Indecisione su nuova relazione dopo la fine della precedente

Inviata da Nick · 7 dic 2021

Buongiorno, mi chiamo Mattia, ho 23 anni e vorrei raccontarvi un pò la storia legata a questo momento della mia vita per chiarire il contesto del mio quesito. Quest'estate, precisamente a luglio, sono stato lasciato dalla mia ex ragazza. La relazione è durata quasi 8 anni, una relazione inizialmente a distanza ma che nell'ultimo anno si è trasformata in convivenza. La relazione ha avuto i suoi alti e bassi ma è stata nella sua totalità il periodo più intenso della mia vita nel quale ci siamo sostenuti a vicenda, migliorandoci reciprocamente sempre più crescendo assieme. Da gennaio di quest'anno però, ho notato da parte sua un affievolirsi, un qualcosa che non capivo. Ho cercato in ogni modo di parlarne con lei ma non c'è stato modo da parte sua. Ho così rispettato questa sua decisione aspettando. Nel frattempo lei aveva preso un pò le distanze da me, uscendo più spesso per conto suo. In questo non ci vedevo assolutamente nulla di male, in quanto credevo che l'avrebbe aiutata a stare meglio, a fare chiarezza qualsiasi cosa fosse. A luglio però, questo suo atteggiamento era ulteriormente peggiorato e ho notato molto distacco, così dopo ripetuti tentativi da parte mia, ha confessato che non voleva più continuare la relazione, senza darmi spiegazioni. In più da li a 2 settimane saremmo dovuti partire per un lavoro stagionale e convivere assieme per 2 mesi. Sul momento, per il semplice fatto che le volevo bene e perchè non ce la facevo più a vederla triste, ho "accettato" la cosa senza resistenza e lei è tornata a casa sua, nella regione in cui poi ci saremmo trasferiti per sostenere il periodo lavorativo. Nelle successive 2 settimane ho sempre creduto che avesse bisogno di una pausa e che fosse confusa e speravo che al momento del mio arrivo per iniziare il periodo lavorativo insieme, potessimo parlarne più serenamente. Quando la raggiunsi però la trovai completamente cambiata, felice e spensierata (menomale) ma al tempo stesso trovai un muro. Non aveva intenzione di tornare sui suoi passi e nemmeno discutere le motivazioni della sua scelta. In più mi confessò che era da gennaio che si teneva dentro questa cosa che aveva deciso di dirmi solo quando "ormai l'aveva superata" cioè a luglio. Quindi mi sono ritrovato spiazzato, incredulo, mortificato e soprattutto solo nel dover digerire questo peso che lei ormai "aveva superato" senza volerne parlare con me. Ho fatto di tutto per riconquistarla ma non avevo speranze in quanto la sua decisione era inamovibile, diceva di non volere più relazioni e di voler pensare solo a se stessa. In più inizialmente avevamo deciso, per separare il lavoro dalla vita privata, di non dire nulla a riguardo a lavoro e questo ha contribuito solo ad aumentare il mio stress. Il vederla felice e spensierata in contrasto alla mia depressione non faceva che crearmi sempre più malessere. Abbiamo passato quindi 2 mesi in cui lavoravamo e condividevamo una casa, senza mai parlare di noi. Alla fine di questo periodo le nostre strade si sono separate ma io ho continuato a scriverle per un pò. Per quanto mi facesse male, poter parlare con lei che era stata un grande punto di riferimento dopo tutti quegli anni mi faceva stare bene. Credevo di star accettando la cosa e di starmi riprendendo gradualmente e speravo di ricevere delle risposte. Successivamente, ad una festa organizzata da un mio amico il 31 ottobre, incontrai una ragazza che mostrò interesse nei miei confronti sin dall'inizio. Non avevo secondi fini ma ebbi modo di parlare molto durante la festa con questa persona e ricambiai il suo interesse in quanto ci trovammo subito benissimo. Il giorno successivo decisi di contattarla e continuammo a sentirci per messaggio. Intanto scoprii che la mia ex ragazza usciva con un mio collega e amico di università, che conoscevo da 3 anni (e che anche lei conosceva da altrettanto tempo) e con il quale avevo un bel rapporto e avevo condiviso molto della mia vita lavorativa e privata. Questo mio amico era sparito da molto tempo dal nostro gruppo di amici per motivi inspiegabili ma ho cominciato a darmi qualche risposta. Dalla mia ex ebbi modo di sapere che questo mio collega si era inventato delle scuse ridicole per motivare la sua sparizione dal gruppo, ma la reale motivazione era per non avere a che fare con me e nel mentre poter frequentare la mia ex ragazza che inconsapevole di ciò lo difendeva ulteriormente, decidendo di tagliarsi fuori dal gruppo insieme a lui. Come se non bastasse io mi ero confidato con questo amico per quanto accaduto con la mia ex ragazza, cercando conforto in lui ma inconsapevole di che cosa invece stava accadendo. La sua omertà ha generato solo rancore nei suoi confronti, in quanto sapevo la verità ma lui ha deciso di tagliare tutti fuori con delle scuse per frequentare la ragazza di un suo amico, per giunta consapevole che ne stava ancora soffrendo. A quel punto mi sentii preso in giro sia da entrambi e decisi quindi di interrompere le comunicazioni con la mia ex andandole a spiegare di persona le motivazioni e continuai poi a frequentarmi con la ragazza che avevo conosciuto alla festa, credendo di voltare pagina definitivamente. In breve tempo uscimmo per il primo appuntamento. Per sua richiesta la sera del primo appuntamento finimmo per dormire insieme e trascorrere anche il giorno successivo uniti. Sul momento mi sembrava tutto un pò strano ma avendo avuto modo di conoscere la sua attuale situazione familiare molto difficile, credevo avesse bisogno di conforto e quindi giustificai questo suo comportamento credendo che le cose sarebbero proseguite in modo più normale e sano. In più siccome era la mia seconda vera esperienza sentimentale, mi sono lasciato un pò trascinare dal momento e dalle emozioni mettendo in secondo piano certi ragionamenti. Abbiamo continuato a trascorrere molto tempo assieme in cui siamo usciti e abbiamo fatto tanto ma questo tempo assieme diventava sempre di più e dato per scontato da parte sua. Non ci ho dato molto peso in quanto in fondo tutto questo mi piaceva, mi faceva sentire amato e importante, ma dopo un pò ci siamo ritrovati a passare insieme quasi 5 giorni la settimana, praticamente a 2 settimane di distanza dall'esserci conosciuti. In più nei giorni in cui non ci vedavamo lei mi scriveva letteralmente dalla mattina alla sera, in modo ossessivo. Io avevo stabilito sin da subito che volevo andare con calma e "non bruciare le tappe" e le avevo spiegato la situazione da cui ero appena uscito ma a quanto pare andavamo a 2 velocità diverse. Ho sempre cercato di tenere il suo passo ignorando che queste cose mi assillavano, perchè credevo
di essere ancora condizionato dalla routine della relazione precedente e che magari avevo solo bisogno di abituarmi e in fondo credevo che lei si moderasse. Ho trascorso dei bellissimi momenti insieme a lei, uno di questi con i nostri amici in comune (quelli della festa) ma il suo continuo volermi, tanto e sempre, mi ha portato ad accumulare inconsciamente molto stress. Non avevo più tempo per me, nemmeno per pensare se le cose potevano funzionare. Mentre tutto questo stava succedendo, non ho idea del perchè, ho cominciato a provare un senso di colpa nei confronti della mia ex e conseguentemente la sua mancanza. Ho pensato che era inutile provare rancore nei suoi confronti e per la sua scelta, e che volendole bene non volevo perderla come amica. Ho creduto che non facesse differenza provare rancore o accettare l'accaduto, perchè non mi avrebbe di certo fatto dimenticare. Ho deciso quindi di accettare perchè mi dava l'impressione di vivere più serenamente e in più di poter mantenere un rapporto di amicizia con lei, in quanto essendo una delle persone che mi conosce di più era per me indispensabile il suo parere da amica e gliel'ho fatto sapere, ricevendo una risposta positiva da parte sua. Contemporaneamente a questo, ho cominciato a realizzare ciò che stavo reprimendo del rapporto con la nuova ragazza e una sera mentre eravamo insieme ho deciso di confessare. Le ho detto che mi sentivo confuso riguardo al nostro rapporto e che avevo bisogno di pensare se me la sentivo di continuare. La sua reazione, inizialmente di tristezza, paura e poi di impazienza è stata molto negativa e inisisteva nel volere una risposta immediata, in quanto non ce la faceva ad aspettare. Ho avuto così l'impressione che come correva nel nostro rapporto, correva anche nelle risposte. Preso dall'ansia e dall'oppressione le ho ripetuto inizialmente che non ero lucido e volevo pensarci prima di darle una risposta ma che in ogni caso avremmo potuto continuare a frequentarci come amici perchè mi interessava e volevo vedere come andavano avanti le cose con più calma e meno pressione. La sua risposta è stata che poteva funzionare solo da fidanzati e non se la sentiva diversamente, quindi sostanzialmente o tutto o niente. A quel punto mi ha dato l'idea di non tenere realmente a me e ho deciso di interrompere. Preso dallo sconforto mi sono confrontato con un mio amico e anche con la mia ex sull'attuale situazione. Ho avuto modo di parlare con la mia ex anche della mia scelta di ricucire i nostri rapporti ma le ho comunque spiegato il mio punto di vista sulla situazione, in particolare nei confronti del suo attuale fidanzato e mio collega universitario. Come io avevo accettato la sua scelta sentimentale pur di mantenere un buon rapporto con lei e non perderla, speravo lei fosse disposta ad accettare che momentanemente avrei provato un pò di tristezza e rancore nei comportamenti del suo fidanzato verso di me e verso il nostro gruppo di amici. Pensavo fosse lecito, sono stato sincero nei suoi confronti. Pensavo tenesse a me come amico come io a lei. E invece, proprio per questo, ha deciso di troncare definitivamente i rapporti perchè non poteva sopportare che io provassi questo. Da quel momento allora ho deciso anche io di tagliare i ponti e continuare per la mia strada per quanto facesse male, per il bene di entrambi, consapevole di aver fatto tutto il possibile. Nel mentre è passata una settimana da quando ho chiuso con la ragazza della festa e comincio a sentirmi parzialmente in colpa per aver reagito così, ma sono stato troppo vincolato e senza tempo per pensare. Continuo a pensare ai momenti felici insieme ma anche alle cose che non andavano e non so se riscriverle per provare a ripartire da capo spiegandole bene ciò che non andava cercando un dialogo con lei o lasciar perdere visti i suoi comportamenti. Non capisco se sto provando questo per pena di averla fatta soffrire o se è perchè mi sento solo e ho bisogno di colmare un vuoto o se invece lo voglio veramente. Non riesco a fare chiarezza sui miei sentimenti ma ho paura a parlarle perchè non vorrei che poi, preso dalla situazione, accettassi di continuare la relazione per poi pentirmene nuovamente. Quando le avevo detto quello che non andava per me, la sua reazione era stata un pò come se io fossi un suo "oggetto dei capricci" che poteva essere solo come voleva lei e nient'altro e questo mi fa male. Però non capisco se questo è stato un suo modo di reagire, che non ha mostrato il vero di lei e quindi devo continuare. Poi il suo essersi innamorata così presto di me (almeno così diceva) mi fa pensare ad una scarsa maturità emotiva da parte sua e di conseguenza che non lo fosse sul serio, e che fosse tutto falso dal principio (ci tengo a precisare che lei non si è più fatta viva), ma potrebbe semplicemente essere una cotta. Però al tempo stesso mi sento come se stessi perdendo un'occasione e vorrei capire che cosa fare, se lasciar perdere, prendermi del tempo ed andare avanti o riprovarci. Vorrei capire se tutto questo è stato un errore da parte mia, una relazione sostitutiva per colmare delle mancanze oppure no. Eppure i miei sentimenti per lei sono stati sinceri fino a che le cose non sono andate fuori controllo. Vorrei capire che decisione prendere perchè continuo a pensarci senza una soluzione.
Vi ringrazio per il tempo dedicatomi.

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Buongiorno Nick

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Dott.ssa Alice Noseda Psicologo a Lecco

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9 DIC 2021

Buonasera Mattia,
seguo con attenzione la tua preoccupazione e richiesta.
Mi dispiace molto per il disagio che stai attraversando.
Resto disponibile anche online se vorrai cercare di parlarne in uno spazio di ascolto e supporto per gestire al meglio questa situazione.
Cordiali saluti.

Dott.ssa Margherita

Dott.ssa Margherita Romeo Psicologo a Roma

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8 DIC 2021

Salve Mattia, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata.

Ritengo che possa essere utile per Lei richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.

Credo che un percorso psicologico ad approccio cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare i pensieri negativi, rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sintomatologia ed impediscono il benessere desiderato.

Resto a disposizione, anche online.

Cordialmente, dott FDL

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