Salve a tutti.
Sono una ragazza di 22 anni e mesi fa ho iniziato ad avere una paura quasi ossessiva della morte, mia e dei miei cari.
Purtroppo però, per quanto mi piaccia fare introspezione, non riesco a capirne la causa né riesco a trovare il momento esatto in cui tutto è iniziato.
Se devo dirvi che ho subito dei lutti per cui ho sofferto... non saprei: quasi dieci anni fa ho perso mio nonno (omicidio), due anni e mezzo fa ho perso mia nonna e quest'anno ho perso tre dei miei gatti.
Per le prime due perdite non credo di aver sofferto... a recarmi dolore è stata più la sofferenza della mia famiglia; per le ultime tre perdite, invece, ho sofferto tanto e ancora oggi mi capita di soffrirne.
Oltretutto nell'ultimo periodo moltissimi miei coetanei del posto in cui vivo (alcuni che conoscevo anche di vista) sono venuti a mancare per incidenti stradali.
Alcuni dei principali 'sintomi' di questa mia paura-ossessione sono: il costante bisogno di controllare che i miei cari stiano bene (la notte ad esempio mi capita di controllare che respirino, tanto che il suono del russare per me è diventata una ninna nanna), l'evitare certe situazioni (ad esempio se qualche mia amica mi propone di unirmi a a lei e al suo gruppo per andare in un posto in macchina, io a meno che non conosca il guidatore e il suo modo di guidare, rifiuto), la tensione durante i viaggi sui trasporti pubblici (in treno mi è capitato più volte di dover tenere a bada attacchi di panico per scenari che la mia mente aveva creato), l'ipocondria (qualche settimana fa un piccolo malore mi ha fatta spaventare al punto che stavo per svenire, oppure una piccola ferita sulla zampetta del mio cane si è trasformata nella mia mente in setticemia).
In generale la paura della morte nell'ultimo periodo è diventata debilitante, mi ha resa molto pessimista e sto cominciando ad accusarne il peso.
Oltre questo, penso (perché non mi è stato ancora diagnosticato) di soffrire anche se lievemente del disturbo ossessivo compulsivo e non faccio riferimento all'ossessione per la simmetria e l'ordine, ma al fatto che da anni quasi ogni notte (e ultimamente anche durante il giorno) non riesco a dormire se prima non eseguo una specie di preghiera per evitare la morte di tutti i miei cari (ed io mi definisco agnostica), o al fatto che spesso ho pensieri intrusivi che mi portano a dubitare della mia persona (es. se ho pensato questa cosa, allora vuol dire che sono una cattiva persona? che sono pazza? che non voglio davvero bene a questa persona? che non sono realmente innamorata del mio ragazzo? e se ho pensato questa brutta cosa, significa che sarei capace di farla?).
Sono consapevole che sarebbe d'aiuto iniziare un percorso di terapia e in verità è uno dei miei propositi per l'anno nuovo.
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2 GEN 2023
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Gentile Anna, nonostante il malessere che esprime le sue parole mi hanno trasmesso saggezza e notevoli capacità introspettive.
Siamo così intolleranti alla parola "morte" che le cronache quotidiane fanno instancabili gincane tra: mancato all'affetto dei suoi cari, perso, scomparso, si è spento il sorriso di... Come se il defunto avesse avuto un calo del tono dell'umore o fosse stato rapito o smarrito. Poi, noterà, né salma né cadavere né morto. Il massimo che possiamo tollerare è un corpo privo di vita ma non di certo morto.
Così lei ha nominato l'innominabile entrando in zona vietata e non esiste terapeuta al mondo che possa svelarle segreti che agli umani sono preclusi e tantomeno salvarla dalla sua sensazione agghiacciante di mortalità.
La studi. Partendo da "storia della morte in occidente", o "grazia e grinta", o "milioni di farfalle", o quello che vuole lei. Diventi una ricercatrice coraggiosa, una pioniera dell'accompagnamento consapevole. La osservi, la contempli senza abbassare lo sguardo e si trasformi in una Maestra.
3 GEN 2023
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Buongiorno Anna,
Al di là dell'inquadramento diagnostico, che sicuramente assume un'importanza fondamentale, credo sia centrale il malessere che tutta questa ritualità le crea. Dev'essere proprio difficile convivere con tutte queste paure e dover sempre ripararsi da eventualità catastrofiche.
Credo che sarebbe davvero utile un percorso psicologico, che possa aiutarla a trovare le origini di questa condizione dolorosa e poi di riuscire a vivere più serenamente e spontaneamente.
Rimango a disposizione per qualsiasi cosa,
2 GEN 2023
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Le perdite che hai avuto indipendentemente dal livello di sofferenza che ti hanno procurato hanno lasciato il segno è fatto diventare il tema della morte con cui culturalmente è difficile confrontarsi molto attuale è rilevante, oltre che intrusivo.
La cosa migliore è intraprendere un percorso di supporto psicologico per elaborare le perdite che hai avuto e sul tema della morte in modo da riuscire a gestire le tue paure,
Resto a disposizione.
Dott. Michele Arnaboldi.
2 GEN 2023
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Cara Anna,
mi spiace per il suo malessere. Deduco da quanto ha riportato che alcune delle sue paure sono da attribuirsi ad alcuni traumi passati non elaborati, il che significa che questa sintomatologia che presenta è una qualcosa dentro di lei che tenta di uscire fuori. Inoltre può essere appunto legato anche ad una modalità di controllo che lei attua, magari per la paura di rimanere sola.
é un bene che abbia intenzione di iniziare un percorso di psicoterapia, può davvero migliorare il suo stato.
Le auguro una buona ripresa,
2 GEN 2023
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Cara Anna,
effettivamente dovresti recarti presso uno psicoterapeuta Psicoanalitico e presso uno psichiatra per assumere medicine adeguate per questa forma di malessere che potrebbe avere a che fare con un disturbo ossessivo-compulsivo.
Non sei pazza e non sei una cattiva persona, hai semplicemente una sensibilità spiccata che non gestisci bene e quindi hai bisogno di mantenere un controllo esasperato su te stessa. E' probabile esista dentro di te un senso di colpa profondo che ti consente però di tenere a bada una certa quota di aggressività latente, ma questa è una ipotesi che potrai vedere con il tuo terapeuta.
Affronta fin che sei giovane questi problemi perchè se si cronicizzano poi diventa difficile venirne a capo.
Colgo l'occasione per augurarti un buon 2023
Dott.Gabriele Lenti
Psicoterapeuta Genova
2 GEN 2023
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Salve Anna,
Mi pare che ci siano diversi sintomi appartenenti sia al disturbo ossessivo compulsivo, sia a quello ansioso-fobico.
Le consiglio di intraprendere un percorso con la terapia breve strategica, che ad oggi è tra le migliori terapia per risolvere mediante tecniche e strategie mirate problemi complessi in tempi rapidi.
2 GEN 2023
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Cara Anna, la paura della morte, pensieri intrusivi e comportamenti di controllo sono i sintomi che si vedono in superficie, al di sotto ci sono le dinamiche che li muovono, dinamiche più profonde che hanno a che fare con la sua storia evolutiva e hanno significati simbolici legati al contenuto dei pensieri che non sono assolutamente letterali.
Fa bene ad iniziare un percorso di psicoterapia per individuare e conoscere il suo funzionamento interno, comprendere la natura dei suoi sintomi e tornare ad avere una vita più serena.
Le auguro il meglio
Dottoressa Aniela Corsini