Buonasera, ho un bimbo di 3 anni e mezzo compierà 4 anni a giugno. Sono una mamma molto presente, il bambino non ha fatto il nido è sempre stato con me e i nonni materni sono molto presenti ( lui è legatissimo a loro) passa 4 mesi l’anno al mare ed è molto socievole e molto avanti come bambino. Ha iniziato quest’anno la materna, nonostante un primo momento difficile di inserimento ( il discacci con me non è stato facile) le maestre dicono che si è inserito bene e si è formato il suo gruppo di amici. È un bambino con un carattere molto forte, ma ha dei comportamenti di rabbia improvvisa tipo .. stiamo giocando insieme e all’improvviso si arrabbia e mi colpisce, lo fa con me con il babbo con i nonni improvvisamente dal nulla si arrabbia e comincia a tirare e lanciare oggetti, ultimo episodio oggi a tavola si è arrabbiato apparentemente per il piatto di pasta, si è tolto la scarpa e me l’ha lanciata addosso. Avevo già parlato questa estate con un amica psicologa di alcuni comportamenti particolare e mi aveva suggerito che poteva essere i un modo di esprimere il suo disagio per l’imminente inizio della scuola e mi aveva consigliato di non brontolarlo ma di abbracciarlo e dirgli “mamma ti capisce, e ti vuole bene”.. scusate la lunga premessa ma non riesco più a capire se questi comportamenti sono una fase normale dell’età o se c’è un problema più profondo, se siamo noi genitore a sbagliare .. chiedo un consiglio a voi esperti per aiutare mio figlio. Grazie
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16 FEB 2023
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Se fossi in voi genitori farei dei colloqui con un Psicoterapeuta per farvi aiutare.
10 FEB 2023
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Buon pomeriggio signora
La rabbia, e un disagio che esprime il bambino.
Se fossi in voi genitori farei dei colloqui con una
Psicoterapeuta per farvi aiutare.
Faccia fare no sport adatto ad un bambino dei quattro anni.
Per fargli sfogare, la rabbia.
Lo sport, e fondamentale.
Vi è la pre ginnastica che è molto utile.
Dott.ssa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma
10 FEB 2023
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Gentile Ilaria,
concordo con quello che le ha detto la sua amica psicologa: le emozioni, tra cui quindi anche la rabbia, sono delle modalità comunicative e relazionali che vengono usate per ottenere l’attenzione dell’adulto, per soddisfare i propri bisogni e per esprimere un disagio.
Tuttavia, per indagare se questi comportamenti siano una normale fase evolutiva o se invece siano una difficoltà da affrontare è bene indagare i comportamenti del bambino attraverso un "intervento indiretto". Sarà quindi utile la presenza dei genitori, che richiedendo una consulenza, potranno esporre le dinamiche familiari ed extra-familiari.
Qualora ce ne fosse necessità, l’intervento indiretto eleggerà i genitori come primi e principali artefici e protagonisti del cambiamento. Si lavorerà con loro senza portare il figlio in terapia e senza andare alla ricerca del “colpevole”. L’obiettivo è quello di renderli dei punti di riferimento affidabili, in quanto autorevoli per il bambino. Lo specialista li guiderà a diventare i terapeuti dei propri figli, prescriverà loro modalità e strategie costruite ad hoc che condurranno i figli al superamento del disagio e al riequilibrio dell’intero sistema familiare.
Spero di esserle stata utile e resto a sua disposizione per un'eventuale consulenza psicologica.
Saluti.
Dott.ssa Deborah De Luca
10 FEB 2023
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Gentile Ilaria, immagino il suo disorientamento perché non sempre è facile comprendere le motivazioni alla base dei comportamenti dei figli. Però è senz'altro una fase importante per poter capire come aiutarli.
Se ha questa difficoltà da un po' di tempo, secondo me, può esserle utile un confronto più specifico con uno psicologo dell'infanzia in modo da avere qualche indicazione mirata.
Se ha piacere sono a disposizione.
Cordialmente
Serena Costa psicologa dell'infanzia e blogger di Connettiti alla psicologia dei bambini
10 FEB 2023
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Gentile Ilaria grazie per la domanda.
Accade spesso che i bambini per esprimere i loro bisogni o emozioni ricorrano a comportamenti come lanciare oggetti, urlare, scappare …
Questo perché a volte dare voce con le parole ai propri bisogni è più difficile. Mettiamoci anche che i bambini stanno ancora sviluppando il linguaggio e a volte non sanno ancora usarlo abbastanza bene per esprimere cosa vorrebbero.
In questi casi di difficoltà il comportamento diventa una scorciatoia per comunicare qualcosa!
La domanda è: cosa?
Un attenta osservazione di ciò che accade prima e ciò che accade dopo questi comportamenti e della loro frequenza può dare questa risposta.
Una serie di incontri con uno Psicologo Infantile vi darà degli strumenti per fare insieme questa osservazione e trovare delle strategie efficaci per fare fronte a questi momenti e… non solo!
10 FEB 2023
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Cara Ilaria, grazie per la condivisone.
I bambini di quella età stanno imparando a vivere e gestire le emozioni, con i pochi strumenti che hanno a disposizione.
Possiamo solo immaginare quanto possa essere difficile cercare di comunicare una sensazione a qualcuno, affinchè ci aiuti, senza ad esempio disporre delle parole necessarie: un bimbo si trova in questa situazione, si rivolge alla mamma per ricevere conforto e contenimento, ma non ha i mezzi (le parole) sufficienti per ottenerlo come un "adulto". E' possibile, quindi, che gli scatti di rabbia del tuo bambino, che ci racconti, possano essere la conseguenza di uno stato di frustrazione che ha origine dall'esperienza di emozioni molto forti e sconosciute.
Voi genitori avete due compiti difficilissimi: da una parte osservare e mettervi nei panni dei vostri bambini, per restituirgli un rispecchiamento emotivo in cu riflettersi e offrirgli una educazione emotiva (nominare le emozioni, non distinguere tra emozioni buone o cattive, non condannare l'espressione di alcuni vissuti emotivi); dall'altra fare i conti con quello che lo stato di sofferenza e incapacità comunicativa del bambino suscita in voi, continuando a restituire al piccolo la vostra piena disponibilità.
Trovo molto corretto il consiglio dato dalla collega, ovvero rassicurare e far sentire la propria vicinanza fisica ed emotiva al piccolo, ma contestualmente sarebbe necessario lavorare con la diade madre-bambino (possibilmente includendo anche l'altro genitore, se presente) non solo sul contenimento emotivo, ma anche su un'educazione alle emozioni. Esistono tanti libricini che può leggere al suo bimbo, così come giochi molto simpatici da fare in famiglia; si possono usare racconti e storie inventati, date libero spazio alla fantasia e introducete al bimbo il magico mondo delle emozioni, rendendo il tutto fiabesco e positivo.
Spero di esserle stata di aiuto, resto a disposizione per qualsiasi cosa.
Un abbraccio,
Dott.ssa Annalisa Magnaneschi
10 FEB 2023
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Carissima,
le consiglio di consultare un/a collega dell’età evolutiva per farsi aiutare a comprendere meglio la situazione. Non tanto per identificare le colpe, ma per valutare insieme delle strategie che aiutino vostro figlio a regolare meglio le proprie emozioni affinché possa stare meglio.
Un caro saluto e i miei migliori auguri!
Dott.ssa Sara Santuari
10 FEB 2023
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Buongiorno Ilaria,
Comprendo la situazione che sta vivendo e come sia difficile per lei gestire gli agiti di rabbia del suo bambino. Per poterla aiutare andrebbero comprese meglio alcune dinamiche intra ed extra familiari così da poter dare la giusta collocazione alla rabbia del bambino. Potrebbe esserle utile rivolgersi ad un professionista, anche con la presenza del padre del bambino, in uno spazio a voi dedicato privo di giudizio dove poter esplorare meglio i vissuti e le emozioni che circolano. Rimango disponibile anche per una consulenza online
Un caro saluto
Dottoressa Laura Chiuselli