Buongiorno
Vi spiego in breve la mia storia
Solo una ragazza di 28 anni, ho sempre sofferto dall’età del diploma di ansia, che mi ha sempre portato disturbi seri e fastidiosi come mal di stomaco ecc diagnosticato da ansia dopo tantissime visite fatte.
Non nego quindi di avere un modo sbagliato di vivere la vita, perennemente in ansia.
4 anni fa ho conosciuto un ragazzo 8 anni piu grande e finalmente mi è sembrato di avere di fronte a me tutto ciò di cui avevo bisogno: maturità, responsabilità, affetto. Col passare dei mesi la storia ha iniziato ad avere alti e bassi, in quanto lui dopo qualche mese mi specifico’ che non voleva nulla di serio, ma in tutto ciò, nonostante io provassi a mettere un punto perché non volevo arrivare al peggio (a come sto ora) lui mi “ricomprava” per tenermi comunque, illudendomi ogni volta e facendomi dimenticare quello che lui spesso precisava, cioè l’essere solo amici, nonostante Per me c era molto di più di un amicizia.
2 anni dopo tra molti alti e bassi, più bassi che alti, è stato trasferito in una città più lontana e a cavallo del primo lockdown marzo 2020 ho iniziato a sentirlo lontano. Ad agosto dopo che lui non aveva più tempo per me decido di chiudere la storia e lui mi confessa di avere un altra. Ho trattato questo dolore con la mia psicoterapeuta per 1 anno e sembrava lo avessi imparato a gestire
A distanza di due anni dove non ho ancora avuto un altra storia scopro che lui ha avuto un figlio, e il mondo sembra essermi caduto nuovamente addosso.
Come posso fare a non pensarci? Non voglio riniziare la sofferenza da capo.. come posso fare a non guardare continuament le sue foto col bambino nei social?
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13 AGO 2022
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Salve Camy, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
16 AGO 2022
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Carissima Camilla (immagino),
i social sono la maledizione del terzo millennio. Una volta, quando una storia finiva (e le storie finiscono da sempre) si aveva grande difficoltà a conoscere la vita dell'altro e, se si voleva escluderla dalla propria, bastava non interessarsi più a quella persona.
Famosissima la frase che Billy Crystal recita in "Harry ti presento Sally" quando rivede la sua ex moglie in un grande magazzino: "Ah, ma certo. Doveva capitare prima o poi in una città di otto milioni di persone di incontrare la mia ex moglie". Ma era il 1989, non c'era nemmeno il Web, figuriamoci i social network.
L'unica terapia valida per la tua ansia, in questo momento, dovrebbe essere quella di escludere completamente questa persona dalla tua vita. Ha avuto un figlio? Con te non voleva impegnarsi? Evidentemente, fin da subito, non era la persona giusta per te.
Quello che dovresti fare è lavorare su te stessa, sulla tua autostima, sulla tua indipendenza affettiva. Imparare a stare bene da sola, circondarti di amici, di relazioni sociali, fare sport, insomma, vivere la tua vita. Sembra un paradosso, ma solo imparando ad essere felici da soli, si riesce a migliorare le proprie capacità relazionali. La prossima volta che troverai una persona ti accorgerai subito se è quella giusta, con la quale instaurare un rapporto duraturo.
Se non ce la fai da sola, cerca di farti aiutare da qualche professionista, che sappia tirare fuori il meglio da te e sia in grado di far emergere la tua autostima. Un percorso di supporto psicologico sicuramente potrebbe giovarti.
Ti auguro una vita felice
dott. Rodolfo Vittori
16 AGO 2022
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Buongiorno Camy93
Ti suggerirei di condividere la tua sofferenza con la tua terapeuta per capire quali possono essere le strategie utili per eliminare questo rimuginino continuo che ti crea sofferenza. La fine di una relazione è spesso complessa e richiede tempo per essere superata con serenità
Buona giornata
Federica Cantrigliani
16 AGO 2022
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Ciao Camy93,
sarebbe impossibile non pensare. Qualsiasi terapia non ti risolverebbe il problema ma ti aiuterebbe a modificare il pensiero(in questo caso intrusivo)ad affrontarlo, ad accettarlo.
Come tu stessa dici, eri riuscita a superarlo ma adesso che ti trovi in un periodo della vita in cui tiri le somme,torni lí dove si racchiude la tua fragilità. Tu sei rimasta ferma mentre lui è andato avanti costruendo qualcosa di importante.
Hai mai pensato (lo so, fa sorridere) che tu debba concentrarti più su cosa sta accadendo a TE in questo momento per capire come mai questo evento proprio ORA torna a farti stare male?
15 AGO 2022
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Buongiorno Camy,
Non so se il percorso con la tua psicoterapeuta sia ancora in corso o sia terminato. In questo ultimo caso di suggerirei di risentirla e di condividere con lei la tua sofferenza. La nascita del figlio del tuo ex ha sicuramente riaperto una ferita e, per quanto tu abbia già lavorato sul gestire quel dolore, la condizioni sono cambiate. Non avere paura di riprendere dove avevi lasciato, il percorso per il benessere è fatto di tanti passaggi che spesso richiedono un supporto. Noi siamo qui per questo.
Io sono a tua disposizione,
Buona giornata
Federica Cantrigliani
13 AGO 2022
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Gentile Camy, capisco la frustrazione e il dispiacere per ciò che sta vivendo. Tuttavia, la tristezza è comprensibile e inevitabile quando viviamo situazioni che ci feriscono e per poterla superare occorre prima affrontarla ed elaborarla. Non è detto che ci voglia necessariamente tanto tempo o che sarà come il primo lavoro che ha fatto su di sé. Avendoci lavorato ci sta che sia più agevole il lavoro su di sé adesso.
Il disagio che riscontro spesso in queste situazioni è quello legato alla ferita di autostima. In altre parole si vede il fatto che l'altra persona abbia iniziato una relazione o avuto un figlio con un'altra come una sorta di prova tangibile che noi valiamo meno dell'altra o non andiamo bene come persone. Non so se vala anche per lei ma se così fosse sarebbe importantissimo lavorare su questa distorsione. Un caro saluto, Luisa Fossati