Ho 22 anni ho sempre sofferto di ansia fin dal adolescenza,
Dai 16anni in poi ecco che arrivano le prime ossessioni esistenziali del tipo "chi sono? perche sto vivendo? perche penso? ci sono stati anche altri ossessioni del tipo sul essere omosessuale oppure avere il dubbio di essere schizofrenico questi dubbi me li sono portato avanti per qualche anno con alti bassi finche non sono riuscito a controllare questi pensieri.
Fino a a 1 mese fa dove avevo il controllo della mia vita e della mia salute mentale,ecco che ho fatto un cavolata cioè fumare Marjiuana con,niente dopo quel esperienza ecco che tutto è cambiato, ho avuto un attacco intenso di depersonalizzazione con attacchi di panico e sono guasi svenuto a tratti anche
. sono stato al ospedale.
Ma il Giorno dopo ecco che non era piu uguale mi sentivo staccato da me e il mio corpo, questi sintomi sono durati intensamente per qualche giorno.
Ma il vero problema è che mentre stavo provando questa sensazione di depersonalizzazione, mi sono ritornati tutti le ossessioni esistenziali ma questa volta sono dubbi non sul perche sto vivendo, ma sulla mia identità esempio:
Chi sono io?
Perche sto pensando?
Perche sto dialogando con la mia voce interiore?
Ma chi è questa voce interiore? da dove arriva?
Fa parte di me? ma me chi?
Chi sta prendedo decisioni?
Sto impazzendo?
come è formata la nostra identita?
Perché non sono autocosapevole di me stesso come persona fisica?
Perché sono cosciente?
Da dove arrivano questi pensieri?
oppure un altra ossessione che faccio è domandarmi oltre chi è la voce interiore o che pensa è chi è la voce o pensiero che ha posto questa domanda o dubbio.
quando non riesco a darmi le risposte ecco che arrivano attachi di panico con il senso di svanire.
Sono in questo loop ormai da 1 un mese, una cosa in qualche modo nonostante i mille dubbi esistenziali sono cosciente di questo problema ma la cosa assurda è che le ossessioni mettono in dubbio anche qulla parte.
I miei ricordi non li sento miei.
Volevo un vostro consiglio su quale percorso da seguire e capire se sto impazzendo
Grazie in anticipo per eventuali risposte
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16 AGO 2020
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile utente,
è importante che si tenga lontano dalla cannabis che, come ha sperimentato, può aggravare l'ansia e il disturbo ossessivo con l'aggiunta di altri gravi sintomi quali depersonalizzazione e derealizzazione che incrementano gli attacchi d'ansia creando il panico.
Il suggerimento è quello di intraprendere un percorso di psicoterapia preferibilmente di tipo cognitivo-comportamentale e di durata adeguata (almeno un anno con regolari sedute settimanali).
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
17 AGO 2020
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno,
ho letto solo oggi quello che ha scritto lei qualche giorno fa.
sembra che lei sia passato dalle frequenti domande esistenziali dell'adolescenza ad una sofferenza ben più profonda che la marjuana ha 'scoperto'.
Senza conoscerla di persona posso parlare solo in linea generale e informarla della letteratura scientifica che riguarda casi come questi. noi pensiamo che ci si avvicini ai cannabinoidi per un senso di vuoto interiore, come una piccola depressione. Poi, purtroppo, queste sostanze ( che sono sempre più potenti e meno controllate) hanno il potere di far emergere un disagio psichico che era latente. E' a questo punto che, nella sua storia, il problema che prima si presentava sotto forma di dubbi esistenziali ora rivela un lato più preoccupante ( non percepire più se stesso e la realtà come prima, non sapere più chi è e avere la sensazione di impazzire).
La incoraggio a cercare un aiuto specialistico da uno psicoterapeuta navigato che faccia rientrare i pensieri che in questo momento non trovano un filo logico.
Per formazione professionale, io trovo che le terapie di tipo psicoanalitico riescano a far trovare alle persone la loro identità e il pieno possesso delle loro facoltà mentali aiutando a sviluppare i propri talenti nella unicità di ognuno di noi. In ogni caso, in ogni psicoterapia c'è un profondo incontro umano che di solito aiuta fin da subito a non sentirsi soli con le proprie angosce.
Non resti solo col suo problema!
Giuliana Gibellini, psicologa-psicoterapeuta, Specialista in psicologia clinica
15 AGO 2020
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno,
le difficoltà descritte meriterebbero un approfondimento. Non mi è chiaro se è stato all'ospedale per una visita dopo che si è sentito male o se è stato ricoverato, cosa Le hanno detto, se Le è stata consigliata una terapia farmacologica. Ha condiviso le Sue preoccupazioni in famiglia?
Potrebbe parlarne con il Suo medico di base. O se preferisce rivolgersi ad uno psicologo della Sua zona, sarà poi lui a valutare ed eventualmente a consigliarLe anche una visita medica.
Cordiali saluti
Dott.ssa Katarina Faggionato
