Salve sono Elena. ...da un po di tempo sono in terapia...mi sono accorta di essermi innamorata del terapeuta ..ho riferito il tutto e lui mi ha spiegato del transfert. ... la mia domanda e questa che purtroppo non riesco a fare a lui perché mi imbarazza molto ..
Ho un forte desiderio di essere abbracciata da lui e questo mi crea un disagio interiore e un gran senso di colpa nei confronti di mio marito che voglio tanto bene ...sono molto confusa come uscire da questa situazione?
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21 FEB 2014
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Cara Elena, nella relazione psicoterapeutica il terapeuta antepone ai propri bisogni e ai propri interessi quelli del paziente, si sintonizza empaticamente con quest'ultimo e cerca di favorirne il benessere. Tutto questo potremmo definirlo amore. Cesare Pavese scrisse: “Tu sarai amato il giorno in cui potrai mostrare la tua debolezza senza che l'altro se ne serva per affermare la sua forza”. Forse questo non è proprio quello che avviene in psicoterapia? Una rinuncia di questo tipo è generalmente riconosciuta come un atto di amore, come l'interesse per il bene di un altro. Il paziente quindi in psicoterapia ha la possibilità di provare una nuova esperienza di amore che non è quello di coppia né quello genitore figlio, né quello fraterno, è una differente tipologia di amore che gli permette di crescere, di svilupparsi di cambiare. Sentendosi amato anche il paziente è portato a vivere in pieno questa esperienza d'amore, amando il terapeuta. Pertanto, ritengo che possiamo considerare la psicoterapia come un'esperienza d'amore di tipo platonico e non erotico.
Detto ciò, il suo amore e il suo desiderio di essere abbracciata sembrano rientrare proprio nella tipologia di amore non erotico. Non si preoccupi di parlarne col suo terapeuta, potrete occuparvene insieme. Allo stesso tempo credo che non dovrebbe sentirsi in colpa nei confronti di suo marito in quanto la tipologia di amore provata nei confronti del terapeuta immagino sia diversa rispetto a quella provata nei confronti di suo marito. L'esperienza terapeutica, per le sue caratteristiche è un'esperienza unica e spesso non assimilabile ad altre relazioni che instauriamo nella vita al di fuori della stanza d'analisi. Voler essere abbracciata dal terapeuta può anche voler dire essere "contenuta" da lui.
Cordiali Saluti.
dott. Alessio Cammisa
24 FEB 2014
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L'amore di traslazione, o transfert, è quell'investimento affettivo nella figura del terapeuta che ha a che fare con il passato e con i precedenti attaccamenti che , durante la terapia, si trasferiscono sul terpaeuta e che, se opportunamente elaborati, contribuiscono efficacemente alla risoluzione dei conflitti che vi stanno alla base. E' un aspetto molto importante della terapia e anche molto frequente. La sua gestione è all'interno stesso del setting, ed è opera del terapeuta ricondurlo sempre entro i confini della terapia.
Cordiali saluti.
21 FEB 2014
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Gentile signora Elena Balestieri,
quanto le capita può succedere anche ad altre persone: il terapeuta si occupa con disponibilità e trasporto tale per cui è possibile che nasca un sentimento verso le attenzioni che il terapeuta, per sua professione, eroga. Gli psicoanalisti spiegano questi fenomeni con il concetto di "transfert", mentre psicoterapeuti di formazione cognitivo comportamentale non non danno nessuna importanza alla teoria del "transfert" che quindi non viene considerato.
Se il suo psicoterapeuta ha una formazione psicoanalitica è importante parlarne e riparlarne fini alla soluzione del problema che può creare imbarazzo.
dr paolo zucconi, sessuologo clinico e psicoterapeuta comportamentale a udine
21 FEB 2014
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Gentile Elena,
all'interno del rapporto terapeutico, sopratutto quando si condivide qualcosa di molto profondo della nostra interiorità, capita che istinti, passioni e sentimenti si manifestino diventando parecchio forti.
Cerchi di trovare il coraggio di parlarne con lui, insieme vedrà tutto assumerà un significato diverso da ciò che al momento lei sta vivendo. Proprio il fatto di parlarne con lui, le potrebbe dare la possibilità di andare avanti nel percorso terapeutico.
Cordialmente,
Dottor Antonino Savasta,
Pistoia.
21 FEB 2014
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Gentile Elena,
il transfert va elaborato all'interno del setting psicoterapico, spesso è uno degli aspetti più importanti della terapia stessa. Il "come fare" sarà compito del Collega che la sta seguendo.
Che tipo di orientamento usa questo professionista?
Cordiali saluti,
Dott. Giuseppe Del Signore - Psicologo, Psicoterapeuta Viterbo
21 FEB 2014
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Gentile Elena,
come le ha già spiegato il suo terapeuta, si tratta di un fenomeno frequente.
Credo che la terapia si concluderà anche bel momento in cui lei, insieme al suo psicologo, riuscirete a dare un significato diverso alle sue emozioni.
Il suo psicologo non è un opzione.
21 FEB 2014
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Buongiorno Elena
è una situazione tipica che si crea in una relazione terapeutica. Di solito capita quando nel rapporto reale di coppia sono presenti delle mancanze che vengono colmate investendo in un'altra persona ed in questo caso sul terapeuta. Il consiglio che posso fornirle è valutare se riesce a mantenere integra la relazione terapeutica oppure se i suoi sentimenti possono inficiare il rapporto terapeutico. In quel caso è consigliabile interrompere il trattamento.