Sono tre anni che siamo fidanzati lui ha 34 anni, finalmente ha ammesso questa cosa dopo diversi anni.. e che Non è colpa mia perché Non gli vado incontro. Arriva a dirmi che non posso mettere una gonna, o soffrire se a lavoro parlo con un collega di sesso maschile… oppure non poter andare a un concerto.. è sempre stato così anche nella sua precedente storia.. ora vuole iniziare un percorso da uno psicologo..ho deciso di stargli vicino Ma x me Non sarà facile..xkè lui dice che devo continuare ad assecondarlo x ora..Ma io ormai perdo la pazienza facilmente..e lui inizia a essere aggressivo perché non lo sò prendere..cosa devo fare? Devo andarci anch' io x capire come posso aiutarlo? O devo fare una terapia di coppia?
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16 OTT 2012
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Gentile Claudia, a mio parere lei deve riflettere molto bene sulla sua scelta di restare all'interno di un rapporto di coppia in cui le viene imposto di rinunciare alla sua autonomia, e di accettare che si limiti la sua libertà anche con intimidazioni , o peggio, con comportamenti aggressivi e violenti. La gelosia patologica è una disturbo molto difficile da trattare, spesso sostenuto da pregiudizi culturali radicati, e nonostante il percorso intrapreso non è certo che il suo compagno cambi in tempi brevi il suo atteggiamento verso di lei, e verso le donne in genere.
Le consiglio quindi di considerare bene le sue scelte, focalizzandosi sui suoi bisogni e sui suoi sentimenti reali, evitando le trappole del senso di colpa.
Un cordiale saluto
16 OTT 2012
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Buongiorno gentile Claudia,
oltre ai preziosi suggerimenti dei miei colleghi vorrei aggiungere che comunque l'equilibrio di coppia è ora precario vista la tensione in cui tutti e due voi siete immersi. Potrebbe essere importante che anche lei si faccia aiutare da uno psicologo per recuperare la calma nel relazionarsi col suo fidanzato. In questo modo aiuta se stessa e dopo tante privazioni può giungere a nuovi sentieri di comprensione di quello che il suo fidanzato le sta mostrando con il suo disturbo psicologico.
Cordialmente
Dr.ssa Anna Mostacci Psicologa Psicoterapeuta
16 OTT 2012
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gentile signora Claudia,
il problema della gelosia "patologica" come dice lei, può avere varie cause (anche importanti!) e per ciascuna una terapia specifica elaborata secondo dati raccolti durante un periodo di valutazione non tanto della coppia quanto del suo ragazzo. Quindi si tratta di contattarre quanto prima un capace psicoterapeuta per aiutare il suo ragazzo a superare il suo problema che purtroppo infastidisce lei
dr Paolo Zucconi, a Udine psicoterapia e sessuologia comportamentale
16 OTT 2012
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Gentile Claudia,
la motivazione ad intraprendere un percorso terapeutico da parte del suo ragazzo è già un passo importante. La gelosia spesso e volentieri ha a che fare con vissuti personali, salvo quelle situazioni in cui palesemente si attivano comportamenti che possono ledere l'armonia di coppia. Quindi, una terapia individuale può sicuramente aiutarlo e poi in un secondo momento, si potrebbe pensare ad un lavoro che coinvolga anche lei.
Cordiali saluti
15 OTT 2012
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Gentile Claudia,
la comprensione che il suo ragazzo le chiede può essere per lei difficile e costarle un ulteriore sacrificio; si sente tuttavia dalle sue parole la disponibilità a mettersi in gioco in prima persona per aiutarlo e supportarlo. In considerazione del percorso intrapreso da lui, immagino individualmente, può essere eccessivo proporgli anche una terapia di coppia, benché questa possa essere una strada particolarmente adatta alla vostra situazione; nel caso invece in cui lei stessa desiderasse prendersi uno spazio di riflessione dove esprimere i suoi vissuti e le sue difficoltà in questo rapporto, potrebbe rivolgersi individualmente ad un professionista. Spesso infatti, rimanendo focalizzati sulla sofferenza dell'altro e cercando di andargli incontro, trascuriamo invece il nostro benessere e rinunciamo a spazi di libertà importanti. Qualora lo desiderasse, può contattarmi anche tramite questo sito. Un cordiale saluto, dott.ssa Lucia Mantovani, Milano