Il padre di mio figlio vuole

Salve,
Sembra che l’elaborazione del lutto materno abbia portato ad un senso di separatezza che ha investito la dimensione di coppia e il concepimento del progetto futuro. In tal caso sembrerebbe più opportuno che trascorresse un periodo di tempo di riflessione comune, in attesa che le istanze psichiche separatrici interne svolgano la loro funzione relativa alla separazione dal simbolico materno e prendano una posizione non influente sulla storia di coppia. Per questo è necessario darsi del tempo per ascoltarsi prima di prendere decisioni nette. Poi, se effettivamente si sente dentro di sè la determinata tensione a vivere la vita separati, allora le cose diventano più chiare.
Dott. Pietro Salemme

Carissima,

la perdita di una mamma è certamente un lutto della massima importanza. E' anche vero però che può non essere sufficiente per invalidare un rapporto d'amore. Credo che il tuo compagno faccia bene ad andare da uno psicoterapeuta, però è poi tra voi due che dovete capire e decidere. Non abbiate fretta di prendere delle decisioni. Avete un bambino piccolo che vi tiene uniti. Potreste ad esempio immaginare come sarebbe la vostra vita per il piccolo e per voi nel caso decideste di separarvi.
Decidete con calma. La fretta non è mai una buona cosa.
Se lo desideri possiamo mantenere il contatto.
UN abbraccio.
Dott.Gabriele Lenti
Psicoterapeuta Genova

Grazie per la tua condivisione.

Possono esserci dei traumi nella vita (come la morte di un genitore) che portano nella persona che lo subisce un disagio che si riperquote in tutte le sfere della propria vita e il fatto di sentirsi "svuotati" e "passivi" è una delle conseguenze.

Lui ha intrapreso un percorso ma, avete mai pensato ad intraprendere un percorso insieme? Un professionista potrebbe essere quel "tramite" di cui potreste avere bisogno in questo momento, per comprendere al meglio il vostro rapporto, com'è cambianto anche con l'arrivo del vostro bambino e come poter tentare di ritrovarvi come persone, come coppia.

Un caro saluto e rimango a disposizione

Buongiorno,
Il suo compagno in un periodo di tempo molto breve ha affrontato grandi cambiamenti.
Spesso la nascita di un figlio mette la coppia a dura prova, gli equilibri precedenti saltano e ci vuole del tempo per costruirne di nuovi, come sta sperimentando lei stessa.
Prima di prendere decisioni drastiche e affrettate potrebbe valere la pena di fare una consulenza o terapia di coppia, nella quale ciascuno di voi avrebbe lo spazio e la possibilità di esprimere all’altro quello che prova, con la mediazione di un professionista, che può anche aiutarvi ad ampliare il vostro punto di vista e gestire diversamente la situazione attuale.
Buona giornata!
Dott.ssa Sonia Peretto

Buongiorno
Nessuno può essere convinto a stare con noi.
Suo marito e opportuno che risolva i suoi problemi, e si renda conto dei suoi sentimenti.
A lei consiglio dei colloqui con uno psicoterapeuta
Dottssa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma

Buongiorno,
mi dispiace molto per la situazione che sta affrontando.
Diventare madre è già di per se una fase di vita particolare, durante la quale il bisogno di protezione e di intimità con il proprio partner si intensifica notevolmente.
Da quello che ci racconta, sembra che il suo compagno stia vivendo un momento di forte crisi personale anche in seguito ad un lutto importante.
Inoltre, diventare genitori è per tutti un momento delicato nel quale possono riemergere e convergere tutta una serie di emozioni e dinamiche riguardo al passato e al futuro, attivando criticità situazionali di varia natura.
Credo quindi che la scelta di intraprendere una psicoterapia sia stata una saggia scelta.
Allo stesso modo, la sua decisione di prendersi del tempo e ricavarsi uno spazio personale per proteggersi dal dolore e mettervi “in pausa” ritengo sia molto funzionale.
Quello che posso limitarmi a dirle in questa sede è che non è possibile convincere nessuno a mantenere una relazione sentimentale poiché questa spinta è totalmente irrazionale e parte da un sentimento vitale che può provenire solamente dall’ emotività dell’altro.
Potrebbe, però, cercare di comprendere se per il suo compagno sia solamente una fase e che quindi sia possibile lavorare insieme per superarla oppure se effettivamente per lui siano cambiate le cose.
Potreste valutare una terapia di coppia oppure può pensare lei stessa di intraprendere un percorso personale per essere sostenuta ed accolta in questo momento difficile.
L’intervento supportivo con un professionista può aiutarla a riorganizzare e potenziare le risorse e i punti di forza già presenti, transitoriamente percepiti come insufficienti, in uno spazio d’ascolto contenitivo ed empatico.
Resto a disposizione anche online qualora ne avesse bisogno.
Un caro saluto,
Dott.ssa Ilaria Tempesta

Buongiorno, è giusto che entrambi vi prendiate il vostro tempo per pensare in libertà e decidere cosa fare per il bene vostro e del vostro bambino.
Non si può costringere qualcuno a stare insieme a noi o ad amarci, è bene che lei lo accetti e capisca che i sentimenti nella vita possono cambiare e come tale si evolvono.
È sempre doloroso accettare la fine di un rapporto ma come ha sottolineato lei, non si illuda ma cerca di trovare tempo per lei e capire cosa è meglio per lei e per il suo bambino.
Prendetevi i vostri tempi, nessuno vi rincorre ma cercate di trovare la vostra tranquillità.
Rimango a disposizione, anche online.

Gentile Utente, capisco il dolore e la difficoltà ma è importante che ciascuno di voi si senta libero di prendere decisioni coerentemente con come si sente . Potete, se entrambi siete d'accordo , provare a intraprendere una terapia di coppia per chiarire meglio come state e che progetti ha ciascuno di voi.

Un saluto, Luisa Fossati