Incapacità di provare sentimenti nel lungo periodo?
Alcuni mesi fa ho conosciuto un ragazzo. Già a primo impatto mi attraeva ma avvertivo dallo sguardo nelle foto un qualcosa di strano in lui. Mi sono decisa a messaggiarci, e lui era davvero simpatico oltre che bello, tanto che alla fine ci siamo scambiati i numeri. Abbiamo chattato per qualche settimana, ma per i vari impegni non ci vedevamo mai e nel frattempo mi sono fidanzata. Dopo alcuni mesi gli ho scritto, scusandomi anche per il mio distacco, e lui è stato molto cordiale con me, con me, come se ci fossimo sentito giusto il giorno prima, e mi ha offerto di andare a bere un caffè che però ho dovuto rifiutare. Ma abbiamo continuato a messaggiare nei giorni successivi, io gli ho cominciato a fargli una serie di domande generali sulla sua età ecc, ma lui era schivo e mi diceva che al momento giusto me l'avrebbe detto, solo che puntualmente essendo curiosa, lo tartassavo e lui cambiava argomento. Finalmente ci siamo incontrati ed era davvero stupendo, dolce, divertente, mi chiedeva un sacco di info senza però rispondere alle mie di domande, era speciale. Ma la situazione è precipitata e ci siamo baciati, solo che essendo fidanzata mi sono staccata, perché il mio intento non era quello di tradire il mio ragazzo, solo che lui era così coinvolgente e non ho resistito e siamo andati oltre al bacio consumando il rapporto. Dopo qualche giorno ho saputo che tra qualche mese sarebbe partito, ed i nostri incontri si sono intensificati, stavo male nel tradire il mio ragazzo, stavo male sapendo che lui sarebbe partito, ma provavo molto piacere, e poco a poco iniziavo a nutrire sentimenti verso di lui. Dopo ogni rapporto mi chiedeva la valutazione da 1 a 10, e mi mandava sms in cui diceva gli era piaciuto molto, ringraziandomi.
Una volta gli avevo parlato dei test attitudinali che facevano alcune università di psicologia, e lui scherzando aveva detto che a quel tipo di test avrebbe preso di sicuro 0.
E nel frattempo l'ho cercato su internet basandomi sul cognome che avevo visto sul campanello di casa, e son venuta a conoscenza della sua identità. Ma un giorno ha voluto vedermi per parlarmi, ma poi ha cambiato idea liquidandomi per messaggio, senza dare spiegazioni e dicendo solo che non dovevamo più vederci e che è stato bello conoscermi.
Dopo quasi due mesi si è rifatto vivo per scusarsi e per dirmi che si era allontanato perché iniziava a provare qualcosa per me è che non essendo abituato si era spaventato.
Così i nostri incontri son ricominciati, ma avevo notato che alternava fasi di dolcezza a fasi glaciali, soprattutto dopo il rapporto, e negli ultimi incontri aveva totalmente cambiato atteggiamento prendendomi anche in giro e diventando scorbutico, e sbruffone.
L'altro ieri al nostro ultimo incontro l'ho abbracciato, ma stavolta era rigido, poi ha iniziato a dirmi che aveva notato che avevo cambiato atteggiamento con lui, ed io ho ammesso che iniziavo a volergli bene. Al che lui ha detto che invece non provava nulla, e che qualche ora prima si era visto con un'altra che puntava da due anni. Mi ha raccontato che non prova sentimenti, che non si è mai innamorato o fidanzato, anche se è alla ricerca di una ragazza che possa piacergli oltre all'esteriore.
Poi io gli ho chiesto se al di fuori della sua famiglia ha mai voluto bene a qualcuno, e mi ha detto di no, nemmeno ai suoi pochi amici, e che preferisce girare da solo a cercare ragazze con cui sfogarsi fisicamente.
Mi ha mostrato le foto di tutte le ragazze con cui aveva a che fare, in particolare di una che a suo dire è stata l'unica alla quale ha voluto un po' bene, ma che è anche stata l'unica a scoprire tutte le sue bugie, e che ora lo odia.
Io sapevo che mentiva sulla sua identità, ma lui ha ammesso che ha sempre indossato una maschera per attirarmi, che però non considera le ragazze con cui va non sono numeri, e che si schifa da solo per ciò che fa, per la persona che è, ma che non ci può far nulla.
Ha detto che la sua giornata tipo è formata da ragazze, palestra e calcio, oltre alla TV ed alla musica.
È un ragazzo che ha avuto episodi forti di bullismo anni fa, e che per ragioni calcistici ha sempre dovuto viaggiare fin dall'adolescenza.
Ma molta gente l'ha sempre stimato per i suoi modi di fare, senza sapere che era un bluff, sembrava così perfetto. Anche perché nelle attività dà sempre il massimo di sé, è molto sveglio e cerca sempre di realizzare gli obiettivi.
La cosa che più mi spaventa è che già ai primi tempi mi aveva accennato al fatto che avesse delle piccole manie, ma pensavo scherzasse, dal contesto.
Mi fa ancora più paura il fatto che lui mi fa pena, e che in un certo senso sono riuscita ad avvertire ciò che stava accadendo, anche se non sono molto empatica.
Vorrei sapere se la sua propensione a non legarsi ed a usare le persone possa essere una patologia?