Gentile psicologo, ho 32 anni, un bel pò di storie alle spalle, durate molto poco e tutte finite non per mio volere.
Non riesco a capire dove sbaglio, e perchè il copione si ripete sempre.
Conosco una persona, c'è interesse, ci frequentiamo, all'inizio sembra andar bene, mi affezziono ed ecco cominciare i problemi, vado in ansia, sento il continuo bisogno di controllare, dove va, cosa fa, cominciano le mie scenate di gelosia, e dopo poco mi sento ripetere quasi sempre la stessa frase "senti non ti ho promesso niente, non voglio impegnarmi in una storia seria, se vuoi ci vediamo ma molto liberamente".
Per non perdere la persona, e andando contro la mia voglia di un rapporto duraturo, accetto la situazione.
Loro cambiano, sono assenti, e sono io a portare avanti il "rapporto" elemosinando un pò di bene. Quasi tutti ad un certo punto si negano e dopo poco li vedo felicemente fidanzati.
Dove sbaglio? Sono certa che il problema è in me.
Le mie amiche dicono che fin quando non comincerò a volermi bene e rispettarmi la vita continuerà a mettermi alla prova facendomi capitare la stessa cosa e io continuerò a soffrire.
Grazie in anticipo per le risposte
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31 AGO 2015
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Gentile lettrice,
lei ha capito benissimo dove sbaglia e lo ha anche descritto molto bene.
Il punto è che non è capace, da sola, di modificare quelle parti di sè che riguardano senso di insicurezza e bassa autostima, per poter avere nel rapporto di coppia un atteggiamento più tranquillo e meno opprimente che fa scappare sistematicamente il partner.
Se davvero questa situazione la fa dispiacere, intraprenda un percorso di psicoterapia e lo porti avanti perchè è l'unica possibilità che c'è per correggere stabilmente questo schema disfunzionale ripetitivo.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio Campagna (Salerno)
31 AGO 2015
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Gio,
se lo schema tende ripetersi uno si aspetta che capiti di nuovo. Sarebbe da interrompere, ma è difficile. Partirei dall'inizio. Da come lo ha descritto sembra che le sue paure di perdere la persona affiorino abbastanza presto sotto forma di scenate di gelosia. Provi a controllare un po' di più queste. Quando s accorge che si stanno innescando queste sensazioni e pensieri dovrebbe provare a mantenere un po' di tranquillità tenendo presente che la persona non la sta veramente lasciando, né si sta allontanando da lei; semplicemente vuole mantenere il proprio senso di libertà. Provi, le potrebbe fornire nuove lumi sul da farsi. La saluto e resto a sua disposizione. Un saluto
31 AGO 2015
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Gentile Gio,
la sua lettera fa ipotizzare che lei soffra di una notevole "paura dell'abbandono" che purtroppo probabilmente agisce come fattore facilitante l'abbandono stesso.
Per uscirne sarebbe utile capire da dove origini questa paura e ciò lo si può fare con l'aiuto di uno psicologo psicoterapeuta. Lo stesso professionista può guidarla ad affrontare la vita con altri strumenti più adattativi.
Sedute di psicoterapia della Gestalt potrebbero essere molto efficaci.
cordiali saluti
31 AGO 2015
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Cara Giò,
quando ci ritroviamo a vivere ripetutamente le stesse situazioni e "il copione si ripete sempre" vuol dire che abbiamo bisogno di comprendere quale meccanismo comportamentale inconscio in noi si ripete. Tutti siamo abituati a riversare nel partner i bisogni infantili non soddisfatti che, inevitabilmente, ci portiamo dietro e proiettiamo sugli altri che, appena se ne accorgono, si ritraggono e fanno un passo indietro.
Credo sia molto importante iniziare un percorso di crescita con un esperto per affrontare la questione e approfondire le dinamiche relazionali che ha sviluppato sin da bambina, le sarà sicuramente utile ad operare i cambiamenti necessari per scrivere finalmente un nuovo copione, questa volta soddisfacente.
31 AGO 2015
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Cara Gio,
è stata brava a notare il ripetersi di questo schema che non le consente di avere relazioni durature.
Dal suo messaggio sembra vi sia un forte bisogno di controllo e di rassicurarsi dell'amore dell'altro che, puntualmente, sfocia nel tirarsi indietro del partner che si sente soffocato dal controllo e teme di perdere il diritto di essere se stesso.
Intendiamoci, il suo bisogno di conferme e sicurezza è legittimo, anche se agito in modo talmente intenso da apparire intrusivo, Quindi ciò che va riequilibrato è il modo, non tanto l'intenzione.
Potrebbe valutare un percorso di sostegno psicologico per conoscere se stessa, i suoi meccanismi relazionali, riequilibrare l'autostima e imparare strategie di gestione dell'ansia che la porta a controllare il suo partner.