Inviata da Vito65957@gmail.com · 9 ago 2023Autostima
Ho uno zio al quale ultimamente anche l asssitente sociale del paese ha detto che gli servirebbe una visita psichiatrica, da piccolo quando andavo a casa dei miei nonni mio zio e mio padre ( fratelli) litigavano quasi alle mani. Questo mio zio grida ,si veste un po trasandsto e la casa non è molto pulita, non fa nulla ,io fisicamente assomiglio a lui e non ho una buona immagine di me anzi ho un altro ideale vorrei sapere se questa cosa centra con lui
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10 AGO 2023
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Gentile Utente,
Grazie per aver condiviso la situazione familiare che sta vivendo. È evidente che la condizione di suo zio e le dinamiche familiari stanno influenzando i suoi pensieri e sentimenti su se stesso.
Le relazioni familiari possono avere un impatto significativo sulla nostra autostima e sull'immagine di noi stessi. Se si è cresciuti in un ambiente in cui c'è stata tensione, conflitto o comportamenti problematici, può essere difficile separare la propria identità da quella degli altri membri della famiglia.
Tuttavia, è importante ricordare che siamo individui unici e che non siamo definiti esclusivamente dalle nostre famiglie o dalle persone a cui assomigliamo fisicamente. Le somiglianze fisiche non determinano chi siamo come persone o come ci comportiamo.
Se sta lottando con l'immagine di sé e con l'identificazione con suo zio, potrebbe essere utile cercare il supporto di un professionista della salute mentale. Un terapeuta o uno psicologo può aiutarla a esplorare i suoi sentimenti, le sue credenze e le sue aspettative su se stesso in un ambiente sicuro e confidenziale.
Lavorare con un professionista può aiutarla a comprendere meglio le radici dei suoi sentimenti e a sviluppare strategie per costruire una visione positiva e realistica di sé. Può anche aiutarla a separare la sua identità da quella di suo zio e a riconoscere i suoi valori, i suoi interessi e le sue qualità uniche.
Le auguro il meglio nel suo percorso di crescita personale e spero che trovi il supporto e la comprensione di cui ha bisogno.
10 AGO 2023
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Caro Vito,
è davvero importante quello che sta dicendo di sè. Intraprendere un percorso terapeutico potrebbe aiutarla ad inquadrare meglio come lei si vede e come questo la fa sentire. Sarebbe inoltre interessante comprendere insieme che senso possa avere la connessione particolare che sente di avere con suo zio. A disposizione,
Dott.ssa Giorgia Aiolfi
10 AGO 2023
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Salve Vito. La fase di definizione del Sé e differenziazione della propria identità rispetto alle figure familiari di riferimento che ci hanno accompagnato nella nostra crescita, e che abbiamo interiorizzato è un momento molto complesso è fondamentale per la formazione della nostra personalità. È un processo dinamico, instabile fatto anche di momenti di insicurezza, vissuti di inadeguatezza e conseguente paura . Questo stato di fragilità, che è il contesto nel quale si manifesta il disagio da lei espresso, ci sottopone alla paura di diventare ciò che non vorremmo, ci fa sorgere sul dubbio di essere predestinati a ripetere dinamiche identitarie familiari disfunzionali.
Resto a sua disposizione per un percorso di tipo psicoanalitico atto alla risoluzione dei conflitti inconsci alla base di queste paure in merito alle interiorizzazioni di "miti familiari" per volgere assieme ad un integrazione costruttiva piuttosto che vivere nella paura dell' identificazione e ripetizione.
Un cordiale saluto a lei.
10 AGO 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentilissimo Vito, grazie per la condivisione innanzitutto. Capisco la situazione che descrivi, e comprendo come la presenza dello zio possa influenzarti o farti sorgere dei pensieri. Credo che intraprendere dei colloqui di terapia potrebbe aiutarti nel mettere a fuoco maggiormente la tua idea di te stesso, in modo da avere una visione differente e più chiara di te come persona.
Resto a disposizione!
AV