Ho un possibile disturbi alimentare?

Inviata da Ape · 5 giu 2023 Disturbi Alimentari

Ciao, non ho mai avuto un bel rapporto con il mio corpo e con il cibo. Quasi tutta la mia adolescenza l'ho passata a bere e a drogarmi, due anni fa ho cambiato la mia vita radicalmente. Ho iniziato ad allenarmi, mi sono messa a dieta e piano piano sono dimagrita e ingrassata, a seconda dei periodi, mi facevo le paranoie, ma non in modo ossessivo.
L'anno scorso qualcosa è cambiato, ho iniziato a fare sport da combattimento, il mio corpo nel tempo è cambiato, ha cambiato composizione, ma passo dei periodi in cui sto a dieta tutta la settimana e non vedo l'ora che arrivi la domenica per potermi sfondare di cibo, mangio anche quando sono davvero troppo troppo piena. Mi chiedo se mangio per gola oppure se Mangio per riempire non so cosa, è come se fossi sempre vuota nonostante ho lo stomaco che scoppia, che preme sui polmoni da quanto è pieno. Negli ultimi 6 mesi mi sono fatta seguire da un preparatore atletico e da una nutrizionista, sono dimagrita per bene e sono quasi arrivata ad un punto in cui quasi mi piaccio, ma succede che quando sono triste ho voglia di mangiare e mi faccio del male, mi ingozzo, sgarro male e poi vomito. Mentre mi ingozzo mi odio, mi faccio schifo e vorrei sotterrarmi. Poi vado in palestra e cerco di spingere il più possibile. Il risultato di tutto ciò è che mi sento super in colpa e mi vedo sempre come la ragazzina grassa delle medie. Mi guardo allo specchio e non vedo altro che un ammasso di grasso e cellulite. Vorrei poter guardare lo specchio e dire "beh dai, guarda come sei cambiata, sei bella, va bene così, sei sana."
Vorrei mantenere una dieta sana e mi piacerebbe non sentirmi più in colpa se mi mangio un dolce o qualcosa che non sia fit.
Cosa dovrei fare?

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Miglior risposta 6 GIU 2023

Carissima,
grazie per essersi raccontata con tanta trasparenza e sincerità. Da ciò che scrive emerge un percorso di vita caratterizzato da alti e bassi, da periodi di eccessi e periodi di recupero.
La sua domanda relativa al disturbo alimentare è più che sensata, ma io mi chiedo da cosa dipenda questa "altalena" che non le permette di raggiungere mai un punto di equilibrio e di pace. Quando ci sono dei sintomi c'è un messaggio incompreso, un bisogno inespresso, che hanno bisogno di essere accolti e ascoltati bene, non soppressi. Ci sono varie terapie per i disturbi alimentari, ma soffocare questa sua modalità difensiva la porterebbe, con molta probabilità, a spostarsi su altri tipi di compensazione (cosa già avvenuta nel suo percorso di vita, tra l'altro).
Credo che per lei sarebbe molto importante risalire al motivo principale che la spinge a compensare quel "vuoto" di cui parla con sostanze esterne (siano esse sostanze stupefacenti, alcolici o cibo).
Se può, intraprenda un percorso terapeutico: se si prenderà cura delle sue ferite interiori, i sintomi che lei lamenta se ne andranno gradualmente senza bisogno di rinunce che, al momento, sono per lei insostenibili e dolorose.
Le auguro il meglio,
Annalisa Ilari

Dott.ssa Annalisa Ilari Psicologo a Scandicci

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30 LUG 2023

Buongiorno Ape,
penso che abbia toccato il nucleo con la frase "mangio forse per riempire non so cosa, come se fossi sempre vuota nonostante lo stomaco che scoppia". Le consiglio di intraprendere un percorso psicologico, al fine di comprendere questa dinamica.
Resto a disposizione
Alice Noseda

Dott.ssa Alice Noseda Psicologo a Lecco

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8 GIU 2023

Gentilissima, purtroppo a volte i disturbi alimentari sono sostanzialmente uno spostamento del problema affettivo. Non è il corpo importante ma quello che il soggetto sente, come giustamente dice lei quando vorrebbe vedersi sana e bella, Dovrebbe quindi fare un percorso psicologico per recuperare una possibile gioia di vivere e una affettività soddisfacente.

Callegari Giovanni Psicologo a Villafranca d'Asti

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6 GIU 2023

Ciao Ape, ti ringrazio molto per esserti aperta così sinceramente raccontando la tua storia.
Sicuramente quella che descrivi è una situazione delicata di cui prendersi cura, non è una situazione che considererei "passeggera" e per la quale dare due consigli in questo minimo spazio.
Noto che c'è un po' una contrapposizione in quello che vedi e quello che senti: dici di vederti male allo specchio, sei molto dura con te stessa MA, allo stesso tempo, riconosci il buon lavoro che hai fatto con preparatore atletico + nutrizionista e dici anche "sono arrivata ad un punto in cui quasi mi piaccio". Immagino che vivere queste sensazioni opposte ti crei ancora più disagio: sai di avere una buona forma fisica ma non riesci a vederla allo specchio.

Per questo ti consiglio di iniziare un lavoro con un professionista psicologo che sia formato e competente nell'ambito dell'alimentazione e nutrizione. Ti sarà molto utile per riuscire a capire che cosa ti porti a queste compensazioni con il cibo, superarle in modo da goderti non solo ciò che mangi senza sensi di colpa e senza esagerazioni che ti portano a malesseri vari, ma potrai anche goderti di più il tuo nuovo assetto sportivo, senza viverlo come una compensazione ai tuoi pasti più corposi.

Spero di esserti stata d'aiuto, mi permetto di concludere dicendoti che non sei la sola e non sei da sola, vedrai che rivolgendoti ad un professionista potrai stravolgere la tua vita ed essere molto più serena!

Ti auguro un in bocca al lupo e rimango a tua disposizione.

Dott.ssa Valeria Carbone - Psicologa, Counselor professionista (Torino - online)

Dott.ssa Valeria Carbone Psicologo a Torino

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6 GIU 2023

Buongiorno, da quello che ci racconta si può dire che purtroppo ha utilizzato le sostanze, l'alcol e il cibo per regolare le sue emozioni e la sensazione di vuoto che sperimenta. E' necessario lavorare per mantenere l'equilibrio emotivo, in quanto le condotte di binge eating (abbuffate) e di compensazione (palestra e dieta) denotano un pensiero preminente per il cibo in cui a momenti prende la forma di resistere alla tentazione di mangiare, in altri di attendere la domenica per poter mangiare liberamente e in altri ancora di sensi di colpa per aver mangiato troppo. Questo pensiero persistente è un indice di dipendenza dal cibo.
Senza un intervento psicoterapeutico, basato su un puntuale inquadramento delle sue caratteristiche psicologiche e personologiche, non sarà possibile riprendere il controllo di questa dinamica.
Ciò anche perché ogni abbuffata determina una sofferenza che altera ulteriormente l'umore e incide negativamente sull'autostima. In questo modo si instaura un circolo vizioso che è estremamente difficile arrestare con la sola forza di volontà.
Le suggerisco pertanto di prendere contatto con un/a terapeuta al fine di avviare un percorso di psicoterapia.

Dott. Lelio Bizzarri Psicologo a Roma

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6 GIU 2023

Buongiorno Cara
Le sarebbe utile dei colloqui con uno psicoterapeuta, per comprendere , il perché di questi tuoi atteggiamenti verso il cibo.
Non si senta in colpa affronti le problematiche .
Tutte le donne sono belle, e come noi ci vediamo che cambia, o come gli altri ci fanno sentire.
Dottssa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma

Dott.ssa Patrizia Carboni Psicologo a Roma

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6 GIU 2023

Cara Ape, grazie per la condivisione. Il rapporto con il proprio corpo e con il cibo non è sempre facile. Dal suo racconto emerge tutta la sua forza di volontà, è riuscita a cambiare vita e adottare uno stile più salubre. Lei è già seguita da dei professionisti che la supportano nell'allenamento e nella nutrizione, potrebbe pensare di affiancare a questi percorsi anche un supporto psicologico per cercare di comprendere le ragioni che la portano ad avere un comportamento alimentare segnato da sensi di colpa.
Resto a disposizione, anche online.
Un caro saluto, dott.ssa Sara Manzoni.

Dott.ssa Sara Manzoni Psicologo a Treviglio

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6 GIU 2023

Gentile Ape,
Sicuramente la percezione che nel tempo ha costruito rispetto alla tematica cibo ancora l'accompagna, nonostante lei abbia fatto notevoli progressi. Sarebbe pertanto utile andare ad esplorare, con l'aiuto di un professionista, la sua relazione con il cibo, per andare a costruire un rapporto sano ed equilibrato con esso e con il suo corpo, riacquistando finalmente un vero e proprio benessere psicofisico.
Spero di esserle stata utile e resto a sua completa disposizione per un'eventuale consulenza psicologica, anche online.
Un saluto.
Dott.ssa Deborah De Luca

Dott.ssa Deborah De Luca Psicologo a Monterotondo

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6 GIU 2023

Gentile,

Capisco che Lei stia attraversando un periodo molto difficile. La Sua lotta con l'immagine corporea e il cibo è qualcosa che molte persone affrontano e può essere estremamente difficile da gestire da soli.

In primo luogo, vorrei sottolineare che è molto coraggioso da parte Sua riconoscere questi problemi e cercare aiuto. Questo è il primo passo per affrontare qualsiasi sfida.

In base a quanto Lei ha descritto, potrebbe essere utile cercare il supporto di un professionista della salute mentale, come uno psicologo o un consulente specializzato in disturbi alimentari e immagine corporea. Questi professionisti possono fornire strumenti e strategie per aiutarla a gestire i Suoi sentimenti verso il Suo corpo e il cibo.

Inoltre, potrebbe essere utile esplorare le cause sottostanti di questi sentimenti. A volte, problemi come l'insoddisfazione corporea e i comportamenti alimentari problematici possono essere sintomi di problemi più profondi, come bassa autostima, problemi di controllo o problemi emotivi non risolti.

Infine, è importante ricordare che il Suo valore non è determinato dal Suo aspetto fisico o dal Suo peso. Ognuno di noi è un individuo unico con qualità e talenti unici che vanno ben oltre l'aspetto fisico.

Ricordi, è importante cercare aiuto professionale se si sente sopraffatta da questi problemi. Non è sola in questa lotta e ci sono molte risorse disponibili per aiutarla.

Ricordi, è importante prendersi cura di sé stessa. Non esiti a cercare aiuto se ne sente il bisogno.

Con affetto
Piccioni Matteo

Dr. Matteo Piccioni Psicologo a Torino

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