Ho scoperto mio marito che guarda siti gay

Inviata da Annalisa · 15 ago 2019 Terapia di coppia

Buongiorno, mi trovo in una situazione difficile e dolorosa.
Sono insieme a mio marito da 20 anni, 4 anni di fidanzamento e 16 di matrimonio. Lui ha 45 anni. Abbiamo due figli di 13 e 9 anni. La famiglia di mio marito è molto particolare: padre severo e madre autoritaria, fratello gay (non dichiarato) ostile, geloso, invidioso, perfido che odia profondamente mio marito(per gelosia e perché agli occhi dei genitori mio marito è il figlio buono).
Io e mio marito sessualmente siamo sempre andati d'accordo, sebbene la frequenza dei rapporti sessuali non è sempre stata frequentissima (1-2 volte al mese). Ultimamente mio marito era più irascibile, scontroso e freddo, i rapporti si erano diradati e negli ultimi 4 mesi assenti. Era stressato dal lavoro e dal continuo pensiero dei soldi (io non lavoro nessuno ci tiene i ragazzi).
A metà luglio guardo il suo telefono e scopro che guardava siti porno gay. Mi crolla il mondo addosso, inizialmente lui mi dice che aveva un virus sul telefono, poi messo alle strette crolla e piangendo mi dice che era solo curiosità. Messo ulteriormente al muro, dicendogli che potevo recuperare tutta la cronologia cancellata crolla definitivamente dicendo che avrei trovato un sacco di schifezze, varie categorie: etero, bisex, orgie.
Disperato dice forse sono bisessuale ma poi nel corso dei giorni in cui abbiamo parlato afferma che lo ha detto per disperazione perché pensava fosse il male minore rispetto al mio sospetto che fosse gay.
È passato un mese. Abbiamo parlato continuamente, lui si è messo a nudo, non abbiamo mai parlato così tanto e così intensamente e sinceramente. Lui ha fatto una profonda ricerca su se stesso, ed è arrivato alla conclusione che non è né gay né bisessuale. Gli interessano solo le donne, ha detto che non si è mai eccitato o masturbato con i video gay. È arrivato a concludere che li guardava prima per curiosità e trasgressione e poi per mettersi alla prova, perché a lavoro a volte lo chiamavano frocio (non solo a lui lo fanno per offendere un po' tutti), perché a lavoro giravano dei video gay per ridere e lui si era incuriosito. E anche per mettersi alla prova di non essere come suo fratello. Mi ha raccontato le sue fantasie erotiche e mi ha detto che era giusto avere più tempo per noi come coppia e non solo come genitori. Abbiamo fatto l'amore più volte e lui ha perso molte inibizioni, è più libero e più disinibito. Appena lo tocco si eccita o anche solo all'idea che potremmo farlo si eccita subito.
Io sono molto confusa, lo amo tantissimo ma il tarlo resta. Ho trovato siti non cancellati fino a marzo di quest'anno, ed erano gay, lui ha detto che la cosa è iniziata poco prima di natale. È tanto tempo, io penso che se era curiosità o mettersi alla prova, avrebbe dovuto guardare poche volte e smetterla, ma così è veramente troppo tempo. Non so cosa pensare, dal profondo so che lui non è gay, ma il mio carattere diffidente non accetta le sue spiegazioni al 100%. Lui ha detto che se fosse gay, alla fine sarebbe stata una liberazione per lui e che ognuno sarebbe andato per la propria strada (senza dare particolari spiegazioni, dicendo solo che non andavamo più d'accordo) che non mi avrebbe fatto mancare niente. Io ho sempre messo in discussione le sue risposte, dicendo che non sempre fare coming out è facile, che avere una vita e una famiglia di copertura fa più comodo, ma lui mi garantisce che non ha mai pensato che noi fossimo una copertura, che questa è la sua vita e io sono la sua vita.
Non so piu che pensare. A volte sono tranquilla, a volte mi crolla tutto di nuovo addosso. Cosa devo fare? Aiutatemi per favore. Grazie.
A.

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Miglior risposta 18 AGO 2019

Buongiorno A.,
Lei si sente amata? Sente che lui finalmente si è aperto?
Lei apprezza questa rinnovata e ritrovata sessualità?
Oppure sente di non potersi fidare più di lui e questo sia motivo per rimettere tutto in discussione?

Guardare siti porno di varia natura stimola la fantasia, di chiunque, quello che guardiamo non ha molto a che fare con l'orientamento sessuale, ma più con l'immaginazione.
L'immaginazione non è sempre qualcosa che agiremmo.

Subentrano anche dei meccanismi di identificazione, ovvero mi identifico con gli attori di ciò che sto guardando.

Spesso gli uomini si rifugiano nella pornografia per mancanza di possibilità di agire la sessualità col partner (scarso desiderio o rifiuto del partner, non sentirsi apprezzati dal partner, presenza costante dei figli in casa che consente poca intimità etc.)

Diverso sarebbe se suo marito avesse negato del tutto la cosa, l'avesse offesa o le avesse dato responsabilità di questo suo comportamento (ovvero vedere i video).
Non mi pare si sia verificato nulla di ciò.

Altro dato importante è che risponda con l'eccitazione alla possibilità di avere rapporti.
Probabilmente, non so se ne avere parlato, negli scorsi anni ha represso il proprio desiderio e ora si sente più libero.

Abbiamo la falsa credenza di dover dire al 100 per cento tutto al partner, ma qualcosa di solo nostro, fosse pure un pensiero abbiamo anche il diritto di tenercelo per noi, o perché non ne andiamo fieri o perché è qualcosa che vorremmo tenere per noi (parlo del tempo che suo.marito ritiene di aver passato guardando i video)...

Metta dei punti su cui vuiole maggiore sincerità, per poter essere fiduciosa con suo marito.

Se lo desidera e cambia qualcosa riscriva.

Claudia Popolillo - Studio Logos Psicologo a Lodi

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20 AGO 2019

Salve Annalisa,
ho letto del suo stato d'animo e delle sue preoccupazioni e le chiedo: effettivamente aver ritrovato questa intesa con suo marito non solo fisica ma di dialogo e di intimità, come la fa sentire?
La pornografia è spesso un modo di stuzzicare la fantasia a cui in molti (tanto individui quanto coppie) ricorrono per concedersi un'evasione da schemi prestabiliti, per spaziare oltre i comuni "confini conosciuti".
Spesso non c'è spazio nella coppia per sperimentare nuove cose: vuoi perché si ha vergogna di confessare le proprie fantasie sessuali, vuoi perché si ha il preconcetto che il partner non le condividerebbe o ci giudicherebbe... vuoi perchè noi stessi non siamo in grado di capire e riconoscere ciò che ci piace e fa stare bene tanto da soli quanto in coppia.

Probabilmente suo marito ha sentito il bisogno di esplorare una parte di sé in relazione sia a quanto gli viene verbalizzato al lavoro sia per l'esperienza del fratello. Forse si è sentito confuso da tante parole da voler capire se davvero la realtà del mondo gay o bisex può appartenergli... poco importa.
Non sono tanto (e solo) le spiegazioni che possono aiutarla ma soprattutto il sentire: sono certa che da questa esperienza di suo marito è emersa una nuova dimensione di coppia che dentro lei ha fatto "risuonare" qualcosa. Cosa sente a parte il timore che vela le sue parole? come vive questa rinnovata dimensione?
Mi contatti se le fa piacere, resto a sua disposizione

Dott.ssa Giovanna Di Natale Psicologo a Enna

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