La paura e il blocco può precludere l’inizio di una relazione?
Gentili Dottori,
Da circa un mese frequento una ragazza delle mie zone, stessa età (29 anni). Inizialmente le cose sembrano andare molto bene, usciamo per aperitivi, andiamo a cena e anche le conversazioni sono stimolanti. Faccio una premessa: una sera mi raccontò che una delle sue uniche relazioni “serie” con un ragazzo è durata 11 anni (erano ad un passo dal matrimonio, ma le cose poi erano smorzate e, a detta sua, anche se non sicura, disse di essere stata tradita). Da due anni a questa parte, salvo brevi conoscenze, è sempre rimasta single, riprendendosi la sua indipendenza e diventando completamente un’altra persona (sia mentalmente che fisicamente, in meglio). Inizialmente mi disse anche che questa cosa l’aveva superata, ma che voleva dirmela perché riteneva che non tutti fossero disposti ad intraprendere una relazione con lei dopo questa importante storia. Dal mio punto di vista non mi sono mai fatto nessun problema a riguardo, soltanto le dissi che non avevo nessuna fretta e che ci saremmo conosciuti con molta calma ed eventualmente costruito nel tempo qualcosa insieme. Infatti, ci sentivamo solo un paio di volte al giorno e anche le uscite non erano quotidiane (ci siamo visti più o meno 7/8 volte nel mese). Dopo quella sera abbiamo continuato ad uscire, non nego che, vista l’attrazione fisica, siamo andati a letto, ma tutto pareva andare bene. L’altra sera, tuttavia, mi dice che non vuole continuare la conoscenza perché si sente bloccata e ha delle paure, insomma qualcosa non la convince (ma non mi dice cosa). Mi ha solo aggiunto che ci aveva pensato nei due giorni precedenti. Ho cercato di approfondire parlandone ma è rimasta molto sulle sue e inflessibile. Mi dice anche che non essendo convinta al 100% preferisce non andare avanti e non illudermi. Le chiedo se avessi sbagliato qualcosa o magari ci fosse stato qualcosa in me che non le andava, ma mi dice che non sono io il problema. In seguito ho provato a scriverle per avere dei chiarimenti, sopratutto se era qualcosa legato a me o altro, ma la sua risposta è rimasta molto vaga e ha chiuso il messaggio dicendomi che non è stato facile nemmeno per lei. Ad oggi, purtroppo, sto male della cosa, sia per non aver ricevuto più dettagli sulle motivazioni e sia perché pur essendomi offerto di affrontare le cose insieme non c’è stato verso. Avrei preferito mi avesse detto “non mi piaci abbastanza” o “ho un altro” o qualsiasi altra cosa per farmene una ragione. Chiedo gentilmente se secondo voi può essere effettivamente la verità, come posso comportarmi in merito e se magari aspettare qualche giorno per provare a riavvicinarmi e capirne di più. (La cosa è successa due sere fa). Grazie mille
