Emetofobia acuta.. non so come uscirne!
Salve a tutti, sono Marco e ho 22 anni... soffro di emetofobia da quando ero molto piccolo... ricordo quasi tutte le volte che ho rimesso, ma quella che mi è rimasta più impressa e stampata nella mente è l'ultima. Ero in terza media e ricordo di aver rimesso con violenza... comunque non ho sofferto subito dopo questo episodio di questa fobia; la prima volta che ho sofferto di ciò è stato circa un anno e mezzo dopo... ricordo che era un capodanno e mi ero fatto prendere dall'ansia non ricordo per che cosa... ricordo me in bagno con i conati, ma che mi sforzavo di non rimettere, e alla fine non ho rimesso.. sono uscito di casa a fare una passeggiata e mi era passato tutto. Da li in poi ho iniziato a soffrirne veramente tanto, ho passato tutto l'anno successivo con questa paura... mangiavo poco, non mangiavo nulla che mi potesse far del male, ma è niente in confronto a come sto adesso. Inoltre ho un'incompetenza del cardias e soffro di un leggero reflusso gastrico (che per me è la morte associata alla fobia). Comunque da quel periodo che sono stato male, ossia nel 2011, poi piano piano ne sono uscito, nel senso che la mia paura c'era ed è rimasta, ma riuscivo a vivere la mia vita serenamente senza mettermi troppi problemi... uscivo, mangiavo fuori, mangiavo di gusto, insomma, non mi ponevo il problema di rimettere anche perchè per tutto questo periodo prendevo alcuni farmaci per il reflusso come Gaviscon, Geffer e Lucen e mi sentivo quasi tutelato e "protetto" da questi farmaci, come se questi farmaci mi proteggessero dalla mia fobia. E' andato tutto bene fino a un mese fa, quando ho avuto una crisi di mal di stomaco improvviso, ho preso tutto quello che potevo prendere, le solite cose, ma non mi hanno fatto nulla.. li ho realizzato che allora quei farmaci non mi potevano "proteggere" da tutto. Questo è successo lontano da casa mia in quanto mi trovavo fuori per studio... ed è successo il 13 e il 14 novembre. Sono tornato a casa e, convinto che fosse un problema di stomaco, sono andato dal gastroenterologo che mi ha prescritto una cura a base di Lucen, Levobren e NoReMiFa... i primi giorni sono andati benissimo, avevo ripreso in mano la mia vita dopo quei giorni che ero stato male. Arriva poi il 27 novembre, dovevo partire per assistere un parente durante un importante intervento... non appena sono partito ecco che tornano i vari mal di stomaco, mal di pancia e tutto il resto che vengono amplificati dalla mia paura di rimettere. Ho passato una settimana fuori casa (obbligatoriamente) da schifo, sono stato malissimo ogni giorno. Tornato a casa mia, nella mia città, decido di andare a fare una seduta da una psicologa/ psicoterapeuta. Al primo incontro abbiamo parlato e le ho spiegato tutto, ha capito il mio problema, la mia fobia, e la seconda volta, ossia il 12 dicembre (due giorni fa) ha deciso di farmi affrontare la fobia/il trauma tramite la tecnica EMDR... la mia paura è stata talmente forte nel ricordarmi quell'avvenimento che mi è venuta una crisi d'ansia/panico mentre ero li con lei, e anche in questo momento, al solo pensiero di ricordare cosa è accaduto, mi viene l'ansia. Purtroppo io non ho il coraggio di affrontare la mia paura del tutto e cancellarla... mi ha proposto anche l'ipnosi, ma ho troppa paura di rivivere quel momento che mi terrorizza cosi tanto. Ho deciso cosi di cercare di curare l'ansia con dei prodotti naturali come Passiflora, Valeriana e Melissa per cercare di rilassarmi il piu possibile, per cercare di agire sull'ansia perchè è quella che poi mi fa scaturire tutto il resto. Ieri sono stato bene durante tutto il giorno, una volta tornato a casa però, intorno alle 23, ho avuto una crisi di ansia/panico per la paura di rimettere, così, dal nulla, senza un motivo preciso...mi sento cosi stupido...
Io sarei felice anche solo di "accantonare" la paura, di metterla da parte cosi come avevo fatto tanti anni fa... vivere la mia vita convivendo con questa fobia al momento che magari sto male, ma non voglio che mi vengano le crisi di ansia in qualsiasi momento della giornata andando ad intaccare la mia quotidianità. I miei genitori e la mia ragazza sono al corrente di tutto ciò, e mi sento terribilmente in colpa perchè vedo che loro soffrono vedendomi stare cosi, perche si sentono impotenti...
Vi scrivo perchè vorrei sapere se esiste qualche percorso psicoterapeutico che non implichi l'utilizzo di farmaci o di queste tecniche che mi facciano rivivere il momento tanto temuto... vorrei solo trovare un modo per accantonare la paura anche senza sconfiggerla del tutto, perche so che per sconfiggerla devo affrontarla, e per affrontarla bene devo ricordare il momento, e io non ho ne la forza ne il coraggio di farlo.
Perdonate la lunghezza del messaggio, ma almeno potete capire la situazione.
Vi ringrazio in anticipo e spero di uscire da questo buio che mi sta nuovamente attanagliando dopo che ero riuscito a venirne quasi fuori.
Gentilmente, Marco.