Salve, sono 7 mesi che mio figlio ha tolto il pannolino. La sa trattenere molto fuori casa ed è bravissimo a dire che deve fare la cacca. Ma con la pipì siamo messi malissimo, mai una volta che lo dicesse lui di sua spontanea volontà, o meglio lo dice quando già si è bagnato. Spesso lo portiamo noi ogni tot ma non proviene mai da lui. Eppure sono passati mesi e mesi. Che fare? Sono veramente demoralizzata
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8 DIC 2023
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Gentile Leone,
lei non dice l'età anagrafica del bambino che è un dato anamnestico importante.
In genere il controllo sfinterico viene acquisitotra i 2 e i 4 anni, tuttavia prima di avviare una indagine psicologica è utile escludere cause organiche.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
26 NOV 2023
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Buongiorno Leone,
Posso capire la sua frustrazione in merito alla situazione che sta vivendo.
Ogni bambino ha comunque una tempistica personale, che va per quanto possibile accettata.
Quel "siamo messi malissimo" fa pensare a sue aspettative, che vengono quotidianamente disattese, confermando la sensazione di scarsa autoefficacia genitoriale in questa fase di spannolinamento.
Sembra un gatto che si morde la coda: più insiste, meno risultati ottiene. A volte "far meglio" è "far meno", ovvero accettare la transitorietà della situazione, comunque in naturale evoluzione, senza esercitare particolari pressioni, che potrebbe essere "sentite" dal bambino, facendogli sperimentare stati emotivi negativi. E il rispecchiamento emotivo, quando di valenza negativa, certo non è d'aiuto.
Il provare, come genitori, a distanziarsi emotivamente da questa situazione, che state vivendo come una sfida, potrebbe aiutare il bambino a manifestare proprio quel comportamento che state cercando, ma in modo più "personale" e libero.
E quelle situazioni spontanee, in cui il bambino manifesta quel bisogno, potrebbero diventare oggetto di rinforzo positivo da parte vostra, facilitando l'acquisizione e la continuità della nuova abilità comportamentale.
21 NOV 2023
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno, intanto bisogna capire se il bambino non percepisce lo stimolo della pipì o se invece lo sente e non lo dice per qualche motivo perché sono due ordini di problemi differenti. Una volta appurato ciò se il caso in questione è il secondo, cioè lo sente e non lo dice, bisogna comprendere il motivo. Da ciò che scrive sembrerebbe esasperata per questo comportamento ripetuto di suo figlio e aggiungerei comprensibilmente. Inoltre, dice che lo portate in bagno quindi ci sono più persone coinvolte in questa problematica. Questo carico emotivo sulla questione può avere l'effetto di indurre uno stato d'ansia nel bambino che lo porta ad ignorare lo stimolo e a procrastinare più possibile il fare la pipì.
Mi colpisce che abbia scritto "La sa trattenere molto fuori casa". Anche se non si capisce bene se si sta riferendo con questa espressione alla pipì o alla cacca, il fatto che lei sia cosciente che suo figlio "la sa trattenere" evidenzia che o rispetto alla pipì o rispetto alla cacca gli avete mosso una richiesta di procrastinare l'espletamento dei suoi bisogni. Inoltre, a volte capita che lo portiate a fare la pipì anticipando la sua richiesta.
Colpisce poi quel "bravissimo" nel dire che deve fare la cacca. Un giudizio di valore sul bambino collegato alla sua capacità di adattarsi alle richieste dell'ambiente.
L'indicazione è pertanto quella di attenuare la risposta emotiva a tutto ciò che riguarda l'espletamento delle funzioni fisiologiche, fare quanto più possibile per accompagnare il bambino in bagno quando lo chiede, né prima né dopo, e nel farlo essere tranquilli, gentili e avere pazienza se chiede di fare la pipì e poi non riesce a farla, come potrebbe accadere almeno nelle prime volte o in contesti un po' diversi da quello di casa dove può sentirsi a disagio perché ci sono altre persone o è semplicemente un luogo non familiare.
Comprendo che non sia facilissimo e che sia un problema tutt'altro che banale in quanto c'è ancora molta poca attenzione alle esigenze dei bambini nel creare ambienti idonei negli spazi pubblici. Purtroppo queste carenze devono essere supplite dai familiari, le madri soprattutto, e questo può essere un carico emotivo importante in quanto risulta molto spesso difficile conciliare la cura dei figli con il preservamento della vita sociale e delle attività lavorative. Per questo è molto importante prendersi cura di cura dedicando spazi di espressione di pensieri ed emozioni che necessitano di un ambito protetto dedicato per essere elaborati.
20 NOV 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentilissima Leone20, grazie per essersi rivolta a noi innanzitutto. Per poterle dare una risposta sarebbe necessario approfondire alcuni aspetti legati allo sviluppo del suo bambino e al processo di spannolinamento. Credo che intraprendere dei colloqui con un terapeuta infantile potrebbe aiutarla! resto a disposizione,
AV
19 NOV 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Leone20,
per aiutarla avrei bisogno di maggiori informazioni, per esempio, com'è stato il passaggio dal pannolino al wc? ci sono stati dei problemi? Che cosa fate quando se la fa addosso? C'è stato qualche episodio che può essere stato un po' traumatico per vostro figlio in questi mesi? O nascita di un fratellino/sorellina?
Provi intanto a dare un rinforzo positivo a suo figlio ogni volta che chiede di andare a fare pipì, un piccolo premio.
Saluti,
Dott.ssa Valentina Borsari