Mio marito è cambiato da quando ha perso il lavoro: non lo riconosco più, è manesco e urla sempre. Come posso aiutarlo? Ho due figli, di 6 e 4 anni, secondo me il grande se ne rende conto e se ne ricorderà. Da dove comincio? Io sto fuori per lavoro tutto il giorno e non vorrei che se la prendesse con i bambini
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29 GIU 2015
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Cara Anna,
data la sua preoccupazione, è bene che cerchi di proteggere se stessa e i bambini da eventuali comportamenti violenti di suo marito e che, al contempo, supporti suo marito in questo momento di difficoltà.
Potrebbe rivolgersi al consultorio per conoscere i servizi che il suo territorio offre per chi ha perso il lavoro e per ricevere sostegno e consulenza per meglio gestire questa fase così faticosa.
Non resti sola a gestire tutto questo. E' estremamente spossante far da sè, quando vi sono cambiamenti così importanti in chi ci è accanto.
30 GIU 2015
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Comincia dal rivolgerti a un centro antiviolenza se continua: Nulla, e sottolineo NULLA, giustifica atti di violenza gratuita all'interno di una famiglia. Quindi, se lui non accetta di farsi aiutare andando da un terapeuta e smettendo di usare violenza allora agisci di conseguenza e senza titubanza
30 GIU 2015
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Cara Anna,
la condizione di disoccupazione ha un forte impatto sullo stato mentale delle eprsone, soprattutto se non si ha altri punti fermi nella propria vita. Non puoi permetterti di sottovalutare la situazione, soprattutto per i tuoi figli. Informati se nella vostra città esiste un consultorio proprio per chi ha perso il lavoro, altrimenti rivolgiti ad uno psicologo privato. Proponi a tuo marito un supporto professionale proprio nell'ottica di ritrovare un sano livello di benessere e gestire la sua dolorosa situazione lavorativa.
30 GIU 2015
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Cara Anna,
devi assolutamente intervenire! se tuo marito è violento e temi per i tuoi figli hai due strade da percorrere: farlo aiutare rivolgendoti ad un consultorio familiare o ad un centro psicosociale della tua zona o un psicologo privato oppure rivolgerti tu ad una associazione per la violenza alle donne e farti consigliare al meglio. Non aspettare la violenza non ti aspetta e meno che te l'aspetti potrebbe esplodere con la massima distruzione... Un caro saluto Paola Madesani
29 GIU 2015
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Anna,
non posso sapere se oltre alla perdita del lavoro ci siano altri problemi che spieghino questo cambiamento; sicuramente perdere il lavoro per un uomo, marito e padre è uno sconvolgimento difficile da affrontare e non solo per le ripercussioni economiche; rappresenta la perdita di un ruolo, rappresenta la necessità di affidarsi a qualcun altro e le preoccupazioni per il futuro. Cerchi di capire se può aiutarlo a cercare un nuovo lavoro ma stia attenta a passare il messaggio fondamentale: può comprenderlo, può stargli vicino ma nulla giustifica la violenza. Se la fa stare più tranquilla cerchi di lasciare i bambini a nonni, baby sitter o centri estivi quando lei non c'è.
Un grande augurio che le cose si sistemino presto.
Dott.ssa Valentina Miceli