Mi ha lasciato, e mi sento il colpevole della fine della relazione

Inviata da Kailashp · 4 apr 2024 Terapia di coppia

Cerco di descrivere la mia situazione: qualche mese fa ho conosciuto questa ragazza, frequentavamo la stessa palestra, e mi piaceva tanto. Iniziamo a frequentarci, e le cose sembravano andare molto bene. Io 31 anni, lei 24. Io sono uno studente universitario, devo dedicare tanto tempo allo studio e ai tirocini, e ho anche un hobby da molti anni, il bodybuilding, che pratico 4 volte a settimana circa. Anche lei frequenta la palestra, ma non ha la mia stessa passione, e inoltre al momento non studia e non lavora. Le cose però andavano bene tra noi, riuscivo a vederla quasi ogni giorno, e il tutto il fine settimana. Finché arriva un giorno, in cui lei mi dice che sente che le cose tra noi stanno diventando più serie, e che avrebbe bisogno di stare più tempo con me, quindi mi chiede se un giorno alla settimana avrei potuto rinunciare alla palestra per stare di più con lei. Detto fatto. Ho cercato anche di riorganizzarmi la giornata per riuscire ad andare ad allenarmi la mattina, e per meno tempo, in modo tale da stare di più con lei. Io inoltre sono uno studente fuori sede, e un weekend si e uno no tornavo a casa dai miei genitori per aiutarli, dal venerdì pomeriggio, e tornavo la domenica sera, in cui stavamo assieme. Insomma, non le ho mai fatto mancare niente nonostante i miei impegni: ci sentivamo ogni momento quando non stavamo insieme, con messaggi dolci da una parte e dall'altra, ci vedevamo ogni giorno per più ore, ero affettuoso, diceva sempre che ero super gentile, cercavo sempre di fare qualcosa di carino e di diverso per lei, mai saltato un regalo per le ricorrenze, fiori, ho sempre cercato di includerla nelle mie attività (palestra, studio, perché lei aveva detto che voleva iscriversi in un'università qui nella mia città e quindi doveva superare un test d'ingresso, quindi le chiedevo di studiare assieme, ho sempre cercato di includerla nella mia cerchia di amici). Ho rinunciato a tante uscite con i miei amici per lei, a molto del mio tempo libero da passare con me (mi piace molto il calcio), le facevo tante sorprese, regali, cene assieme, andavo a trovarla nel suo quartiere appena potevo. Diciamo che c'era una sorta di routine quotidiana, in cui più o meno ci vedevamo sempre a quelle ore, perché comunque io dovevo dedicarmi allo studio e al resto, ma ritagliavo sempre del tempo per lei. Fatto sta che lei, dopo alcuni segnali di insofferenza da parte sua, mi dice che mi avrebbe lasciato. La motivazione? C'erano state tante cose che non gli sono andate bene in questi mesi, e parlo del fatto di saltare la palestra per stare con lei, di tornare a casa ogni 2 weekend, che io non rinunciassi ad andare a letto presto, di non avere una macchina a disposizione. Mi ha detto che aveva sempre il timore di chiedermi di fare delle cose per via dei miei impegni, che non ero mai stato disposto a rinunciare alla palestra, che io avevo sempre voluto fare tutto e che si vuole veramente stare con una persona che ti vuole bene il tempo lo si inventa, che se io ritengo che tutti i miei impegni siano più importanti dello stare con una persona non funzionerà mai, che lei non si accontenta delle briciole del mio tempo dopo che io ho fatto le mie cose. La ha definita una relazione mediocre. Mi ha detto che sono egoista, che pensavo prima a me, e che non si meritava questi comportamenti.
Ora, io mi sono sentito tanto in colpa dopo questa storia, ma d'altro canto non penso di essere stato un cattivo ragazzo, ero semplicemente me stesso. Le sono sempre venuto incontro, perché comunque amavo stare con lei, e se potevo rinunciare a qualcosa lo facevo. Ma chiedermi di rinunciare a determinate cose non credo che sia stato giusto da parte sua, perché in pratica sarei dovuto stare male io. Il tempo per lei c'era sempre, ma così avrei dovuto azzerarmi. Mi rendo conto che lei probabilmente era molto annoiata, e voleva fare tante cose con me, e il fatto che io avessi impegni la faceva stare male, mi metto nei suoi panni e probabilmente non sarei stato bene neanche io in quella situazione.
Il fatto però è che mi sono sentito molto in colpa per questo, spesso penso ad alcune volte che avrei potuto fare di più, perché lei mi piaceva davvero tanto, c'era molta sintonia, e mi dispiace da morire, mi manca tutt'ora.
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