Mia madre è il mio peggior nemico. Mi denigra davanti a tutti, parla male di me alle persone, mi insulta. Una volta mi picchiò cosi forte da farmi sbattere con la testa in uno spigolo e mi mise i piedi in testa. Credo che lei sia la ragione per cui ho iniziato farmi del male da sola. Ho i polsi pieni di cicatrici, forse perché me la prendo con me stessa perché a lei non posso fare nulla. Ho anche un'altra sorella ma si vede che a lei vuole bene. Dice che io sono un errore umano, che tutti mi odiano. Dormo con la porta chiusa a chiave tutte le notti perché una volta provò ad uccidermi con un cuscino schiacciato sulla faccia. Mi butto una mazza tagliente sul viso che mi ha procurato due punti. Non ha problemi mentali. Mi odia e non so che fare. Il 19 dicembre compierò 18 anni e non so se questo cambierà le cose. Ora che sono minorenne posso prendere provvedimenti per rovinarla ma non so che fare. Mi ha portato alla disperazione. Ho provato a suicidarmi la bellezza di 10 volte
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24 NOV 2016
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Cara, cara Francesca,
quello che lei racconta è terribile, ma mi chiedo , non ha nessuno in famiglia che possa aiutarla e a cui possa raccontare questa sua drammatica vicenda e aiutarla ad affrontare questa donna , la quale con molta probabilità ha molto da nascondere sulle motivazioni di tanta crudeltà.La sua vita, cara Francesca è preziosa , che questo piaccia o non piaccia a sua madre , che di materno sembra avere ben poco. Lei deve iniziare al più presto una psicoterapia e , se non ha denaro, si rivolga all'ASL della sua città, chieda un colloquio urgente con una/o psicoterapeuta. Valuterà quindi insieme a questo professionista della salute mentale il da farsi , sia sul piano psicoterapeutico , che su quello relativo al comportamento più adeguato da tenersi con sua madre, per evitarLe ulteriori vessazioni. Se le cose stanno come dice , e non ho dubbi che Lei racconti la verità, le ricordo che trovando la forza, cosa che le auguro caldamente,potrebbe denunciare anche penalmente sua madre , per le gravi ferite fisiche e psicologiche che le sono state fin'ora inflitte.Ricordi inoltre che la crudeltà è una grave patologia della sfera affettivo-relazionale, ancora più grave se inflitta sui propri figli, indicando un disturbo serissimo sul piano dell'istinto. Lei non deve più rimanere sola e anche se non è ancora maggiorenne , a maggior ragione dovrebbe rivolgersi al più presto ad un centro di igiene mentale dove trovare sostegno adeguato.
24 NOV 2016
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Cara Francesca,
Quella che descrive é una situazione alquanto dolorosa.
Da un punto di vista giuridico potrebbe rivolgersi alle autorità competenti per segnalare questi episodi di violenza.
Da un punto di vista psicologico ritengo potrebbe essere utile per lei trovare uno spazio in cui poter elaborare tutto questo, che immagino abbia molteplici e potenti riverberi all'interno della sua vita.
Puó rivolgersi al consultorio, ad un centro antiviolenza o ad un terapeuta privato nella sua zona di competenza.
Rimango a disposizione.
Cordialmente,
24 NOV 2016
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Cara Francesca,
Quella che descrive é una situazione alquanto dolorosa.
Da un punto di vista giuridico potrebbe rivolgersi alle autorità competenti per segnalare questi episodi di violenza.
Da un punto di vista psicologico ritengo potrebbe essere utile per lei trovare uno spazio in cui poter elaborare tutto questo, che immagino abbia molteplici e potenti riverberi all'interno della sua vita.
Puó rivolgersi al consultorio, ad un centro antiviolenza o ad un terapeuta privato nella sua zona di competenza.
Rimango a disposizione.
Cordialmente,
24 NOV 2016
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Cara Francesca,
sicuramente il rapporto con tua madre si è molto deteriorato ed entrambe avreste urgente bisogno di aiuto psicologico dal vivo.
Tu, però, che ci scrivi per sfogarti e per chiedere sostegno, non dovresti perdere il lume della ragione, non dovresti farti del male fisico da sola e non dovresti provocare tua madre facilitando l'emergere della sua aggressività che porta a squalifica totale della relazione, anzi dovresti diffidarla dall'usare violenza avvertendo che altrimenti sarai costretta a denunciarla alle Autorità perchè in nessun caso è lecito usare violenza e meno che mai tra le mura domestiche.
Inoltre, visto che tra poco sarai maggiorenne, cerca di trovarti qualche lavoro per iniziare a conquistare un inizio di indipendenza riducendo anche, con lo stare meno in casa, le occasioni di scontro e, soprattutto, cerca un aiuto psicologico fosse anche all'Asl o al Consultorio familiare della tua città.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
24 NOV 2016
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Cara Francesca, la sua storia è a dir poco orribile. Innanzi tutto non dovrebbe farsi male da sola perchè capisce bene che non è colpa sua se la sua mamma la odia e fa di tutto per farla odiare anche dagli altri, ma sono sicura che non ci riesce. Ha qualcuno in famiglia con cui confidarsi?il papà, una zia, una cugina. In seguito ai fatti accaduti sono mai intervenute le forze dell'ordine? Cosa è successo in quei casi? ha mai denunciato la sua situazione?
rimango a disposizione per chiarimenti
Dott.ssa Francesca Denaro.Prato
24 NOV 2016
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Gentile Francesca,
comprendo il dolore, la difficoltá e la fatica a continuare a vivere con persone che ti odiano, che ti denigrano e che vogliono farti del male.
Forse comprenderai anche tu che punire se stessi perché non si puó prendersela con gli altri non è una soluzione ottimale. Come non è una soluzione ottimale provare a togliersi la vita.
Io ti auguro che diventare maggiorenne cercando di acquisire indipendenza da questa famiglia ti possa aiutare a stare meglio, ma nel frattempo ti consiglio anche di parlare della tua situazione con uno/a psicologo/a della tua zona: avere qualcuno accanto che ti sostiene a superare i problemi che hai con la tua famiglia puó esserti senz'altro di aiuto in questo momento della tua vita.
Ti auguro tutto il meglio.
Cordiali saluti,
dott.ssa Elisa Canossa, psicologa psicoterapeuta a Sustinente (MN) e Padova