Limbo di genere

Inviata da Fenix · 15 ott 2023 Orientamento sessuale

Salve a tutti. Ho 30 anni e sono un ragazzo trans.
Sono nato femmina ma da sempre mi sono sentito un uomo intrappolato nel corpo di una donna.
Il mio percorso di transizione è cominciato a novembre del 2022. Ho contattato un associazione che mi ha messo in contatto con una psicologa. Dopo svariati colloqui psicologici ho avuto il via libera all'assunzione di ormoni mascolinizzanti (testosterone, testoviron), pertanto sono sotto cura ormonale da 7 mesi. Ad agosto 2023 ho effettuato l'operazione di mastectomia per ricostruire un torace maschile.
Mi sento finalmente bene con me stesso fisicamente e psicologicamente. Il mio unico problema è che mi ritrovo di fronte all'ultimo step da fare, cioè la rettificazione dei documenti. Non ho in mano pero nessuna relazione nè diagnosi effettuata dalla mia psicologa con la quale ho svariati problemi organizzativi-professionale e relazionali. Non percepisco chiarezza nelle sue risposte, non ho in mano nessuna ricevuta delle sedute effettuate e questo mi crea disagio nel continuare il mio percorso con lei.
Ho una specie di "tassa" fissa mensile nonostante svariate volte le ho comunicato di avere problemi economici.
E' un anno quasi che sono quasi "costretto" ad effettuare più sedute psicologiche durante il mese nonostante io non ne percepisca la necessità. Molto spesso durante la seduta capita di rimanere in silenzio. Ho un lavoro a tempo indeterminato che mi soddisfa in ogni suo punto, ho una famiglia fantastica che fin da subito ha compreso il mio disagio, ho una compagna da 5 anni che mi affianca, supporta e incoraggia continuamente per far si che io continui questo mio percorso verso la felicità e il benessere.
La mia domanda è se è normale, per un percorso che dura da un anno, non avere nulla in mano. L'endocrinologo da cui sono in cura ha ricevuto in privato la mia relazione dalla psicologa stessa per dare il via alla mia cura ormonale. Mi sento come se per arrivare alla rettificazione dei documenti io debba portarmi avanti queste infinite sedute fino all'arrivo in tribunale.
E soprattutto mi chiedo se tutto questo fa parte di una prassi, o se una volta avuta la cura ormonale e la relazione (che non mi è stata concessa) avrei potuto anche evitare di continuare il percorso psicologico.

Ringrazio qualora possiate dare risposta ai mille quesiti.

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