Malgrado questo profondo disinteresse per i corsi che non mi insegnavano niente sono stata bocciata solo una volta, all’ultimo esame, ma purtroppo quella bocciatura mi ha fatto diventare fuori corso.

Quando andavo a dare gli esami non mi sentivo in me: i giorni precedenti non avevo quella strizza buona che avevo al liceo e mi spronava a studiare, al contrario non mi importava nulla. Un paio di giorni dopo non mi sembrava neanche vero di aver sostenuto l’esame, era come se lo avesse fatto un’altra persona. Durante il momento della prova però non mi è mai sembrato di essere separata né dall’ambiente né dal mio corpo.
Questa situazione è successa per tutti gli esami, e penso che se mettiamo insieme il disinteresse per questa facoltà, lo “scollamento” dalla me che ha sostenuto gli esami, il lungo periodo di didattica a distanza e la mancanza di conoscenze acquisite durante il percorso non sia poi così assurdo che mi sembri di non aver frequentato l’università. Non mi sento laureanda e so che anche se prenderò la laurea non sarà stato qualcosa che mi ha fatto crescere, ma che paradossalmente mi ha fatto tornare indietro.

Se vi state chiedendo perché non ho cambiato corso di studi, i motivi sono principalmente due: il primo è che durante il mio secondo anno tutto era chiuso, c’erano sempre molti positivi, ero confinata in casa, mi sentivo bloccata e non sapevo che altro avrei potuto fare. Una volta arrivata al terzo anno non ho mollato solo perché ormai i miei genitori avevano pagato per due anni di studio. L’altro motivo è che i miei genitori mi hanno detto che non mi avrebbero più sostenuto nelle spese se avessi cambiato facoltà.

A questo punto vorrei chiedervi cosa potrebbe essere questa separazione che provo e ho sempre provato dalla me che ha frequentato/frequenta l’università, perché non ho mai sentito nessuno nella stessa situazione parlando con persone che conosco né ho trovato altri racconti simili su internet.

Vi ringrazio per aver letto e vi auguro buona giornata.

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Miglior risposta 25 AGO 2023

Buongiorno nomeutente,
grazie per aver condiviso con noi il suo problema.
Nulla è anormale come a lei sembra, molto spesso il nostro corpo reagisce in base alle nostre emozioni e sensazioni … sicuramente il fatto di non sentirsi più a suo agio a frequentare questa facoltà, ha fatto sì che ogni esame diventasse un obbligo e non più un piacere.
Ad oggi, in base alla sua insoddisfazione, la scelta di voler intraprendere finalmente la facoltà che desidera non sarebbe una cattiva idea ma le consiglio di intraprendere un percorso personale di psicoterapia; la aiuterà a capire fino in fondo cosa lei desidera e soprattutto capire quali sensazioni le scaturiscono nel momento in cui ha “difficoltà” a dover per forza fare qualcosa anche contro la sua volontà.
Rimango a sua disposizione, anche online.

Dott.ssa Angela Megale Psicologo a Reggio Calabria

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25 AGO 2023

Gentile studentessa, sembra che in maniera difensiva abbia risposto al disinteresse con uno scollamento alla quotidianità universitaria che le ha permesso di andare avanti per inerzia. Da una parte possiamo pensare a quanto il Covid abbia condizionato i nostri ritmi ed il nostro modo di gestire il tempo dall'altra ad un adattamento situazionale a ciò che non sentiva in suo potere (cambiamento del corso di studi), da qui la risposta non solo difensiva ma funzionale. Noi tutti abbiamo vissuto e viviamo momenti di 'dissociazione' (...) provi a pensare a quante volte 'si inserisce il pilota automatico' mentre si pensa ad altro (capita soprattutto quando siamo in auto o in altre attività dove è possibile comportarsi meccanicamente. Se ha desiderio di approfondire o di cambiare alcuni aspetti di sé sono disponibile anche on line. Un caro saluto, Maria dr. Zaupa

Dottoressa Maria Zaupa Psicologo a Vicenza

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25 AGO 2023

Buongiorno,
scegliere l`indirizzo di studi "giusto" alla prima non sempre è così facile soprattutto perché leggendo le varie presentazioni dei corsi di laurea non si ha ben chiaro ciò a cui stiamo andando incontro. Spesso è solo con l`esperienza che ci accorgiamo che, forse, quell'ambito di studi non fa per noi.
Quando manca la motivazione interna come studiare perché un certo argomento ci interessa, si possono verificare situazioni come quella da te descritta. Il covid non ha sicuramente aiutato, anzi, ti ha congelato in una situazione che già sentivi stretta. Un percorso di riorientamento professionale e di approfondimento sulla tua storia accademica può aiutarti a districarti da questa situazione.
Se hai bisogno di maggiori informazioni, resto a disposizione.
Cordialmente,
Dott.ssa Sara Beduschi

Sara Beduschi Psicologo a Firenze

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