Buongiorno, sono figlia di una madre depressa, a che mi ricordi da sempre. È sempre stata una buona madre, ma inconsciamente ha sempre preteso che io fossi il suo curante, suo marito (sono separati), di starle dietro emotivamente e tante altre cose che non si possono spiegare via messaggio .Ora sono madre anch'io, e sono arrivata al punto di avere ansia solo vedere il suo numero di telefono, perché è sempre arrabbiata col mondo, Non è mai abbastanza quello che si fa, ha sempre qualcosa di cui lamentarsi o da dire. Se non la chiamo subito durante la giornata, se la domenica vado via per i fatti miei, se sto un po' di tempo senza dedicarle attenzione perché comunque ho la mia vita.
Io comprendo la sua malattia, ma sono arrivata al punto di provare fastidio verso di lei. Ho messo dei paletti forti per salvaguardare me, ma ho sempre questo continuo e latente e senso di colpa, anche se sono diventata anafettiva. È giusto mettere paletti e mantenere una certa distanza? Sono madre, moglie, con mille pensieri, È giusto essere un po' egoisti? Sinceramente non so più come comportarmi.
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12 AGO 2022
· Questa risposta è stata utile per 5 persone
Buongiorno Maria,
credo sia giunto in momento per te di prenderti i tuoi spazi e riappropriarti del tuo ruolo di figlia. Non so se tua mamma è in cura da un professionista ma penso che anche tu abbia la necessità di confrontarti con qualcuno per eliminare il senso di colpa e non sentirti ‘egoista’ quando fai qualcosa per il tuo benessere (anche mettere delle distanze, se per te sono utili) e per trovare delle strategie funzionali che ti permettano di vivere questo rapporto in modo più sereno. Sicuramente non portai cambiare (ne tantomeno curare) tua mamma, ma portai imparare a gestire la relazione con lei.
Io resto a disposizione,
Buona giornata
Federica Cantrigliani
12 AGO 2022
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Gentile Maria,
comprendo il suo disagio e il suo dispiacere ma la esorto a non dare spazio ai sensi di colpa poichè ha il diritto e il dovere di prendersi cura sè prima di potersi prendere cura di altri, anche se questi altri sono familiari stretti.
Inoltre, vorrei dirle che non si tratta di essere diventata anaffettiva bensì di essere sotto stress e per questo le consiglio di avvalersi di un sostegno psicologico.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
