Vi prego di non rispondere dicendo che cosi si è violato il codice deontologico perché mi sembra una banalità. Ora vi spiego: ho iniziato un percorso di terapia per gravi problemi di depressione causati dal momento in cui mi trovavo e questo rapporto poi si è trasformato in amore. Questo non ha cambiato la vita di entrambi, ma ha solo creato un nuovo sentimento.
Il problema che rivolgo a voi è il fatto che ho bisogno di continuare con la terapia e li non posso più ma ho anche paura a rivolgermi ad altri. Cosa devo fare?
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18 MAR 2016
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Gentile utente,
violare il codice deontologico non mi sembra una banalità e purtroppo qui è stato violato.
Se poi lei dice che pur avendo trovato l'amore ha ancora bisogno di terapia per la sua depressione, temo che sia stata anche una violazione inutile.
Stando così le cose, non le resta che mettere da parte la sua paura e rivolgersi ad altro terapeuta per la continuazione della terapia.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
23 MAR 2016
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Caro Giallo
vorrei capire meglio quanto ci racconti: hai iniziato un percorso di psicoterapia e poi tu e il terapeuta vi siete innamorati?
A quel punto la terapia è stata interrotta?...e vi siete continuati a vedere in separata sede?...Ed ora tu stai cercando un altro psicoterapeuta per continuare la psicoterapia?
Questi dettagli sono importanti alla comprensione.
Qualora, preso atto dell cambiamento della relazione, la psicoterapia sia stata interrotta, allora non possiamo parlare di violazione del codice deontologico.
Un caro saluto
Dott. Silvana Ceccucci Psicologa Psicoterapeuta
21 MAR 2016
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile giallo, la sua osservazione è corretta. Il codice deontologico è stato violato, ma, non è un problema del paziente, almeno in termini di deontologia. O meglio, sarà poi il suo ex terapeuta che dovrà, in qualche modo, farci i conti,. Mi chiedo se ha posto la stessa domanda al suo ex terapeuta. Egli stesso credo che si sentirà di suggerirle di rivolgersi ad altri colleghi per continuare la terapia. Dovrebbe poi domandarsi da dove nasce la paura di rivolgersi ad altri terapeuti. E' difficile dirle cosa fare o non fare. Posso dirle che se si sente i continuare la terapia è senza dubbio la strada giusta da seguire, cercando poi di capire meglio, insieme al suo nuovo terapeuta, cosa ha reso questa decisione così travagliata. cordialmente Dott.ssa Alessandra Marelli
19 MAR 2016
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Brevemente : se siete diventati coppia in senso lato, la terapia, qualora necessaria va seguita da altro /a terapeuta ... al di là del deontologico, esiste il rapporto di transfert che come principale strumento, non è più valido. Esiste abbondante letteratura scientifica in merito. Buona Serata
Dott.ssa.Carla Panno
19 MAR 2016
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno giallo, tecnicamente c'è poco da fare, il codice deontologico è stato violato. Tuttavia, a mio parere, bisogna sempre capire bene come avviene. Se si è trattato di un percorso psicoterapico iniziale che si è trasformato, per entrambi, in un reale (nel senso non transferale e/o controtransferale) sentimento diverso, se si è immediatamente interrotta la terapia, se l'evento è stato reso esplicito e ci si è anche riflettuto su come è avvenuto, se si è fatto di tutto per capire che non fosse un momento di debolezza da parte di uno dei due o tutti e due, insomma, se si tratta di un sentimento spontaneo e naturale, allora, solo in queste condizioni, non vedo come i tecnicismi ed i confini (sacrosanti) entro cui esercitare possano ostacolare una situazione di questo tipo. Tuttavia è un campo estremamente minato, i cui termini (emotivo-cognitivi) sono molto difficili da comprendere realmente e credere (anche fermamente) una cosa, ancor più in questo contesto relazionale, non vuol dire che sia esattamente quella. Sicuramente lei dovrà rivolgersi ad altro collega e credo anche sia opportuno affrontare questa situazione che manifesta anche la sua modalità di creazione e gestione dei legami affettivi. Al suo terapeuta consiglierei una supervisione approfondita, anche e soprattutto per capire se, tra le possibilità relazionali, lui preveda anche quella di poter avviare una relazione con un paziente (cosa, quest'ultima, da non coltivare certamente).
Buona fortuna,
dott. Massimo Bedetti,
Psicologo/Psicoterapeuta
Costruttivista-Postrazionalista, Roma
19 MAR 2016
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno,
Credo che la sua decisione di cambiare terapeuta sia senz'altro giusta, e cercherei sicuramente un altro professionista.
Non entro nel merito di quanto successo con il suo terapeuta precedente, ma consideri che si tratta comunque di una cosa importante, e penso sarebbe un bene per lei parlare di questa esperienza nel corso della sua prossima terapia.
Dott.ssa Federica Casale, Torino
18 MAR 2016
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Gentile Giallo,
i rapporti terapeuta paziente a volte possono diventare altro, se la relazione non lede la vita di quel che era paziente e se non é la prassi per il terapeuta avere relazioni con i propri pazienti, non è detto che si stia violando il codice deontologico.
Il punto é che sembra che voglia nascondere questa relazione, perché? Ne parlate? Avete discusso di questa situazione?
Mettere dei punti e dare luce a quello che é poco chiaro é necessario per la vostra relazione.
Se sente il bisogno di proseguire una terapia lo faccia, si rivolga ad un altro terapeuta.
Non mi é chiaro però quale sia la Sua perplessità.