Difficoltà nell'autoerotismo dopo fine di relazione

Inviata da Mariano · 10 lug 2020

Gentilissimi dottori,
sono un ragazzo di 25 anni e alcuni mesi fa sono stato lasciato dalla ragazza di cui ero innamorato. A detta sua, non ricambiava più i miei sentimenti. Non è stato facile accettare la cosa, anche perché non mi aveva dato avvisaglie di ciò. Ho provato non poca sofferenza ma ho cercato di andare avanti.

Il punto che vorrei sottoporre alla vostra attenzione riguarda l'autoerotismo e il desiderio sessuale: prima della rottura, o anche quando ero single, praticavo la masturbazione regolarmente e senza alcun problema.
Da quando sono stato lasciato, invece, toccarmi mi è diventato impossibile, scaccio del tutto questo bisogno, poiché inevitabilmente penso a lei e dopo l'atto provo un senso di vuoto profondo e una sofferenza che mi svilisce. Da allora quindi, evito. E la consapevolezza che lei, avendomi lasciato, probabilmente non mi desidera più fisicamente, mi ferisce ancora profondamente.
Mi è capitato di avere orgasmi notturni in sogni in cui faccio ancora l'amore con lei. E sento ovviamente di desiderarla, ma stranamente in maniera più forte rispetto a quando stavamo insieme, anzi a volte durante la nostra relazione non sempre riuscivo a raggiungere l'amplesso. Ad oggi invece il pensiero (proibito) di lei sembra essere l'unica cosa che mi procurerebbe piacere, se non fosse che preferisco evitare la masturbazione per paura di provare quel senso di angoscia subito dopo.

Volevo semplicemente chiedervi se è normale e fisiologico, se magari è necessario che passi ancora del tempo o se è il caso che ne parli con uno specialista. E se devo sforzarmi di praticare autoerotismo quando ne sento il bisogno fisico anche se mentalmente mi provocherebbe sofferenza.
Vi ringrazio in anticipo per qualsiasi risposta e consiglio saprete darmi.

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Miglior risposta 11 LUG 2020

Caro Mariano, provare sofferenza e vuoto alla fine di una relazione è normale e naturale. A volte questa sensazioni, insieme con il senso di svalutazione di sè che Lei riferisce, incidono Anche sulla funzionalità sessuale sia direttamente che indirettamente. Sembra che Lei, in questo momento, abbia associato la sessualità alla Sua ex, e di conseguenza questo Le impedisca di viverla serenamente da un lato, e dall'altro tragga grande piacere quando, nei sogni, può raggiungerla. Le sensazioni di vuoto e di impossibilità che riferisce potrebbero avere a che fare con quelle legate alla relazione come possibilità vuota. Il nodo sarebbe allora legato alla rielaborazione della fine della storia, verosimilmente mettendo a tema un paio di punti che necessitano però di più informazioni (ad es, come è iniziata la storia, come è finita, come era la sessualità prima e durante, quali progetti aveva per questa relazione, ecc). È plausibile che risolva il Suo problema con il risolversi della sofferenza legata alla fine della relazione (Lei non sembra riferire una franca disfunzione ma piuttosto un evitamento), ma può valutare di chiedere un aiuto professionale in merito per uscirne prima e meglio, e per evitare che questa modalità divenga consolidata. È anche possibile fare dei piccoli esercizi esperienziali lavorando sulle fantasie durante l'autoerotismo, che può provare anche da solo. In bocca al lupo! DP

Dott. Daniel Michael Portolani Psicologo a Brescia

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11 LUG 2020

Gentile Mariano,
praticare la masturbazione in assenza di una relazione di coppia può essere comprensibile ma lo è di meno quando è in essere una relazione.
Il fatto , poi, da lei riferito di aver avuto a volte difficoltà nell'amplesso è indicativo di probabili problemi interpersonali che sono stati sottovalutati e possono aver causato la crisi e la rottura.
Viceversa, nei sogni e nelle fantasie inconsce, in assenza di un contesto reale, tutto sembra apparentemente andare per il meglio.
Il suggerimento è di approfondire a posteriori, in un percorso di psicoterapia, le dinamiche che hanno portato al danneggiamento della relazione per poter essere più accorto e competente in futuro.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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