Ho bisogno di cambiare la mia vita
Buongiorno, e grazie a chi mi risponderà.
Ho già scritto su questo forum qualche mese fa, cercavo di capire come gestire la mia nuova vita lontana da casa, il nuovo lavoro, la mia relazione.
Sto valutando se prenotare un appuntamento tramite questo sito, già da quando ho ricevuto le prime risposte la volta scorsa. Non so cosa mi stia bloccando. Forse il giudizio dei miei cari, nel caso dovessi dirglielo? O il fattore economico? O la paura di raccontare i fatti miei ad un estraneo? Nella mia famiglia la figura dello psicologo non è ben vista, e sono cresciuta pensando di dover sempre fare tutto da sola. Cosa che ho fatto fino ad ora. Ho 29 anni e anche se mi direte che sono giovane, a me sembrano tanti. Ora però credo di non farcela. Credo di aver bisogno di parlare con qualcuno per avere un'opinione esterna e non offuscata dai miei sentimenti attuali.
Le scelte che mi hanno portato a questo punto sono complicate da spiegare in poche righe, in breve si passa da un percorso di studi che amavo, a una vita passata in viaggio, lontana da famiglia e amici, fino ad un compromesso tra ciò che offre il mercato del lavoro e (relativa) facilità di tornare a casa da mio marito qualche weekend. Poco più di un anno fa ho concluso un dottorato di ricerca, è stato un percorso faticoso per diversi motivi, e sono uscita da quella situazione semplicemente "aspettandone" la fine. Cercando di scappare poi da quel vuoto che si era creato dopo, ho preso il primo lavoro che ritenevo ragionevole che ho trovato.
Mi trovo all'estero, a 600km da mio marito e a circa il doppio dal resto della mia famiglia. Mi mancano. Il lavoro che mi ha portato qui non mi piace, e non mi sento in grado di farlo. Oggettivamente non lo sono, ormai sono passati 9 mesi da quando iniziato e non ho prodotto risultati. Ho sempre paura che un giorno i miei capi vengano a bussare al mio ufficio a chiedermi di rendere conto di tutto questo tempo. E le scadenze si accumulano, giusto settimana prossima ho una presentazione ad una conferenza e non sono minimamente pronta, in questo stato d'animo non so nemmeno come andrà a finire.
Io credo che nella vita il lavoro sia necessario, ma che non sia la cosa più importante. Penso che le persone siano più importanti, me stessa compresa. Mi sento in colpa perché dovrei ringraziare di avere avuto la possibilità di studiare, di avere un buon lavoro, di avere trovato l'amore della mia vita, di avere una famiglia che mi ama. Eppure vorrei solo scappare, mollare tutto. Vorrei mettere, per una volta, la mia salute al primo posto. Ho sempre pensato che se avessi fatto tutte le cose "giuste" (studiare, impegnarsi, fare sacrifici) avrei poi ottenuto qualcosa in cambio. Questo è il mio primo "lavoro vero", non pensavo di trovare subito il lavoro dei sogni, ma neanche di starci così male e di essere così incapace. Come ho detto, vorrei scappare, mollare tutto, e penso di non averlo già fatto perchè mi manca il coraggio. Ho paura di fare le scelte sbagliate, di chiudermi troppe porte. Vorrei pianificare quanto basta del mio futuro, sogno una casa, una famiglia, e si, anche un buon lavoro... e non credo di poterne trovare un altro nel mio settore se mollo questo a metà. Il mio contratto scade tra poco più di un anno, mi sembra eterno, e in ogni caso prevede che io ottenga dei risultati nel frattempo. Mi sento in trappola.
Mio marito mi ha detto di definire delle priorità. Io pensavo di averle, ma mi sento troppo confusa. Non so che decisione prendere, non so che strade ho davanti, o meglio, non so quale strada ha i minimi pericoli. Penso di voler continuare a lavorare nel mio settore, ma penso anche di volere una famiglia, per cui ho bisogno di una casa stabile nel giro di pochi anni. Mi manca immensamente mio marito. E penso di aver bisogno di stare bene con me stessa, non penso di poter fare niente di tutto ciò se continuo a essere così... disperata? Mi sento senza speranze. Piango così tanto che mi fa male la testa. Non so davvero come uscirne.
Ho scritto queste righe di getto, sperando che siano in un italiano comprensibile. Non voglio cancellarle, spero di avere dalle vostre risposte una spinta per fare la cosa giusta, magari per prenotare veramente un colloquio con uno di voi.