Ultimamente, dopo un periodo molto stressante a livello lavorativo, in cui la mia vita si è un po' stoppata nelle altre dimensioni, mi sento proprio male.
Ho sempre avuto un brutto rapporto con me stessa, problemi di vario genere.
In questo momento della mia vita, ho 24 anni e ho iniziato a lavorare in modo stabile da circa un anno dopo aver lasciato gli studi.
Sento di aver fallito non riuscendo a laurearmi. Inoltre ho deciso di tornare in terapia per cercare di gestire un disturbo alimentare che mi accompagna da ormai 10 anni. È un momento di cambiamento, però non riesco a gestire le mie emozioni. Ogni tanto paragono la mia vita a quella degli altri, e provo un'invidia che mi fa stare male, anche perché ho sempre rigettato questo sentimento. Vedo le persone a me care riuscire in quello che vogliono, avere relazioni sentimentali soddisfacenti (che io non ho e non ho mai avuto, solo persone che mi maltrattavano), avere bei corpi..e al posto di essere felice per loro mi sento male con me stessa. Del fatto che non sono abbastanza bella, che il mio aspetto è nella media, che non trovo una persona con cui costruire una relazione sana e bella che tanto vorrei, che non sono abbastanza intelligente e determinata per finire l'università... Mi lamento tantissimo, tanto che vedo che le persone che mi circondano notano che sono pesante. Vorrei stare meglio, gioire in modo puro per i miei amici che raggiungono grandi obiettivi (sono fiera di loro, provo gioia nel vederli felici, ma sono insicura e ciò mi mette davanti ciò che io non sono riuscita a realizzare, ai miei fallimenti). Inoltre sono alla ricerca di un partner, ho proprio voglia di amare, ma le uniche persone che mi attraggono sono persone che infine mi trattano sempre male e riconfermano la visione di me stessa come non meritevole. Non so come uscire da questo circolo vizioso.
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30 AGO 2022
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Ciao Claire Nathalie, grazie per avere scritto.
Se hai deciso di non laurearti siamo sicuri che fosse la facoltà giusta, che ti piacesse il percorso di studi, che sarebbe stata la tua strada giusta? Tra l’altro hai trovato un lavoro stabile, quindi se anche fosse stato un fallimento, forse lo è stato solo in modo parziale?
Le emozioni vanno gestite di certo, però prima vanno un po’ allenate. L’invidia non è granchè perché porta a stare male davvero, ma basta correggere un attimo il tiro. Le persone che hanno qualcosa di diverso da noi, sono "diverse", hanno storie totalmente diverse da noi: altra famiglia, altre condizioni, ecc..
Se potessimo vedere gli altri, per come sono al 100% non so se proveremmo la solita invidia. Abbiamo un punto di vista parziale, diciamo così.
Forse c’è solo molta rabbia perché non hai qualcosa che vorresti? Ogni situazione posso viverla come fosse una maledizione o cercando di imparare qualcosa da essa. Non per somigliare ad altri, ma per diventare la versione migliore di me, no?
Se mi dà fastidio il fatto che mi lamenti, cosa confermata anche dagli altri... in questo senso sì che potrebbe essere interessante gestire le emozioni, educarle in qualche modo.
Una riflessione importante ritengo possa essere: io amo me stessa? Faccio il possibile per stare bene? Mi tratto bene?
Quando avrò cominciato a fare il mio percorso, improvvisamente o in modo lento le cose cambieranno... Chissà quanta pazienza ci vuole!
Ci sono tante cose da imparare nella vita, che è un po’ come una scuola. Posso approfittarne per migliorare me stessa?
Cordialmente, Dottor Savasta.
29 AGO 2022
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Cara Claire,
Mi dispiace per quello che sta vivendo.
Leggedola, penso che paragonare la propria vita con quella altrui può avere il rischio di perdere costantemente, un po' come si fa con i social in cui appare evidente solo il lato positivo. La cosa può essere deleteria perché si potrebbe dare poco credito alle proprie cose positive e ai propri traguardi raggiunti.
Per i quali è importante gioire.
Se vorrà approfondire ciò che sente, resto disponibile anche online
Dott. Luigi Pasquariello
29 AGO 2022
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno Claire,
Mi dispiace per il disagio che stai vivendo e attraversando.
Resto disponibile se vorrai crearti uno spazio tuo personale di ascolto e supporto per incremente la tua autostima.
Cordiali saluti.
29 AGO 2022
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Cara Claire, ha bene rappresentato la sua sofferenza, una sofferenza tipica, se me lo permette, di chi vuol essere come non è senza sapere chi è. Tutto questo succede perchè si rifiuta di sentire, di provare piacere e di lasciarsi andare, sempre guidata dal confronto con l'esterno che è impietoso per definizione, ricordiamoci che l'erba del vicino è sempre più verde. Non posso approfondire troppo il discorso qui anche perchè sono cose che dovrà affrontare con la sua terapeuta, ma finchè si concentra su come dovrebbe essere in rapporto con un "esterno" ideale, non sarà mai veramente se stessa in quanto sarà la prima a rifiutarsi. Vedrà sempre qualcuno più alto, più bello, più magro, più felice, più simpatico, ecc..., ma non vedrà se stessa, e perderà tempo cercando di essere chi non è.
29 AGO 2022
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buon giorno Claire,
Al giorno d'oggi sembra essere sempre più diffusa un sorta di «epidemia di insicurezza» che tocca tutte le relazioni fondamentali della nostra esistenza: quella con noi stessi, quella con gli altri e quella con il mondo circostante.
Conseguono tutta una serie di paure: paura di esporsi, paura dell'impopolarità, del conflitto, del rifiuto, paura dell'inadeguatezza e del fallimento.
Ho aiutato a riemergere dall'insidiosa palude della paura di non essere all'altezza molte persone di tutte le età mediante apposite tecniche e strategie costruite su misura per ogni singola persona e situazione.
Perchè: «L'autostima non si eredita, si costruisce». (R. MIlanese)
Per qualsiasi necessità rimango a disposizione, anche online.
29 AGO 2022
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentilissima Claire, mi spiace molto per la situazione che sta vivendo, e la comprendo. Ci sono molti elementi che sembrano affaticarla in questo periodo, e forse vale la pena ricominciare (come lei ha già ben pensato) un percorso di terapia, in modo da poter riflettere ed elaborare le difficoltà di cui lei parla.
Resto a disposizione per qualsiasi cosa,
cordialmente
AV
29 AGO 2022
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Cara Claire Nathalie, il suo racconto fa emergere tutto il malessere che sta vivendo e lo comprendo. Spesso nella vita di tutti i giorni ci paragoniamo agli altri vedendo le cose che loro hanno e trascuriamo ciò che abbiamo noi. Il fatto che lei non abbia finito l'università non la rende meno intelligente e determinata di altri, probabilmente quella non era la sua strada, e non c'è nulla di male, ognuno fa le sue scelte. Non si senta meno degli altri solo perchè non ha ancora raggiunto i suoi obiettivi, è una giovane donna, vedrà che lavorando su sè stessa riuscirà a uscire da questo circolo vizioso, come lei lo definisce, la terapia può essere una buona alleata.
Resto a disposizione, un caro saluto, dott.ssa Sara Manzoni.
29 AGO 2022
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Salve Claire, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
