Ho rovinato tutto

Inviata da Giulia · 20 ago 2015 Terapia di coppia

Più di un anno fa ho conosciuto un ragazzo e mi sono innamorata subito di lui, così dolce, carino e disposto a tutto per me. Abbiamo avuto una relazione a distanza, riuscendoci a vedere un paio di giorni a settimana. Per 8 mesi è andato tutto nella norma però lui mi trattava male, mi gettava addosso tutti i suoi problemi, si arrabbiava per niente con me e io con il tempo non riuscivo a sopportarlo più, mi lasciava e dopo un giorno tornava a chiedere scusa come se nulla fosse. È difficile stare con me perché non ho nemmeno un briciolo di autostima, sono testarda, mi arrabbio con poco però a lui, amandolo così tanto, ho dato tutto, ma vedevo che a lui non bastava. Dopo 10 mesi insieme ci siamo lasciati, diceva che con me non era felice, che non ero al suo livello etc quindi ho deciso di lasciarlo andare. Lui ha sofferto tantissimo, io uguale. L'ho aspettato per tanto ma non si è fatto sentire quando decido di farlo io, e gli chiedo di vederci (tutto questo dopo 3 mesi che ci eravamo lasciati. Ci vediamo, dopo aver parlato tanto lui mi perdona, però io non me la sento di tornare subito insieme, devo ritrovare la fiducia. Quindi decidiamo di fare con calma, di riprovarci, iniziando a sentirci. Dopo due settimane lui ha casa libera per una settimana e mi chiede di andare qualche giorno, e decido di andarci. Non vedevo l'ora e dal momento in cui sono arrivata è andato tutto perfetto, lui è stato carinissimo, ha fatta di tutto per me, ero felicissima, mai stata così bene. Però dopo una notte meravigliosa mi sveglio e non so cosa mi succede. Forse la paura che i miei mi scoprissero dato che ho raccontato loro una bugia (non era la prima volta), fatto sta che non riuscivo a stare più lì, volevo andarmene. Ho fatto una scenata, non capisco perché ma sentivo che non ero alla sua altezza, che lo avrei di nuovo deluso, e la paura che una volta ricominciati gli studi la storia si ripetesse. E così ho rovinato tutto e me ne sono andata prima, lui incredulo. Deluso, l'ho fatto stare malissimo, adesso non ha più fiducia in me. Io non capisco il senso del mio comportamento, lo amo tantissimo e abbiamo molti progetti. Ma adesso non so cosa fare.

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Miglior risposta 21 AGO 2015

Gentile Giulia,
sofferenza, confusione e colpa emergono chiaramente da questa messaggio. Quello di cui forse ha bisogno in questo momento è prendersi una pausa, prendersi del tempo per sé, per esplorare e scoprire se stessa, per lavorare su se stessa e capire cosa vuole in generale e da una relazione. Solo in questo modo avrà poi gli strumenti per capire cosa è accaduto nella sua relazione e quali dinamiche disfunzionali si sono innescate nonostante i sentimenti che prova. Per fare ciò le potrebbe essere utile un percorso psicologico.

Cordiali saluti,
Dott.ssa Stefania Valagussa

Dott.ssa Stefania Valagussa Psicologo a Concorezzo

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29 AGO 2015

Cara Giulia,
da ciò che scrivi, presumo che tu e questo ragazzo siate entrambi abbastanza giovani e con tanta confusione in testa. In particolare, in te emerge il tema dellì'insicurezza, della colpa e della bassa autostima. Questi sono buoni motivi per iniziare un percorso di psicoterapia che ti aiuti a maturare e capire meglio chi sei, cosa vuoi dalla vita e da una relazione d'amore e soprattutto come fare per gestirla bene facendola essere una occasione di benessere e di crescita anzichè di logorìo e di stress.
Anche il tuo ragazzo sembra confuso ed avrebbe bisogno di supporto psicologico ma in una coppia è importante che almeno uno dei due abbia le idee chiare ed una certa stabilità caratteriale e comportamentale.
Dovresti perciò essere supportata psicologicamente per questo.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio Campagna (Salerno)

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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23 AGO 2015

Gentile Giulia, mi ha colpito una frase che ha scritto: "per 8 mesi è andato tutto nella norma però lui mi trattava male". Le chiedo, che cos'è per Lei la "norma" in un rapporto?
Come può essere normale un rapporto nel quale uno dei due tratta male l'altro?

E' importante che Lei si focalizzi su cosa cerca perché sembra che Lei tenga fuori dal rapporto il rispetto che l'altra persona deve necessariamente avere per Lei.

La reazione confusa ma decisa che ha avuto è da analizzare perché le dirà molte più cose di questo rapporto e di se stessa rispetto a quello che al momento le è visibile.

Come Lei dice, sembra probabile una forma di distimia (autostima particolarmente bassa), ma il vero problema è che sembrano esserci degli schemi mentali, convinzioni e delle aspettative particolari sulla relazione di coppia.

In altre parole, sono le aspettative e quello che cerca in una relazione che deve esserle chiaro. Per quale ragione cerca di tornare in una relazione dove l'altro le dice che non è alla sua altezza?
Cosa ha fatto/non ha fatto Lei nella sua vita per non esserlo?

Queste sono alcune delle domande che dovrà porsi, ma le consiglio di non farlo da sola, altrimenti il suo percorso non farà che continuare a svolgersi nelle stesse maglie delle convinzioni che l'hanno portata ad uscire violentemente da una situazione non più tollerata.
Si rivolga ad uno psicologo che possa accogliere la sua domanda ed aiutarla a fare chiarezza..
Cordialmente, Dott.ssa Anna Patrizia Guarino - Psicologa, Roma.

Dott.ssa Anna Patrizia Guarino Psicologo a Ardea

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20 AGO 2015

Gentile Giulia, mi colpisce la tendenza che ha a colpevolizzarsi, come se fosse lei l'unica responsabile del destino della coppia. Si intravede dal suo racconto che anche il suo ragazzo (nella prima fase del rapporto) aveva dei grossi limiti nel rapportarsi armonicamente con lei, ma lei sembra registrare nella sua testa solo i propri limiti! Come se pensasse che la parte del torto spettasse solo a lei! E' forse un modo per assumere il controllo della situazione, un modo per aggirare il senso di impotenza che si vive in una situazione di incertezza come quella che ha descritto? In fondo come gestisce la paura di poter essere lasciata dal suo ragazzo per la seconda volta? Alzandosi e andandosene, cioè "abbandonandolo" lei!
Credo sia opportuno per lei approfondire questo aspetto della dinamica, quello del controllo, per capire se si verifica in altri ambiti della sua vita relazionale, per approfondirne eventualmente l'origine e il significato profondo, per capire se lo si può in qualche modo mitigare: mi sembra che tale strategia la faccia stare troppo sulla difensiva.
Cordiali saluti
Dott.ssa Stefania D'Antuono

Dott.ssa Anna Stefania D'antuono Psicologo a Venezia

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20 AGO 2015

Cara Giulia,
forse la chiave è proprio nell'insicurezza, nel tuo temere di "non essere all'altezza". Potrebbe trattarsi di timore nel vivere una storia che funziona e nell'accettare quindi, certezze e incertezze di una relazione matura.

Anche il tuo ragazzo, come scrivi, è stato incostante nel modo di trattarti e entrambi avete bisogno di misurarvi in questo amore che potrebbe proseguire serenamente se provate a permettervelo.

Se non lo hai già fatto, chiarisci il tuo stupore per quanto accaduto a casa sua e il tuo desiderio di stargli accanto. Non tacergli che ci sono delle paure: anche queste alimentano i sentimenti.

Un caro saluto
Dott.ssa Francesca Fontanella

Dott.ssa Francesca Fontanella Psicologo a Rovereto

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