Lui si avvicina a me 3 anni fa, ma per almeno un anno, io non mi impegno mai seriamente, perché ho nel cuore il mio ex, e sopratutto perché credo che lui non faccia al mio caso.
Con il tempo però mi lego a lui, nonostante il suo modo di comunicare con grossi insulti mi impedisce di aver veramente stima di quest'uomo.
Eppure dopo ogni sfuriata, parole orribili, alzate di mano, io mi ritrovo tra le sue braccia.
Convivo per qualche mese a casa sua, con i suoi figli, ma i miei spazi sono completamente annullati.
Si litiga anche davanti ai bimbi, mi sputa in faccia e dice di andarmene lanciandomi le miei cose dalle scale.
Cerco casa, e il giorno che me ne vado mi incolpa di non averlo mai amato, perché non lo avrei mai dovuto lasciare.
Eppure non riesco completamente a lasciarlo.
Quando non lo sento, penso continuamente ai momenti più piacevoli passati insieme.
Contorno i ricordi di bei merletti.
Mi manca sessualmente, perché li davvero la storia funzionava.
Mi manca la sensazione di casa, di nido che mi regalava.
Poi però appena mi riavvicino, riaffiorano inesorabilmente tutte le differenze che abbiamo, ed io, pur standogli accanto, provo una certa riluttanza.
Questa cosa lui la percepisce e logicamente si arrabbia con me.
In questo momento lui è più lucido.
Dice che non riuscirà mai a darmi quello che voglio, che ogni volta che mi riavvicino gli faccio del male, e che fondamentalmente io non sono mai stata innamorata,
altrimenti mi sarei comportata diversamente.
Vorrei che tra noi funzionasse, ma nel mio profondo capisco che in questi anni abbiamo infangato troppe volte la nostra storia.
Vorrei staccarmi totalmente da lui, ma vedendolo spesso girare nel paese, mi rimane davvero difficile.
Esiste un modo efficace per uscire da una storia malata?
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9 FEB 2016
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Gentile Minù,
l'unico modo per uscire da questa storia che lei stessa, a ragione, definisce malata è quello di iniziare a coltivare la sua autostima che al momento è inesistente, tramite un percorso di psicoterapia.
Lei è andata già ben oltre il consentito e mi auguro che provveda da subito a contattare un bravo terapeuta prima che il degrado di tale relazione la sommerga completamente senza che lei se ne renda conto.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
10 FEB 2016
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Cara Minù..
quello che scrivi è davvero drammatico e, soprattutto, la cosa piu drammatica è che tu non ti rendi conto del grado di svilimento di te stessa in cui sei caduta con questa relazione.
Devi assolutamente riprenderti e assumere un comportamento dignitoso.
Purtroppo questa persona, di cui dici di essere innamorata, ma io credo che sia dipendenza affettiva, è un soggetto più che problematico, violento e colpevolizzante.
Tieniti lontana e dimenticalo, per non doverci ricascare qualora lui si rifaccia vivo (è possibile); questi soggetti non desiderano perdere del tutto le loro vittime preferite.
Per poter uscire definitivamente dalle complicanze emotive che la storia ti ha creato, è meglio che tu faccia un percorso di psicoterapia che ti assicuri una crescita personale e una maturazione emotiva.
Confronto a lui sei come una bambina del tutto indifesa.
Un caro saluto
Dott. Silvana Ceccucci psicologa psicoterapeuta
9 FEB 2016
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
E si, Minu',hai detto bene, e' una relazione malata. Malata non tanto perché lui e' uno psicopatico, ma per il fatto che tu ne abbia bisogno. Viene da pensare che tu abbia visto, o subito, violenze in famiglia. Spero perlomeno che tu abbia una autosufficienza economica, perché se ne dipendessi anche finanziariamente sarebbe un grosso problema. Come sicuramente saprai, hai bisogno di un aiuto professionale. Coraggio, se ne esce. Dott.ssa Papadia
8 FEB 2016
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Cara Minù,
certo, esiste un modo per uscire da una storia malata. E' l'amore per se stessi.
La dinamica che ha descritto è tipica di chi ha così tanto bisogno d'amore da "barattarne" la forma: "Pur di ricevere l'amore che vorrei mi accontento di qualcuno che mi insulta, che mi dice parole orribili e che mi tratta in maniera pessima".
Questo dipende dal rapporto che abbiamo con noi stesse. In questi casi ci aggrappiamo alla speranza che l'altro possa cambiare e ci leghiamo all'ideale del partner più che a come è realmente.
Certo, quando ce ne allontaniamo ne sentiamo inevitabilmente la mancanza, ma man mano che acquistiamo fiducia in noi stesse la mancanza si affievolisce e ci sentiamo più "meritevoli" di una relazione sana.
Un percorso terapeutico può darle sicuramente l'opportunità di riscoprirsi e di acquistare più fiducia e stima per se stessa.
I miei più cari auguri,
Dr.ssa Ilaria Terrone, Bari
