Salve, sono un papà separato di 33 anni che combatte da un anno con l'umore altalenante della ex compagna. Da un anno lotto per il riconoscimento e per poter passare più tempo con mia figlia, ma la mia ex adduce sempre motivazioni legate ai soldi (non dice mai di non amarmi più). Io vorrei rimettere a posto le cose ma mi sto esaurendo, soprattutto perché non vedo mia figlia come vorrei. Negli ultimi due mesi ci sono stati importanti riavvicinamenti (siamo finiti a letto più volte) e in alcuni giorni eravamo una famiglia serena e perfetta. Dopo è come se avesse fatto dei passi indietro perché le cose andavano bene, tornando sui suoi passi peggio di prima (non risponde ai messaggi, mi risponde male, mi urla con rabbia invece di parlare). Premetto che anche io un anno fa ho commesso degli errori legati a delle parole, mai nulla di esorbitante tipo tradimenti o violenza fisica (cosa invece mostrata da lei diverse volte). Io ci tengo a questa persona e soprattutto a mia figlia, vorrei potermi relazionare con lei e farle capire che tutto si risolve insieme, ma non so più come fare visto il suo comportamento bipolare che cambia di frequente. Premetto che sono sicuro che non abbia nessun altro e che vive con i suoi genitori (la madre è molto possessiva nella presenza). Vorrei un aiuto per capire come fare senza che si innervosisca. Grazie mille.
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8 LUG 2023
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Salve, comprendo che stai attraversando un periodo complicato e carico di stress. Prima di tutto, voglio dirti che non sei solo in questa situazione e ci sono professionisti, come psicologi, pronti ad aiutarti a gestire queste sfide. Potrebbe essere d'aiuto rivolgerti a un mediatore familiare o un avvocato per definire un piano di custodia equo per tua figlia. È fondamentale che il tuo rapporto con tua figlia non sia pregiudicato da problemi economici o emotivi tra te e la tua ex compagna.
Per quanto riguarda la comunicazione con la tua ex, sarebbe utile cercare di mantenere la calma e focalizzarti sul benessere di vostra figlia. Evita di lasciarti coinvolgere nelle sue fluttuazioni emotive e impegna tutte le tue energie nella costruzione di un dialogo costruttivo. Le tue parole e il tuo comportamento possono avere un impatto significativo sulla situazione. Quando ti confronti con lei, potresti provare a esprimere i tuoi sentimenti in modo non accusatorio. Questo può facilitare la comunicazione senza farla sentire sotto attacco.
Infine, ti suggerirei di rivolgerti ad uno psicologo. La terapia individuale può rivelarsi un valido strumento per gestire le tue emozioni e sviluppare strategie per affrontare questa situazione complessa. Lui può fornirti gli strumenti necessari per gestire lo stress, l'ansia e la frustrazione che stai sperimentando. La terapia individuale è estremamente importante in quanto offre uno spazio sicuro in cui esprimere i tuoi pensieri e sentimenti senza timore di giudizio. Lo psicologo può aiutarti a comprendere meglio te stesso e la tua situazione, e a sviluppare tattiche efficaci per gestire le sfide attuali. Può, inoltre, aiutarti a instaurare una comunicazione più efficace e a delineare confini sani con la tua ex compagna. Ricorda, cercare aiuto quando ne hai bisogno non è un segno di debolezza, ma di forza e consapevolezza.
Per tutte le altre informazioni mi trovi online.
12 LUG 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Egr. Bruno,
si tratta di una situazione complessa come, spessissimo, sono complesse le situazioni di separazioni con figli, tanto più quando non si è ancora riusciti a tirare una riga su perimetri, tempi e ruoli. Io non credo, in una situazione come la sua e con un'ex compagna che si mostra ostruttiva nel farle frequentare la figlia, che si esprime con aggressività e che ha una madre intrusiva, confondere i perimetri avendo rapporti sessuali occasionali. Ma capisco assolutamente che ciò possa succedere. Tuttavia, credo che quello che le occorra, al di là di occasioni per poter gestire le sue ansie e le sue comprensibili frustrazioni (e se ne sente il bisogno, io sono qui) è una regolamentazione legale dei suoi diritti genitoriali, calma costante nella comunicazione con la sua ex partner, e perimetri ben tracciati rispetto diritti, doveri, spazi e progetti futuri.
Quello che voglio dire, è che sta vivendo questa situazione, par di capire dal suo scritto, secondo un effetto "minestrone" in cui si mischiano confusamente cose buone, meno buone, desideri, atti, aggressività, calma, etc. cosa che porta lei, la sua ex e anche sua figlia a cascarci dentro e confondervi. Occorre riportare tutto a poche e chiare regole, chiari percorsi, chiari ruoli.
E' facile? No, forse no, ma è necessario.
In bocca al lupo per tutto
dott. Alessandro Pedrazzi
11 LUG 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Salve Bruno,
per quanto riguarda gli incontri con sua figlia, le suggerisco di rivolgersi ad un avvocato per regolamentare le visite. I bambini, infatti, a prescindere dalla qualità del rapporto genitoriale, hanno il diritto di vedere e frequentare entrambi i genitori nel miglior modo possibile. Inoltre mi sembra che in quello che porta ci sia confusione tra essere coppia ed essere genitori...la domanda che porta è relativa al piano "coniugale" o "genitoriale"?. La situazione tra voi, per una maggior chiarezza sia vostra che, di conseguenza, della bambina, va decisamente definita, se la sua compagna non riesce o non vuole definirsi nella relazione, allora potrebbe essere opportuno che lo faccia lei. A tal proposito le consiglio di rivolgersi ad uno psicologo che l'aiuti a gestire il dolore della separazione, a trovare una modalità comunicativa più funzionale con la sua ex compagna e che l'aiuti anche a rompere un incastro relazione che, mi sembra, sia dannoso per lei, ma che, in qualche modo, contribuisce ad alimentare. Ricordi sempre che ognuno di noi ha un'area di responsabilità ed è possibile intervenire e modificare solo quella, l'altro ha la propria e non è possibile modificarla a meno che egli non lo voglia.
Un caro saluto,
Dott.ssa Giulia Marano
10 LUG 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Caro Bruno, riuscire a darle un consiglio senza avere un quadro più chiaro della situazione è complicato visto la situazione delicata in cui si trova. L’unico consiglio che mi sento di darle è di parlare con la sua ex compagna e dirle esattamente come si sente di questa situazione e chiarire con lei cosa ognuno di voi due vuole dall’altro, oltre a chiarire come gestire la figlia, se questa cosa per lei risulta difficile visto come descrive il modo di reagire della sua ex compagna potete affidarvi ad un mediatore familiare che vi può aiutare a trovare un punto di accordo e media il conflitto che potrebbe sorgere.
Resto a disposizione per un possibile colloquio
Dr.ssa Matilde Spinelli
8 LUG 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno Bruno, esistono terapie che aiutano a gestire le relazioni e le dinamiche che si creano nella coppia. A volte si tratta proprio di rompere dei "giochi relazionali" che spesso possono essere molto dolorosi e poco divertenti. Si affidi ad un terapeuta che gestisca aspetti relazionali.
8 LUG 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Salve Bruno,
Dal suo racconto si percepisce una gran confusione di confini psichici e di ruolo. Se siete separati, come mai avete rapporti intimi? Se lei vuole il riconoscimento, intende dire che le hanno limitato gli accessi a sua figlia e li vuole ampliare? Ma questo ambito come si sposa con quello di volere rifare una famiglia? Insomma mi sembra che qui si confondano molti piani.
È necessaria una mediazione di coppia per definire e distinguere gli spazi di relazione come coppia e come genitori, questo anche a tutela del minore.
Quindi al più presto le consiglio di andare insieme alla sua ex agli incontri di una terapia di coppia in chiave mediativa.
Dott. Pietro Salemme
8 LUG 2023
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Buongiorno Bruno,
Capisco che stia attraversando un periodo molto difficile e stressante. La separazione e la gestione della custodia dei figli possono essere molto complesse e emotivamente drenanti.
Innanzitutto, è importante che tu mantenga una comunicazione aperta e onesta con la tua ex compagna. Cerca di esprimere i tuoi sentimenti e le tue preoccupazioni in modo calmo e rispettoso. Potrebbe essere utile cercare di avere queste conversazioni in un ambiente neutro, dove entrambi vi sentite a vostro agio.
Inoltre, potrebbe essere utile coinvolgere un mediatore familiare o un consulente. Questi professionisti possono aiutare a facilitare la comunicazione tra voi due e a trovare soluzioni che siano nel migliore interesse di tua figlia.
Ricorda che è importante mettere il benessere di tua figlia al primo posto. Anche se può essere difficile, cerca di mantenere le tue interazioni con la tua ex il più pacifiche e rispettose possibile, per il bene di tua figlia.
Infine, prenditi cura di te stesso. Questa è una situazione molto stressante e può essere facile trascurare la propria salute mentale ed emotiva. Cerca di trovare del tempo per te stesso, per fare le cose che ti piacciono e che ti aiutano a rilassarti. Potrebbe essere utile anche parlare con un terapeuta o un consulente per aiutarti a gestire lo stress e le emozioni.
Ricorda, non sei solo in questa situazione. Ci sono molte risorse disponibili per aiutarti a navigare in questo periodo difficile. Non esitare a cercare aiuto se ne senti il bisogno.
8 LUG 2023
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Buongiorno
Potrebbe proporre alla sua ex compagna, di fare
Dei colloqui per imparare a comunicare meglio per il bene della bambina.
In quanto, l'amore può finire.
Ma si rimane sempre genitori.
Ed un bimbo ha bisogno di avere le due figure di riferimento per crescere. In maniera adeguato.
Dott.ssa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma
