dubbi esistenziali
Buona sera a tutti,
ringrazio si da subito chiunque avrà la possibilità di rispondere.
Sono un uomo (ahimè non più ragazzo) di 36 anni e fino a pochi mesi fa la mia vita "passava" tranquilla nei confini delle mie "zone confort."
1-Dall'età di 19 anni sono un lavoratore indefesso (tantè che devo spesso rifiutare proposte di lavoro da persone che riconoscono il mio spirito di adnegazione ) con " all'attivo" 5 giorni di ferie (ad eccezione di quando l'azienda chiude) in 17 anni di lavoro. (ero così anche a scuola...)
2-Appassionato in modo viscerale dall'età di 3 anni a qualsiasi mezzo volante, sopratutto aerei, ne ho fatto diventare un hobby praticando modellismo dinamico.
Ecco le mie zone confor: lavorare troppo e dedicare tutto il tempo libero all'hobby con un "paraocchi" come quelli per cavalli.
Risultato:
1-sono riuscito 4 anni fa a salvare i debiti di mio papà e mia mamma evitando che andassero "sotto i ponti" , comprando loro casa...(si...il figlio che compra casa ai genitori...esattamente il contrario della VERA vita)
...ma ora però convivo con loro poichè non ho ancora la forza economica per pagare affitto e mutuo di 2 appartamenti;
2-da ragazzo (19/33 anni) ho fatto cose hobbistiche che ad oggi non vedo fare da nessuno, con la bella faccia della medaglia che "sono qualcuno" ma...
il rovescio della medaglia è che ho trascurato tutto quello che facevano i coetanei, perdendo le amicizie e conoscenze scolastiche e portandomi, conseguentemente,ad oggi a non avere "una compagnia di amici" (escludendo quella hobbistica) per uscire una sera X, andare in una festa o...conoscere ragazze.
3 mesi fa ho conosciuto sul posto di lavoro una ragazza, che ad oggi posso dire che è stata il detonatore dei miei dubbi esistenziali.
In pochissimi giorni dall'incontro, ho cominciato ad avere pensieri negativi e incertezze su tutto quanto fatto nella mia vita sino a quel momento.
I perchè: non aver conosciuto prima una ragazza così (completa a 360°: fisicamente e intellettualmente); perchè non essere andato all'università; perchè aver dedicato tutto il tempo all'hobby; perchè aver lavorato troppo; perchè aver trascurato gli amici d'infanzia etc
Le giornate di lavoro erano diventate pesanti e le giornate di sfogo con l' hobby non davano in me la luce che avevano sempre dato in decenni.
L'incontro successivo con la ragazza mi diedero la certezza che fossi innamorato.
Dopo una decina di giorni dall'incontro ho capito che "mi ero rotto dentro" e ho avuto la forza di contattare uno psicologo per supporto terapeutico.
Negli incotri avuti è emerso come sia una persona molto, forse troppo, razionale; questo, ritengo io, a causa del lavoro (progetto) e dell'hobby.
Gli incontri con lo psicologo si sono soffermati anche su cosa generasse in me il pensiero a questa ragazza durante lo svolgimento della mia giornata tipo.
Su consiglio del terapeuta, ma l'avrei fatto anche io visto che sono " un uomo", ho approcciato seriamente la ragazza, che è stata contenta del mio invito ma comunicandomi (come la mia razionalità, e aggiungo il mio pessimismo, mi faceva presagire) fosse già felicemente impegnata.
Evento recentissimo che verrà raccontanto al terapeuta nella prossima seduta.
Ma le domande che frullano in testa sono sempre quelle: perchè non aver conosciuto prima una ragazza così; perchè non essere andato all'università (e quindi aver avuto modo di conoscere altre persone); perchè aver dedicato tutto il tempo all'hobby; perchè aver lavorato troppo; perchè aver trascurato gli amici d'infanzia; perchè aver avuto una famiglia non lungimirante economicamente e qundi aver sopperito io ai loro deficit...etc
Ne è valsa la pena aver fatto quello che ho fatto sino ad'ora?
Potrò mai avere un'indipendenza anche se devo mantenere (parzialmente) economicamente i genitori?
Potrò mai rifarmi (come??) un altro giro di amicizie dove poter, per esempio, vedere la finale di champions league?
Esisteranno ancora ragazze che alla mia età siano ancora single? (non pretendo Diletta Leotta, ma visto che mi dicono sia bello, gradirei fosse carina).
Ha senso andare avanti così?
Spesso la mia parte razione pensa a come rassegnarmi alla mia situazione, ma invece la parte emotiva (forse parcheggiata in un angolo per troppo tempo) la sta sovrastando con tutte le forze, causandomi dei seri problemi.
Scusate lo sfogo.