La solitudine che mi divora da anni
Buongiorno, cercherò di essere breve per riassumere il mio problema.
Ho 25 anni, lavoro come operaio. L'unico lavoro che sono riuscito a trovare dopo aver mollato l'università. Ero davvero bravo allo scientifico, tutti avevano altissime aspettative su me. I miei mi costrinsero (a forza, nel senso pragmatico del termine) ad iscrivermi a medicina. Passai il test ma mentii dicendo di non averlo fatto.
Odio gli ospedali, e soprattutto non volevo fare quella vita. Mi iscrissi comunque a ingegneria per non deluderli.
Feci 1 anno, poi passai a chimica (passando il test) ma per problemi familiari inizia a stre a casa ( avevo paura che mio padre picchiasse mia madre, ricorderò sempre una sera che mi chiese di accompagnarla a letto perché aveva paura e un'altra in cui si nascoste dietro di me tremando. Tralasciamo poi tutte le litigate fatte negli anni in cui mi mettevo ad ascoltare di notte i loro litigi)
Successivamente, provai a fare dei corsi come disegnatore tecnico. Non ho mai trovato lavoro. Amici che non hanno mai fatto niente e non sapevano usare i programmi sono stati assunti anche vicino a casa, io no. Solo colloqui sporadici.
Attualmente il mio lavoro comunque non mi dispiace troppo. O almeno riesco a sopportarlo per il momento. Ma sono sempre in cerca, (l'azienda dove vorrei andare, nonostante abbia portato il cv direttamente al capo (mio zio conosce il padre di lui), non mi ha fatto nemmeno il colloquio)
Faccio tante cose, anche fuori dal mio contratto, (anche cose che fa gente con più di 5 anni di esperienza). Non so se però se per fiducia ed "intelligentza" o perché sono gentile e dico molto spesso si.
Il vero problema però è la SOLITUDINE.
A 25 anni non ho mai baciato una ragazza, nemmeno un abbraccio.
Al liceo ero davvero bruttino, l'università l'ho fatta studiando a casa per il problema di papà) gli amici mi hanno abbandonato subito (nonostante alcuni conoscessero la situazione a casa), durante il covid poi ho perso 2 anni senza fare niente.
Non esco mai la sera (da più di 6 anni) mai una vacanza, perchè non ho più amici. Sono completamente "avulso" dal mondo.
Negli ultimi anni, mi sono costruito un bel fisico, superiore al 80% delle persone (alcuni mi fanno anche i complimenti), ho cercato di curarmi in aspetto e soprattutto in conoscenza. Mi tengo informato sulla politica interna ed estera, so molte cose e leggo libri di psicologia, storia e saggi antichi. Mi reputo e mi sono sempre reputato una persona molto intelligente ("anche perchè" sono entrato nel Mensa). Sono capacissimo a fare lavori di idraulica, elettrici etc etc taglio l'erba, e la legna per il camino.
Vedo però gli altri, tutti fidanzati, e mi chiedo COSA MI MANCHI.
Non sono cattivo, pesante e scortese, ma gentile con tutti.
Però comunque mai uno sguardo da una ragazza, mai un segno di avvicinamento, mai nulla di nulla.
(Personalmente nonostante i miglioramenti mi ritengo comunque un ragazzo bruttino anche se 2 mie colleghe con cui lavoro ogni giorno mi dicono sia un bel ragazzo, ho usato pure le app di incontri è ho ricevuto dei match, che però essendo molto lontani non ho mai avuto quella voglia di impegnarmi)
La solitudine mi sta divorando, a lavoro, o quando torno a casa in macchina penso alla mia situazione. E mi viene da piangere. E soprattutto penso che non avrà mai fine.
Mi chiedo sempre il PERCHè e la risposta che mi do sempre è NON LO SO.
Anche a lavoro, niente di niente. Siamo per 90% ragazze, tutte fidanzate tranne 3.
Una la trovo bellissima. È molto bassa (1e50) cosa che mi ha sempre fatto impazzire anche se non so perché.
Però come disse Dante "ella altrui saluta" nel senso che almeno a me non degna di uno sguardo e non si è nemmeno mai presentata. Non c'è nemmeno modo di parlare, la vedo solo quando va in bagno, lavorando in due reparti differenti. (penso poi dalla mia totale inespreinza che se fosse interessata avrebbe almeno cercato uno sguardo o una parola)
Le altre due mi piacciono esteticamente meno, ma non le rifiuterei mai se mi invitassero a uscire, non sono quindi nemmeno "pretenzioso"
Ma comunque anche da parte loro non noto nemmeno un minimo interesse.
Anche in questo ponte del 25 aprile mi sono sentito svuotato. Gli altri sono usciti, andati a fare un giro mentre io sempre a casa a tagliare lerba e a fare la legna. Non mi sono nemmeno riposato. Con questi pensieri mi sento sempre spossato e stanco. Ho smesso anche di leggere, mi alleno male e mangio male.
Quello che mi manca è avere un abbraccio. Una ragazza che mi dica "sono orgoglioso di te" "non importa se hai sbagliato ci riproviamo insieme" e cose così. Mi manca quello, tra tutto.
Anche la psicologa da cui vado, mi dice che arriverà perchè non sono brutto e sono degno di avere una persona accanto perchè non sono cattivo.
Ma comunque mi sento perso e forse non riesco ad esprimere a modo quello che sento.
Sono stanco di essere solo.
Grazie per aver letto, a chiunque si è preso del tempo per leggere della mia tristezza.
