ho bisogno di aiuto, non so che fare. sto malissimo
Odio la mia vita, odio me stessa, odio non riuscire ad essere migliore. non ho un apparente problema, sono tabte cose che si ammassano. tutto dopo la pandemia, ho passato tre anni da sola con le mie paranoie, e non riuscivo a prendere buoni voti anche per via della Dad. è stato un periodo bruttissimo in cui non voglio ritornare. non uscivo mai di casa, vedevo veramente la luce del sole una volta ogni due settimane. i miri genitori sono sempre stati autoritari, e non mi hanno mai lasciata andare a gite, alle case di comoagne di classe, neanche uscire con i miei coetanei, che sarebbe una cosa anche normale da fare. non mi sono mai ribellata a qursta cosa, voglio bene ai miei genitori e so che lo fanno perché anche loro me ne vogliono, però sto male. non ho amici, non mi sento motivata a vivere, non so come fare, non riesco a rendermi le cose meno compkicate, fallisco in tutto, a scuola, nelle relazioni sociali, fallisco nelle mie scelte, non riesco neanche a sfogare questo malessere. è una sensazione che sento dentro, mi sento sola, mi sento male, ho un vuoto, faccio schifo e basta.
poi due mesi fa ho incontrato un ragazzo su internet, sono sempre abdata alla ricerca dell'amore, di quakcuno che mi stesse accanto, di un po' di conpagnia, quando ho inconttato lui e l'ho conosciuto, mi è piaciuto subito tutto, mi ha jncuriosito un sacco, ed eravamo simili. lo siamo. moltissimo. ma litighiamo di continuo. domenica scorsa sarebbe divuto venire a trivarmi, così avrrbbe conosciuto me e i miei genitori, ma l'ho ferito. lo sbaglio che commetto è sempre lo dtesso, una sciocchezza veramente, ma lui è sensibile e ci tiene. la sera parliamo sempre, non abbiamo niente da fare e cerchiamo di liberarci dai compiti prima per stare insieme. io sono fragile, ho sempre paura di tutto, di tantissime cose, sono paranoica, forse anche perché sono sempre chiusa in casa, non lo so, ma mercoledì sono caduta nella paranoia totale, perché in due ore non mi aveva ancora risposto, pensavo già che avessi detto quwkcosa di sbagliato e lo avessi ferito. piuttosto che chiederglielo, mi sono stata zitta ad aspettarlo, poi gli ho mandato un messaggio alle 20, ha risposto dopo mezz'ora, stava studiando per il compito di storia del giorni dopo. mi sono tranquillizzata, ma ero stanca già. non avevo fatto i compiti perché mi stavo facendo le paranoie, e volevo soltanto dormire. mi accade spesso questa cosa, ho aspettati tre ore, alle 23 non ce la facevo più a restare sveglia, mi sono appoggiata suk divano e non ho pensato a lui, non l ho neanche avvertito. ha passato la serata a mandarmi messaggi sperando gli rispondessi, era già capitato accadesse questa cosa, dovevo impedirla. dovevo inpedirla ma non l'ho fatto.
io e lui siamo conplicati, lui quando io sgarro si incazza e finidce per ignorarmi (ghostarmi), oppure mi blocca. mi ha bloccata infatti, giovedì, per tutta la giornata. era già la seconda vokta vhe succedeva. ho aspettati venerdì, mi aveva sbloccato. abbiamo parlato, mi ha detto che era andato da una ragazza, e che avevano consumato, che tanto non gli importava più nulla di me, e che non aveva fatto niebte di male perché non siamo mai stati fidanzati. la scusante? "io faccio quel cazzo che mi pare dopo che tu fai quel cazzo che ti pare con me". non ho dormjto qurlla notte, poi sabato non abbiamo parlato, o forse sì? non lo ricordo. sicuramente siami stati male entrambi.
c'è srato un tira e molla continuo, sono tre giorni che non dormo.
poi martedi avevami messo le cose a posto, un'ultima chance per me. gli ho chiesto di sentirci ieri sera, poi mi sini lasciata prendere dai pensieri di nuovo, e ho creduto che veramente non avessu speranza di stare con lui. in uno dei momrbti di rabbia lo aveva sottolineato, ik fatto che veniamo da due mondi e contesti completanrnte duversi. a lui non è mai mancato nulla oktrr alla vicinabza dei genitori, a me è sempre mancato tutto invece, tranne la vicinanza dei miei. allora coj i pensieri io di nuovo non gli ho risposto, e l ho lasciato come uno scemo ad aspettare gli rispondessi, si è incazzato di nuovo. e ora ni dice che l'ho perso del tutto.
voglio crescere, imparare a non avere così tanta paura, a non pensare così tanto, ma non posso distrarni in nessun modo, anche perché non ho più interessi che mi facciajo sentire bene. mi sento un ibcapace, e vorrei essere migliore per lui e per me stessa. è la prima vikta che vedessi quakcuno di importabte bel mio futuro, non voglio perderlo.
scusate gli errori, è uno sfogo, ma anche una richiedta di consigli. come faccio a trovare la strada?