mia figlia fino a 15 anni era motivata e piena di interessi. Dopo frequentando una amica ventenne tatuata e trasgressiva è cambiata. Ha perso anche tutti i capelli, è andata malissimo a scuola per tre anni. Si chiude in camera con interenet ed esce solo per ritornare alle tre di notte. Abbiamo parlato, discusso, pianto. Ora non ce la faccio più. Si tatua di nascosto in modo orribile. Piercing a scarnificazioni. Mi odia. Ho visto il sito facebook e sono rimasta angosciata. Sono a Torino. Aiutatemi
Risposta inviata
A breve convalideremo la tua risposta e la pubblicheremo
C’è stato un errore
Per favore, provaci di nuovo più tardi.
Prenota subito un appuntamento online a 44€
Ricevi assistenza psicologica in meno di 72 ore con professionisti iscritti all’ordine e scegliendo l'orario più adatto alle tue esigenze.
Miglior risposta
19 FEB 2013
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Carissima Lalla, cerchi aiuto per sè prima di tutto. La sofferenza terribile e l'angoscia che lei sta vivendo devono ricevere un accoglimento. Con il professionista che la seguirà poi cercherà di dare un senso a ciò che accade a lei e a sua figlia, e bisognerà partire da questo significato... Coraggio
18 FEB 2013
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Lalla,
comprendo pienamente la sua angoscia di madre, ma tempo che in questo momento sua figlia possa non prendere la proposta di una terapia fatta da lei in modo costruttivo, dal momento che mi sembra di capire stia vivendo una fase fortemente oppositivo-provocatoria.
Pensa ci sia qualcuno tramite cui farle arrivare questo messaggio? qualcuno di cui lei si fida e che possa essere una figura di riferimento? non un coetaneo, magari un parente, un insegnante o il medico di famiglia ecc.....
sarebbe importante agire quanto prima, l'adolescenza può essere di per sé un periodo travagliato, ma non per questo bisogna trascurare certi comportamenti.
18 FEB 2013
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Lalla,
la situazione è angosciante e urgente. Per iniziare il percorso terapeutico è però necessaria la motivazione della ragazza. Visto il clima che si è creato tra voi, temo che una sua proposta venga respinta da sua figlia. Sarebbe opportuno far proporre la consulenza psicologica da una persona "intermediaria", di cui la ragazza si fida.
Un caro saluto
Dott.ssa Cristina Mencacci
18 FEB 2013
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Lalla,
la sua angoscia è percepibile dalle sue parole e comprensibile, date le sue affermazioni. L'unico modo per ricevere un aiuto mi sembra però quello di affidarsi ad uno psicologo con cui prendere un appuntamento di persona, in modo da sottoporgli la situazione e trovare in primo luogo un supporto per sé, per valutare poi insieme al professionista l'approccio più adeguato per rientrare in relazione con sua figlia. E' possibile che la ragazza attraversi un periodo di disagio e che l'adolescenza, di per sè periodo critico per ragazzi e genitori, abbia coinciso con l'emergere di problematiche che sua figlia ora fatica a riconoscere e condividere con la famiglia. Rimango in ogni caso a sua disposizione, nonostante la distanza Torino-Milano rappresenti un'oggettiva difficoltà per poterla incontrare. Un cordiale saluto, dott.ssa Lucia Mantovani, Milano