Eventuale cambio di terapia e terapeuta
Buongiorno.
Vi scrivo per avere un punto di vista esterno perchè sto davvero male. In psicoterapia psicoanalitica da quasi 3 anni con una terapeuta donna poco più giovane di me, alleanza terapeutica non impeccabile ma forte. Porto in terapia diversi problemi che voglio affrontare tra cui, Il divorzio dei miei, il fatto che mio padre fosse sempre assente e anaffettivo, che nella vita ho sempre dovuto pensare a tutto da sola, un matrimonio preso per i capelli che stava per finire, insomma troppo davvero. Da buona utilizzatrice di social trovo non solo il suo profilo ma anche quello del marito. E qui capisco di essere innamorata della mia terapeuta, ma scopro anche che si tratta di quello che in gergo viene definito "transfert", ne parlo con lei con immenso imbarazzo, discutiamo del fatto che è una cosa non solo normale ma anche importante per la terapia. Ne emerge cosi che la figura di attaccamento con cui ho avuto maggior problemi non era un padre assente ma una madre che mi aveva sostituita alla figura mancante. Passano i mesi ma sto transfert non passa, provo a riparlarne ma mi viene detto di non concentrarmi sempre su questa cosa e decido di interrompere. Lo faccio apertamente parlandone alla mia terapeuta. Passa qualche mese e decido di tornare e di portare a termine il percorso, sembra andare tutto bene, tra alti e bassi normali, ma l'ultimo periodo inizio a stare sempre peggio, ho quasi sintomi depressivi e sviluppo un complesso di inferiorità importante verso la mia terapeuta tanto da credere che i suoi rifiuti siano legati alla mia inferiorità e non al rispetto della deontologia della professione. Ne parliamo ancora, parliamo e riparliamo, del mio desiderio di averla, di fare l'amore con lei ecc, ma non cambia nulla, inizio a stare sempre peggio fin che decido, comunicandolo di nuovo di interrompere la terapia. Accetta, seppure non d'accordo, rinnovandomi la possibilità di tornare. Ad oggi mi sento persa ma delusa dal fatto che non sia stata in grado di risolvermi tutta questa enorme matassa d'amore. Mi stavo cosi chiedendo se fosse il caso di riprendere con lei un giorno, rischiando di investire tempo e soldi senza risolvere o cambiare terapeuta e tipo di terapia. Ho sempre optato per la terapia in presenza per avere un rapporto umano ma per ovvi motivi, il fatto di potere incrociare lei o il marito mi causa un forte esaurimento emotivo. Vi ringrazio anticipatamente per qualsiasi risposta.