Buongiorno, scrivo perché è già due anni che va avanti questa situazione e vorrei capire perché, sono stata tempo fa in terapia ma non mi è servita molto in merito a questo problema .
Ho una bimba di due anni e da quando è nata mio marito è cambiato molto, con me. È sempre scontroso, mi tratta male per qualsiasi cosa, sembra che tutto di me lo infastidisca. Passa le notti, ogni notte , a giocare con la PlayStation on line con i suoi colleghi . Non mi fa più un scadenza, una bacio , non mi tiene più per man. Non si interessa minimamente alla mia vita, a quello che faccio, se parla è solo per rimproverarmi di qualcosa come si fa con una bambina, se discuto lui taglia le discussioni e va in un'altra stanza dove sta almeno mezz'ora a fumare leggere o guardare YouTube. Mi accusa di aver prelevato i soldi per pagare le bollette e che non dovevo farlo, di dire cose stupide, non ascolta le mie opinioni quando parlo di problemi economici che abbiamo, quando usciamo ha sempre il muso, mi fa sentire sempre uno schifo e una persona sbagliata in tutto. Perché è cambiato, perché? Io sono sola, non ho più amiche da quando sono diventata mamma sono tutte sparite, i miei genitori abitano lontano e vivo in un posto dove non conosco nessuno. Delle vite sto così male che mi sembra di morire . Soffro di crisi di ansia e di panico da anni, sono una persona già fragile ed emotiva e adesso sto così male e non so cosa fare, quando provo a parlarne con lui , si arrabbia e mi lascia lì a parlare e piangere da sola . Sono infelice e mi sento in colpa perché ho una figlia , il mio unico scopo è lei, la mia ragione di vita e non voglio che i miei problemi personali interferiscano con la sua crescita. Grazie per l'ascolto.
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26 SET 2020
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Quanto più si è fragili e indifesi tanto più si da potere all'altro. Se suo marito è scostante, come mai lei continua a chiedere le sue attenzioni?. Si prenda cura di lei, non si trascuri, esca con la bambina, cerchi le amiche perdute. A volte ci si dimentica di essere donne, specialmente quando si assume solo il ruolo di madre.
28 SET 2020
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Cara Chiara,
vivere ogni giorno con qualcuno che ci svaluta e che non riconosce i nostri bisogni è davvero difficile e, a lungo andare, può davvero farci dubitare del nostro valore come esseri umani.
La relazione tra due persone non è mai semplice e può succedere che, ad un certo punto, l'uno o l'altro decidano di scegliere percorsi di vita differenti, ma è importante che ciò avvenga nell'assoluto rispetto reciproco.
Lei scrive della sua fragilità, ma ciò che mi arriva è una grande forza interiore che le permette di chiedere nuovamente aiuto e di voler essere una buona madre per la sua bambina.
Il senso di colpa che prova lo utilizzi per cercare una via d'uscita da questa situazione, magari rivolgendosi ad un professionista diverso e soprattutto ricordando che lei ha un valore inestimabile che nessuno può mettere in discussione.
Le auguro il meglio, per lei e per la sua bimba.
A disposizione
Dott.ssa Nicoletta Caruso
Associazione Filoxenia
27 SET 2020
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno Chiara può accadere Nelle coppie che quando diventano genitori si determina una crisi ci sono ruoli diversi e quindi bisogna adeguarsi le consiglierei una consulenza di coppia
26 SET 2020
· Questa risposta è stata utile per 4 persone
Cara Chiara, l'arrivo della bimba ha cambiato i vostri equilibri all'interno della coppia. É normale che, con l'arrivo di un bambino in famiglia, la coppia debba riadeguarsi a tempi e ritmi che non per entrambi sono facili da tenere. Questa non vuole essere però una giustificazione al comportamento che descrive da parte di suo marito. Le consiglierei di chiedere aiuto ad un professionista che possa accoglierla nella difficoltà che sta vivendo in questo ultimo periodo, sia rispetto a suo marito sia, di rimando, rispetto a ciò che prova dentro lei. Questo la aiuterebbe a rafforzarsi, agendo in maniera consapevole e razionale rispetto alla situazione che vive.
Le auguro serenità.
Dr.ssa Amanda D'Ambra.
26 SET 2020
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
buongiorno signora,
le psicoterapia non riescono a cambiare il modo di fare dei familiari, anche quando sarebbe opportuno.
Quello che riescono a fare è di facilitare un cambiamento nelle persone che vanno in terapia. Nel suo caso, c'è una difficile decisione da prendere: o continuare a subire il comportamento scostante e umiliante di suo marito o provare a reagire mettendo in conto che ciò potrebbe provocare una frattura fra voi.
Comprendo che, con una figlia molto piccola, la rottura della coppia è quello che vorrebbe evitare.
Dunque, da una parte c'è il salvaguardare il suo valore e la sua dignità di persona, dall'altra il salvaguardare la coppia e la serenità di sua figlia.
Il compito suo, eventualmente accompagnata da una terapeuta, sarebbe quello di trovare il compromesso più felice coinvolgendo suo marito, anteponendo a qualsiasi altra considerazione il fatto che in una famiglia dove un componente soffre, tutti soffrono. I più piccoli per primi.
Degli incontri di coppia potrebbero essere molto utili.
Dott. Giuliana Gibellini
26 SET 2020
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Buongiorno Chiara,
è molto importante che lei non subisca più e si prenda in cura se stessa.
Ciascuna relazione ha bisogno di scambio e di lavoro, soprattutto dopo anni, per mantenersi viva. Dal suo racconto mi pare di capire che lei vorrebbe parlare con suo marito, ma lui non la ascolta e non è predisposto a comunicare con lei, se non per rimproverarla. Questa situazione non va bene per lei, difatti accenna a crisi di ansia.
Il mio consiglio è quello di cercare di parlare nuovamente a suo marito, ponendo le sue condizioni e dicendo quello che sente. Qualora lui non la volesse ascoltare allora sarebbe il caso di prendere per un po’ le distanze da questa situazione poco sana. Un supporto psicologico per superare questo momento difficile la aiuterebbe, soprattutto per realizzare che deve volersi bene e ricercare in primis il suo benessere e quello di sua figlia. Magari provi a chiedere aiuto ai suoi genitori, non si tenga tutto dentro.
Rimango a disposizione.
Un cordiale saluto.
Dott. G. Gramaglia
26 SET 2020
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Cara Chiara,
è evidente che quella che descrivi è una coppia che attraversa qualche difficoltà. Sicuramente sarebbe importante capire, magari insieme a tuo marito, cosa ha significati per la coppia la nascita della vostra bimba. Sicuramente si instaurano nuove dinamiche, diverse difficoltà e non sempre è facile spostare il nostro sguardo dai nostri figli all'interno del rapporto di coppia.
Ciò che ti consiglio è di rivolgerti ad un consulente o un terapeuta di coppia, per poter meglio affrontare la situazione che state vivendo.
A presto,
dott.ssa Noemi Taddio
26 SET 2020
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Cara Chiara, non è semplice capire il perché di un cambiamento così grande da un singolo racconto. Avrei tante cose da chiederle: in che momento della vita di coppia eravate quando avete deciso di diventare genitori, lo avete deciso? Questi passaggi potrebbero chiarire meglio gli atteggiamenti di suo marito.
La mia prima impressione è che lui non si senta pronto a fare il genitore. Il giocare alla play station, l'andare via durante una discussione, sono atteggiamenti immaturi di chi cerca di tornare indietro sul piano evolutivo. Questo spiegherebbe anche il suo attaccarla continuamente, è possibile che rivolga verso di lei la sua rabbia del non sentirsi pronto. Denigrandola e cercando di farla sentire sciocca, come una bambina accorcia quella distanza che sente dentro di sé e riesce a sentirsi più grande.
In uno scambio di coppia del genere capisco che lei si senta invasa da questa situazione e in colpa per non riuscire a dedicare le giuste attenzioni a sua figlia, con tanto di ansie e panico.
Le mie sono solo ipotesi Chiara perché non conosco il vostro rapporto, ma credo vi sarebbe molto utile una terapia di coppia, o almeno un sostegno per lei, anche da un'altro terapeuta se col primo non ha trovato giovamento: siamo persone e non è detto che tutte le relazioni siano costruttive.
Le auguro un buon incontro.
26 SET 2020
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Chiara,
sta descrivendo una situazione di coppia molto difficile e faticosa. Prima di tutto viene da chiedermi se sia successo qualcosa prima che lui cambiasse; se è cambiato radicalmente dal giorno alla notte o se già da tempo ha iniziato (magari gradualmente) a agire comportamenti sempre più aggressivi; se lei abbia parlato con lui di questi comportamenti mettendo in luce il fatto di sentirli inaccettabili. La la prima cosa che mi viene da pensare è che i problemi di coppia possono essere risolti insieme. Non so lui quale spiegazione le dia di questi comportamenti ma perchè qualcosa cambi è necassario che lui li metta in discussione; un percorso di coppia sarebbe molto utile in questi casi. Tuttavia, questa via dipende da quanto entrambi (quindi anche lui) siate disponibili a impegnarvi in un percorso di coppia. Se da parte di lui non ci fosse disponibilità la cambiare, per quanto sia difficile, è importante valutare quanto lei sia disponibile a tollerare questa situazione. Comprendo la preoccupazione per la bambina ma la tensione in casa, vedere il babbo che sgrida la mamma o il babbo che va via, sono comunque cose che non contribuiscono al benessere della piccola. Le suggerisco di valutare la possibilità di rivolgersi a un consultorio familiare in modo da fare chiarezza dentro di sè e mettere a fuoco possibili passi da muovere. Un caro saluto, luisa fossati