Distacco emotivo dagli altri, dissociazione o semplice repressione?
Buongiorno, sono una ragazza di 26 anni.
Nella mia infanzia e adolescenza sono sempre stata molto timida ma negli anni e anche grazie ad un percorso terapeutico mi sono aperta sempre di più a nuove relazioni sociali e ne trovo grande felicità.
Il mio problema è che spesso mi rendo conto di rimanere in parte distaccata da ciò che accade mentre parlo con altri, capita più con coloro che conosco meno e sempre quando si va a parlare di cose più personali o emotive.
Penso che la mia tendenza a procastinare e evitare sensazioni di ansia o preoccupazione immergendomi in internet possa aiutare la cosa perchè è ormai il mio metodo automatico.
Questo mi fa sentire una persona scorretta e spiacevole perchè quando un mio amico mi racconta magari di problemi personali aprendosi con me mi sento distaccata e parte di me sente di doversi concentrare per poter fornire la reazione più appropriata, quasi sia una cosa calcolata.
È come se fossi lo spettatore di un film o un videogioco. Mi immergo nel racconto dell altro e provo anche empatia ma è come se fosse in un mondo parallelo che io posso solo osservare ma di cui non faccio parte.
Non credo sia una reale dissociazione perchè non ho sintomi fisici o altro e temo spesso di esagerare quando magari è una reazione normale che hanno tutti.
Anche per questo non sono ancora riuscita ad esprimerlo alla mia terapeuta perchè parte di me irrazionale teme che mi dica che non è nulla e non è importante.